Buongiorno
due fratelli decidono, in accordo tra loro, di equilibrare l'eredità derivante dal padre deceduto diversi anni fa, procedendo con un trasferimento di proprietà a titolo gratuito di un immobile.
in sostanza il fratello B cede al fratello A la proprietà di un immobile pagando ovviamente tutte le tasse che è necessario pagare.
le modalità esaminate fino ad oggi sono:
- la donazione, ma comporta eventuali problemi da parte delle banche in caso di ulteriore vendita dell'immobile
- la permuta, senza compensazione, dell'appartamento attualmente proprietà del fratello B con un appartamento di minor valore di proprietà del fratello A
- la compravendita, senza però trasferimento di denaro. ossia dichiarare la vendita per un valore X di mercato, sul quale pagare le oppotune tasse e, se necessario, accompagnare il rogito con un assegno che però non verrà mai ritirato, inserendo una clausola che la mancata proposizione entro mesi X di un'azione giudiziaria varrà come quietanza.
Si prenderebbe per questa terza possibilità.
Preciso che non stiamo cercando di pagare meno tasse: il fisco avrà i suoi soldi senza problemi. Semplicemente si intende evitare il giro dei soldi
a) perché inutile
b) perché non ci sono
È fattibile la terza opzione o ci sono dei problemi che rendono preferibile una delle altre due?
Grazie
Ilaria
due fratelli decidono, in accordo tra loro, di equilibrare l'eredità derivante dal padre deceduto diversi anni fa, procedendo con un trasferimento di proprietà a titolo gratuito di un immobile.
in sostanza il fratello B cede al fratello A la proprietà di un immobile pagando ovviamente tutte le tasse che è necessario pagare.
le modalità esaminate fino ad oggi sono:
- la donazione, ma comporta eventuali problemi da parte delle banche in caso di ulteriore vendita dell'immobile
- la permuta, senza compensazione, dell'appartamento attualmente proprietà del fratello B con un appartamento di minor valore di proprietà del fratello A
- la compravendita, senza però trasferimento di denaro. ossia dichiarare la vendita per un valore X di mercato, sul quale pagare le oppotune tasse e, se necessario, accompagnare il rogito con un assegno che però non verrà mai ritirato, inserendo una clausola che la mancata proposizione entro mesi X di un'azione giudiziaria varrà come quietanza.
Si prenderebbe per questa terza possibilità.
Preciso che non stiamo cercando di pagare meno tasse: il fisco avrà i suoi soldi senza problemi. Semplicemente si intende evitare il giro dei soldi
a) perché inutile
b) perché non ci sono
È fattibile la terza opzione o ci sono dei problemi che rendono preferibile una delle altre due?
Grazie
Ilaria