ellifly

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Ciao a tutti,

io e mia moglie stiamo procedendo a separazione consensuale (siamo coniugati in regime di separazione dei beni), che dovrebbe essere equiparata alla separazione "tradizionale" per quanto ne so.

Abbiamo accettato in questi giorni una proposta per il nostro immobile cointestato con rogito da effettuare entro fine ottobre.
La separazione non è stata ancora depositata perchè dobbiamo prima firmare l'accordo.

L'immobile è stato acquisito a luglio 2020 ed abbiamo la residenza da luglio 2021.
Con la vendita prima dei 5 anni, a cose normali, perderemmo i benefici prima casa e saremmo obbligati a procedere al pagamento di quanto non elargito in fase di acquisto.

Ho trovato questo documento dell'Agenzia delle Entrate che però mi tranquillizza in merito: voi cosa ne sapete?

In passaggio fondamentale secondo me è questo:

"...in virtù di clausole contenute in un accordo di separazione omologato dal
giudice, finalizzato alla risoluzione della crisi coniugale (come nel caso di specie),
non comporta la decadenza dal relativo beneficio."

Grazie a tutti.
 

Allegati

  • RISOLUZIONE+N.+80.pdf
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francesca63

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"...in virtù di clausole contenute in un accordo di separazione omologato dal
giudice, finalizzato alla risoluzione della crisi coniugale (come nel caso di specie),
non comporta la decadenza dal relativo beneficio."
In base alla risoluzione postata, direi che non decadono i benefici, se la decisione sulla vendita dell’immobile è contenuta nell’accordo di separazione.
Ho però tre perplessità:
1) l’accordo ancora non esiste e quindi non è stato omologato, ma voi avete già promesso l’immobile in vendita: questo può essere un ostacolo? Non si può escludere al 100%
2) se il rilievo precedente non fosse fondato, dovete comunque ottenere l’omologazione prima del rogito, quindi non perdete tempo.
3) è necessario escludere che siano sopravvenute risoluzioni di opposto orientamento, cosa che non sono in grado di confermare.
 

ellifly

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In base alla risoluzione postata, direi che non decadono i benefici, se la decisione sulla vendita dell’immobile è contenuta nell’accordo di separazione.
Ho però tre perplessità:
1) l’accordo ancora non esiste e quindi non è stato omologato, ma voi avete già promesso l’immobile in vendita: questo può essere un ostacolo? Non si può escludere al 100%
2) se il rilievo precedente non fosse fondato, dovete comunque ottenere l’omologazione prima del rogito, quindi non perdete tempo.
3) è necessario escludere che siano sopravvenute risoluzioni di opposto orientamento, cosa che non sono in grado di confermare.

1) la promessa di vendita, così come il preliminare, non vengono registrati..quindi mi viene da dire che il tutto debba essere omologato prima del rogito, l'unico atto realmente ufficiale e depositato.

2) chiaro

3) ...tipo? l'accordo è totale, va solo firmato

Comunque venerdì mattina ho preso appuntamento all'ADE di zona.
 

francesca63

Moderatore
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1) la proposta accettata andrebbe registrata, a fini fiscali, e ne resta comunque traccia se c ‘è stata incasso di caparra.
Come detto, non credo sia un problema; il mio è solo uno scrupolo, che all’Ade dovrebbero saperti chiarire ( ovviamente senza dire che hai già firmato, ma magari ventilando l’ipotesi).
3) una nuova risoluzione potrebbe modificare il precedente orientamento: ma anche in questo caso, tendo proprio ad escluderlo.
 

ellifly

Membro Ordinario
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1) la proposta accettata andrebbe registrata, a fini fiscali, e ne resta comunque traccia se c ‘è stata incasso di caparra.
Come detto, non credo sia un problema; il mio è solo uno scrupolo, che all’Ade dovrebbero saperti chiarire ( ovviamente senza dire che hai già firmato, ma magari ventilando l’ipotesi).
3) una nuova risoluzione potrebbe modificare il precedente orientamento: ma anche in questo caso, tendo proprio ad escluderlo.

Nessun incasso di caparra, capiscimi.

L'unico atto ufficiale e registrato sarà il rogito, quindi credo anch'io come detto sopra, che basti l'omologa della separazione prima del rogito stesso per essere a posto.
 

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