Brigaloto

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la planimetria in catasto dell'appartamento che vorrei acquistare non riporta un balcone che invece è riportato nella planimetria allegata al titolo di proprietà del primo acquirente dalla società costruzione, così come nella descrizione nel rogito. Anche gli appartamenti sottostanti sono nella medesima condizione:balcone esistente ma nn in planimetria catastale. L'immobile è stato realizzato nel 1962. Ho chiesto il progetto al dipartimento urbanistica di Roma ma i tempi di visione sono biblici ed io vorrei rogitare al più presto. Tale situazione necessità di sanatoria, e in tal caso quali costi si dovrebbero sostenere, oppure essendo l' immobile realizzato prima del 1967 è sufficiente la sola variazione della planimetria in catasto? L’eventuale sanatoria si può fare per il solo balcone o deve interessare anche i proprietari sottostanti? Qualora il progetto non fosse disponibile perché non reperibile al comune cosa fare? Vale in questo caso la planimetria catastale senza balcone quale unico atto “ ufficiale”? Mi scuso per le troppe domande ma la situazione preoccupa molto poiché l’immobile che vorrei acquistare ci piace moltissimo.
Grazie
 

cafelab

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Ho chiesto il progetto al dipartimento urbanistica di Roma ma i tempi di visione sono biblici ed io vorrei rogitare al più presto.

I tempi della PA non sono mai compatibili con le necessità dell'utente comune

essendo l' immobile realizzato prima del 1967 è sufficiente la sola variazione della planimetria in catasto

No, l'ante 67 vale solo per le compravendite non per l'urbanistica

L’eventuale sanatoria si può fare per il solo balcone o deve interessare anche i proprietari sottostanti

Può darsi di si, dipende da vari fattori, senza avere in mano le carte non si può rispondere

Qualora il progetto non fosse disponibile perché non reperibile al comune cosa fare? Vale in questo caso la planimetria catastale senza balcone quale unico atto “ ufficiale”

In quel caso bisognerà fare altre ricerche, la planimetria catastale non testimonia nulla
 

Jan80

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Di certo si devono reperire i precedenti ediliziin Comune, quindi non solo il progetto originario ma anche seguenti, se esistenti. Difficile pensare che dal 1962 non si siano mai eseguiti interventi su quel fabbricato.

I balconi potrebbero aver fatto parte di una variante al titolo originario e chi si è occupato dell'accatastamento magari aveva in mano solo la licenza senza variante, sempre che tale variante sia mai stata presentata (dalle mie parti manca quasi sempre!)

Se il balcone è presente nei precedenti edilizi si dovrà solo presentare una variazione catastale, altrimenti si dovrà sanare la situazione (comprese le strutture).
Considera che le facciate sono parti comuni, quindi se dovessero emergere ulteriori difformità che si riveleranno abusi, tutti i proprietari saranno tenuti a contribuire.
Meglio chiarire da subito la faccenda dell'intero condominio.
 

Brigaloto

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La cosa strana è che l’accatastamento è del dicembre 1963, il progetto del 1957 e la variante del 1961 mentre il primo acquisto è del 1962 direttamente dal costruttore, dove nel relativo rogito è allegata la planimetria con il balcone e nella descrizione sono indicati due balconi. Peraltro il balcone in questione è quello asservito alla cucina e sullo stesso si trova il vecchio contatore del gas. Ora a me sembra strano che il balcone in questione non sia nel progetto atteso anche che la casa è di 130 mq con un altro balcone/verandina asservito al salone. Occorre considerare che il balcone in questione non dà sulla pubblica via ma all’interno del condominio è che l’appartamento accanto di circa 80mq è dotato di due balconi (cucina e saloncino) è che trattasi di una palazzina di soli quattro piani considerata per l’epoca quasi di “lusso”. Perdonate le mie reiterate domande ma come potete comprendere la questione mi preoccupa. Ringrazio ancora chi risponderà alle mie domande.
 

Brigaloto

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Privato Cittadino
Dimenticavo di aggiungere che l'edificio è in possesso del certificato di abitabilità del 1965 nel quale sono citati il primo progetto e la variante. Può significare qualcosa?
 

Jan80

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No, ma può aiutare se eventualmente si scoprisse che ne nella licenza edilizia originaria e ne in quella di variante appaiano i balconi in questione.

Purtroppo come stanno le cose le scoprirai solo visionando i precedenti edilizi in comune. Di certo per ora c'è il fatto che si dovrà presentare una variazione catastale prima di rogitare.
 

Brigaloto

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Privato Cittadino
I venditori mi hanno detto che il tecnico, che cmq deve fare una variazione causa spostamento di un tramezzo interno, poiché ritiene assurda l'ipotesi che il balcone nn ci sia anche perché conoscitore della zona è disposto ad inserire nella planimetria allegata allo stato di fatto il balcone in questione. Se al catasto accettano tale variazione il problema può ritenersi risolto oppure no?
 

Brigaloto

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Privato Cittadino
Mi correggo il certificato di abitabilità è del 10 gennaio 1963 e riporta nelle premesse il numero del progetto e della variante.
 

cafelab

Moderatore
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Premetto che è probabile che il terrazzo sia legittimo, sembra strano che dagli anni 60 ad oggi nessuno sia mai incappato nel problema

poiché ritiene assurda l'ipotesi che il balcone nn ci sia anche perché conoscitore della zona è disposto ad inserire nella planimetria allegata allo stato di fatto il balcone in questione

certifica la preesistenza senza fare indagini perchè i clienti hanno fretta?
Contento lui...

Se al catasto accettano tale variazione il problema può ritenersi risolto oppure no?

Il catasto accetterà comunque la variazione,

Se al catasto accettano tale variazione il problema può ritenersi risolto oppure no?

formalmente si, sostanzialmente no
 

Jan80

Membro Senior
Professionista
Catastalmente saresti a posto, ma è la meno. Per 50 anni si sono aggiornate esclusivamente le planimetrie catastali, unici documenti allegati agli atti notarili. E oggi arrivano i problemi...... Fai davvero bene a vederci chiaro, aspetta di visionare i precedenti edilizi, poiché altrimenti saresti costretto a fare causa con tempi biblici.
 

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