sylvestro

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link -> LA NUDA PROPRIETA' E' POCO INDICATA PER IL 60ENNE - LETTERA

La nuda proprietà è poco indicata per il 60enne

Ho 6o anni e sono disoccupato da 48 mesi.
Ho ereditato nel 2009 dai miei genitori un trilocale ma, dato il mio attuale stato di disoccupazione, mitigato in parte da un esiguo introito proveniente da un piccolo commercio di libri usati, faccio fatica adesso a sbarcare il lunario e, soprattutto, a far fronte alle spese condominiali, sempre più onerose.
Nei` giorni scorsi ho sentito parlare della possibilità di ottenere una rendita vendendo la nuda proprietà dell`appartamento.
Ho letto delle sue risposte su «Plus24» che in passato affrontavano l`argomento e Le chiederei dei consigli su come gestire al meglio la mia proprietà immobiliare, evitando di affittarla in toto oparzialmente, rimanendovi comunque a risiedere.

Lettera firmata
(via e-mail)


risponde Marco Liera www.youinvest.org

Le sembrerà strano, ma lei mi sembra ancora troppo giovane per pensare di vendere la nuda proprietà della sua casa. Alla sua età infatti, mantenendo il solo usufrutto della sua casa, potrebbe incassare solamente il 40% del valore della stessa.
Al compimento dei 61 anni e fino ai 63 detta percentuale salirebbe al 45%, per poi crescere ulteriormente con il passare del tempo.
«Plus24» ha dedicato il servizio di copertina dell`edizione del 19 luglio alle sempre più diffuse esigenze di persone come lei, che hanno necessità di liquidi e/o di redditi, e che hanno una ricchezza rappresentata quasi esclusivamente dalla casa di abitazione. Come spiegato in quella occasione, la vendita della nuda proprietà è solamente una delle possibili soluzioni a questa esigenza. È stata recentemente approvata alla Camera infatti la riforma del prestito ipotecario vitalizio, che ora è all`esame del Senato.
È un contratto che riguarda per la verità i proprietari di casa over 65, e consiste nel farsi prestare da una banca o da una finanziaria una parte del valore dell`abitazione, senza perdere la proprietà della stessa e ovviamente il diritto di viverci. Il rimborso potrà tipicamente essere effettuato dagli eredi, se esistenti, con la vendita dell`immobile, mentre il pagamento degli interessi può essere contrattualizzatocaso per caso.
Per altro, nel suo caso specifico mi pare di intravedere una possibilità più concreta e immediata di quelle citate, che tuttavia andrebbe analizzata su un foglio di calcolo anche tenendo conto della sua pensione che prima o poi anche lei spero - potrà percepire.

E che si scontrerebbe con la sua dichiarata preferenza verso il mantenimento dell`attuale residenza. Non so se lei abbia moglie e/o figli, ma la casa dove lei attualmente vive potrebbe essere sproporzionata rispetto alle sue esigenze e soprattutto capacità di spesa. In questo caso, la vendita della piena proprietà della sua attuale abitazione per andare a vivere in affitto (se disponibile nella sua zona di residenza) potrebbe rappresentare un ovvio adeguamento alle sue peggiorate condizioni finanziarie. Questa mossa le consentirebbe innanzi tutto di avere un patrimonio meno rischioso, perché il corrispettivo potrebbe essere opportunamente investito in attività finanziarie più sicure della sua abitazione (si ricordi che la sua casa non solo presenta dei costi fissi legati alla proprietà della stessa, ma soprattutto potrebbe in futuro ulteriormente svalutarsi). È chiaro che per pagare il canone di locazione e le altre spese necessarie al suo mantenimento lei dovrebbe erodere progressivamente questo capitale finanziario, e occorrerebbe stimare in quanto tempo esso si esaurirebbe.
È chiaro anche che ai fini della ricerca di un equilibrio, le variabili chiave sarebbero il canone di locazione dell`abitazione sostitutiva (a sua volta funzione della dimensione e della ubicazione della casa in affitto) e, come detto, il livello di pensione futura sulla quale potrà contare per coprire almeno in parte il canone stesso e le altre spese.
Una soluzione intermedia potrebbe essere quella di vendere l`attuale abitazione e comprarne un`altra di minor valore. Ridurrebbe un po` i rischi, e le spese fisse.
Anche in questo caso lei dovrebbe cambiare residenza, ma solamente lei è in grado di stimare se il suo legittimo desiderio di continuare ad abitare nella casa ereditata dai suoi genitori sia compatibile con la sua situazione finanziaria presente e attesa.

Fatica a vivere con le scarse risorse a disposizione tra le quali i ricavi ottenuti dalla vendita di libri usati

Ha sentito parlare della nuda proprietà e chiede se sia adatta a lui e se esista un altro modo per ottenere introiti dalla casa
 

skywalker

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
Che articolo triste!
Triste e moralmente eccepibile per di più.
Ricordo quando dopo la caduta del muro si andava a comprare nei paesi ex lato sbagliato della cortina.
In Ungheria allora le cose stavano rapidamente cambiando, gli indici di borsa dopo pochi anni hanno iniziato ad impennarsi, i giovani erano già proiettati verso un futuro in stile libero mercato all'occidentale ma gli anziani, magari ex funzionari dello stato erano esclusi dal mercato del lavoro ed in un'ottica capitalistica la loro misera pensione risultava inadatta al crescente costo della vita...però erano proprietari di abitazioni in città divenute troppo onerose per loro.
Bene, i giovani acquistavano dagli anziani quelle ebitazioni o per l'esattezza la nuda proprietà, non pagando però la casa bensì un vitalizio che andasse ad integrare la pensione e consentisse a queste persone di sopravvivere decentemente.
Alla loro dipartita ne prendevano pieno possesso.
Parliamo però di un paese ex comunista che è uscito dal crollo del muro con pesanti fratture ed una situazione economica tutta da costruire se non da reinventare.
Non sono passati molti anni e mi sembra di vivere anch'io in un paese ex comunista tutto da ricostruire, l'unica differenza è che loro avevano Luigi cossut, noi Garibaldi, forse è andata meglio a loro.
 

ab.qualcosa

Membro Storico
Agente Immobiliare
Alla sua età infatti, mantenendo il solo usufrutto della sua casa, potrebbe incassare solamente il 40% del valore della stessa.
Al compimento dei 61 anni e fino ai 63 detta percentuale salirebbe al 45%, per poi crescere ulteriormente con il passare del tempo.

Qualcuno confonde tabelle arbitrariamente calcolate con la reazione del mercato...
 

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