gioia70

Membro Junior
avrei bisogno di chiarimenti.
mio marito (sono sposata in comunione dei beni) è proprietario di un appartamento dal 2000, acquistato prima del matrimonio.
qualche mese fa si è recato dal notaio con il fratello, che al momento è disoccupato, per vendergli il 50% dell'appartamento ma senza trasferimento di denaro, quindi senza che il fratello gli corrispondesse la metà del valore dell'immobile.
è legale?? l'atto è valido?
grazie
 

Diego Antonello

Membro Attivo
Agente Immobiliare
se non è previsto un pagamento, è un atto di liberalità e la donazione, se fatta senza motivi illeciti, è valida ma può essere soggetta a revoca o collazione.
può però anche essere previsto un pagamento differito o dilazionato......
dovresti leggere il contratto
 

gioia70

Membro Junior
non è previsto alcun tipo di pagamento differito o dilazionato, questo lo so di sicuro.
tra l'altro, mio marito ancora non ha avuto la copia dell'atto, per il momento mi ha soltanto detto che ha sottoscritto un atto di compravendita con la sorella.
appena leggo il contratto saprò darti altri elementi.
mi hanno detto che l'agenzia delle entrate potrebbe erogare una multa per tipi di contratto di comrpavendita che non recano la tracciabilità del pagamento, ovvero, so che nell'atto il notaio avrebbe dovuto indicare gli estremi dell'assegno o di altre modalità di pagamento del 50% del valore dell'immobile, spero non sia così, purtroppo non sono bene informata.
grazie mille
 

Diego Antonello

Membro Attivo
Agente Immobiliare
se la vendita è a titolo gratuito, non è una vendita ma una donazione; se invece nell'atto pattuisco un prezzo e dico che le somme sono state versate in precedenza, ma invece così non è (quindi non scrivo nell'atto come sono state pagate - non è ammesso il pagamento in contanti oltre i 5.000€), ecco che il rischio di un accertamento da parte dell'agenzia delle entrate è probabile, in quanto si presume sia stato fatto un pagamento in nero
 

gioia70

Membro Junior
grazie mille sei stato chiarissimo ed è proprio quello che temo.
appena leggerò l'atto saprò darti ulteriori notizie x assicurarmi che non debbo temere spiacevoli sorprese.
l'unico dato certo è che non si tratta di donazione ma di comrpavendita.
 

studiopci

Membro Storico
Se si tratta di un atto di compravendita, in qualche modo deve essere stato dichiarato un prezzo ( che tralaltro non deve essere inferiore al borsino A.d.E., pena immediato accertamento e multa ) a questo prezzo dichiarato devono corrispondere pagamenti tracciabili e provabili ( presenti, futuri o passati , pena accertamento, multa e denuncia per evasione fiscale) Fabrizio
 

gioia70

Membro Junior
ti assicuro che non c'è stato movimento di danaro, quindi mi devo preoccupare, tranne se mio marito non abbia dichiarato a rogito di non pretendere nulla dalla sorella, sempre che questo sia fattibile.
 

Sereno

Membro Attivo
Privato Cittadino
Il bene è proprietà personale del marito, acquistato prima del matrimonio, perchè la moglie si preoccupa della validità dell'atto ?:confuso::confuso:
 

gioia70

Membro Junior
non mi preoccupo della validità dell'atto.
mi preoccupo che l'atto sia stato fatto in maniera conforme alla legge onde evitare di pagare multe e quantaltro possa succedere, visto che poi pagherei anch'io, dato che sono sposata e lavoro, quindi produco reddito. se non sono stata chiara, preciso che una eventuale multa che pagherebbe mio marito, sono soldi tolti alla famiglia, quindi ai figli, non mi dovrei preoccupare???

Aggiunto dopo 1...

perfetto, lo so anch'io, allora perchè mi continuano a dire che è stato sottoscritto un atto di compravendita??
qualcosa non mi è chiaro, aspetto di leggere, poi ti dirò.
 

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