“LE NUOVE SFIDE PER GLI AGENTI IMMOBILIARI PROFESSIONALI”
Antiriciclaggio e certificazione energetica: sono queste “le nuove sfide per gli agenti immobiliari professionali” di cui si è parlato in un convegno di aggiornamento nella sede bergamasca della Fiaip, la Federazione italiana agenti immobiliari professionali.
Gli operatori immobiliari, giunti anche da fuori provincia, hanno affollato la sala assembleare per ascoltare le relazioni di Ketty Increta, collaboratrice dell’enciclopedia online Wiki Immobiliare, sulle procedure antiriciclaggio, e di Francesca Michieli, consulente tecnico di Tecnolario srl, sulla certificazione energetica dei fabbricati in Lombardia.
L’antiriciclaggio, come ha ricordato il presidente provinciale Fiaip Giuliano Olivati, è accolto dalla categoria come un’incombenza gravosa ma inevitabile, in quanto dettata dalle direttive europee. Al tempo stesso questi adempimenti comportano il riconoscimento della natura professionale dell’agente immobiliare e la sua importanza nella prevenzione del riciclaggio, vero e proprio cancro dell’economia globale. Ketty Increta, agente immobiliare esperta della materia e delegata alla formazione della Fiaip piemontese, ha spiegato procedure e problematiche, rispondendo ai quesiti del pubblico con esempi concreti.
Altra sfida culturale attualissima quella della certificazione energetica dei fabbricati, che vede gli agenti immobiliari come prima interfaccia della clientela per l’acquisto, la vendita e l’affitto della casa. Dal 1 luglio di quest’anno è obbligatorio allegare a tutti gli atti di compravendita l’attestato di certificazione energetica, e dall’anno prossimo anche ai contratti di locazione. “Questa misura mira a creare una cultura dell’efficienza energetica”, ha affermato Francesca Michieli di Tecnolario, “il mediatore immobiliare professionale ha il compito di informare i proprietari di quest’obbligo, e può svolgere un’importantissima opera di sensibilizzazione della clientela sul tema dell’efficienza energetica”.
Giuliano Olivati, presidente Fiaip Bergamo, ha parlato della certificazione energetica, il suo influsso sul prezzo degli immobili e il ruolo del mediatore immobiliare professionale. “L’agente immobiliare è in una posizione delicata”, dice Olivati, “in quanto deve valorizzare l’immobile che gli è stato affidato per la vendita, ma allo stesso tempo consigliare per il meglio l’acquirente. L’attestato di certificazione energetica è richiesto al rogito, quindi a giochi fatti, quando il preliminare è stato già concluso e il prezzo deciso dalle parti. Ma è indubbio – prosegue Olivati – che man mano che la mentalità dell’efficienza energetica prenderà piede la certificazione energetica influirà sempre più sulla valutazione dell’immobile, perché viene percepita un po’ come la patente di qualità della casa. Qualcosa di simile alle stelle per gli alberghi, anche se va detto che per la valutazione immobiliare la variabile più importante resta la location. La novità della certificazione energetica non è comunque da poco, perché introduce, per la prima volta, un parametro oggettivo dei criteri costruttivi dell’immobile, che si traducono nel fabbisogno annuo di energia della casa espresso dalla classe energetica, dalla A alla G."
"Per non rimanere tagliati fuori da questa rivoluzione culturale – spiega il presidente Fiaip Bergamo – e per non rischiare di finire in un mercato parallelo su valori depressi, è necessario che gli immobili a bassa efficienza energetica vengano riqualificati dai loro proprietari, approfittando degli sgravi fiscali del 55 per cento. Questa è la sfida culturale che vede uniti tutti gli operatori del comparto immobiliare raccolti da Fiaip nel Fire, il Forum interassociativo real estate, che comprende oltre agli agenti immobiliari i costruttori di Ance e gli amministratori condominiali di Anaci, nel quadro della comune adesione a Confindustria. In questa direzione – conclude Olivati - va lo stesso Piano casa, che condiziona gli aumenti di volumetria alla riduzione dei consumi energetici dei fabbricati.”
