MDM1985

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Privato Cittadino
Buongiorno,

ho recentemente fatto una proposta per l'acquisto di un appartamento lasciando un assegno di 5000 euro. Al momento della firma della proposta ho fatto mettere la clausola che, in caso di mancata erogazione del mutuo, ci venga restituita la caparra. Il costruttore ha accettato. Mi sono rivolto ad un consulente per avviare la pratica di mutuo e, dato che io e mia moglie siamo assunti a tempo indeterminato, entrambi sotto a 35 anni, il consulente che conosce sia l'agente immobiliare che il costruttore ci ha detto che non avremmo problemi a prendere il mutuo ed ha inviato la pratica.
La data di rogito è fissata per la fine di febbraio 2020.
Oggi mi è arrivata una email nella quale mi viene chiesto che, se dovesse ritardare la data prevista per la stipula dell'atto definitivo di compravendita, non mi verranno addebitate maggiorazioni del prezzo dell'appartamento, ma saranno comunque richiesti i costi degli interessi passivi (non so a quanto ammontano) del mutuo e gli oneri condominiali (50 euro).

Fatto il sunto della situazione ecco la mia domanda:

Nel caso la banca non riesce ad erogare il mutuo per quella data, devo comunque pagare gli interessi passivi del mutuo del costruttore e gli oneri condominiali di una casa che ancora non è di nostro possesso?

Grazie,

MDM
 

francesca63

Moderatore
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Privato Cittadino
Tieni presente che, con la sospensiva mutuo, passata la data prevista il contratto è inefficace, e il venditore potrebbe preferire vendere ad altri.
Quindi la richiesta potrebbe essere ragionevole, per prorogare la data se il mutuo non arriva in tempo ( e non per ritardi suoi).
Però le cifre dovrebbero essere concordate prima, a scanso di sorprese, e tutto dovrebbe avvenire per iscritto, concordando il tutto tra di voi in modo chiaro.
 

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