Antiriciclaggio e certificazione energetica: sono queste “le nuove sfide per gli agenti immobiliari professionali” di cui si è parlato in un convegno di aggiornamento nella sede bergamasca della Fiaip, la Federazione italiana agenti immobiliari professionali.
Gli operatori immobiliari, giunti anche da fuori provincia, hanno affollato la sala assembleare per ascoltare le relazioni di Ketty Increta, collaboratrice dell’enciclopedia online Wiki Immobiliare, sulle procedure antiriciclaggio, e di Francesca Michieli, consulente tecnico di Tecnolario srl, sulla certificazione energetica dei fabbricati in Lombardia.
L’antiriciclaggio, come ha ricordato il presidente provinciale Fiaip Giuliano Olivati, è accolto dalla categoria come un’incombenza gravosa ma inevitabile, in quanto dettata dalle direttive europee. Al tempo stesso questi adempimenti comportano il riconoscimento della natura professionale dell’agente immobiliare e la sua importanza nella prevenzione del riciclaggio, vero e proprio cancro dell’economia globale. Ketty Increta, agente immobiliare esperta della materia e delegata alla formazione della Fiaip piemontese, ha spiegato procedure e problematiche, rispondendo ai quesiti del pubblico con esempi concreti.
Altra sfida culturale attualissima quella della certificazione energetica dei fabbricati, che vede gli agenti immobiliari come prima interfaccia della clientela per l’acquisto, la vendita e l’affitto della casa. Dal 1 luglio di quest’anno è obbligatorio allegare a tutti gli atti di compravendita l’attestato di certificazione energetica, e dall’anno prossimo anche ai contratti di locazione. “Questa misura mira a creare una cultura dell’efficienza energetica”, ha affermato Francesca Michieli di Tecnolario, “il mediatore immobiliare professionale ha il compito di informare i proprietari di quest’obbligo, e può svolgere un’importantissima opera di sensibilizzazione della clientela sul tema dell’efficienza energetica”.
Giuliano Olivati, presidente Fiaip Bergamo, ha parlato della certificazione energetica, il suo influsso sul prezzo degli immobili e il ruolo del mediatore immobiliare professionale. “L’agente immobiliare è in una posizione delicata”, dice Olivati, “in quanto deve valorizzare l’immobile che gli è stato affidato per la vendita, ma allo stesso tempo consigliare per il meglio l’acquirente. L’attestato di certificazione energetica è richiesto al rogito, quindi a giochi fatti, quando il preliminare è stato già concluso e il prezzo deciso dalle parti. Ma è indubbio – prosegue Olivati – che man mano che la mentalità dell’efficienza energetica prenderà piede la certificazione energetica influirà sempre più sulla valutazione dell’immobile, perché viene percepita un po’ come la patente di qualità della casa. Qualcosa di simile alle stelle per gli alberghi, anche se va detto che per la valutazione immobiliare la variabile più importante resta la location. La novità della certificazione energetica non è comunque da poco, perché introduce, per la prima volta, un parametro oggettivo dei criteri costruttivi dell’immobile, che si traducono nel fabbisogno annuo di energia della casa espresso dalla classe energetica, dalla A alla G."
"Per non rimanere tagliati fuori da questa rivoluzione culturale – spiega il presidente Fiaip Bergamo – e per non rischiare di finire in un mercato parallelo su valori depressi, è necessario che gli immobili a bassa efficienza energetica vengano riqualificati dai loro proprietari, approfittando degli sgravi fiscali del 55 per cento. Questa è la sfida culturale che vede uniti tutti gli operatori del comparto immobiliare raccolti da Fiaip nel Fire, il Forum interassociativo real estate, che comprende oltre agli agenti immobiliari i costruttori di Ance e gli amministratori condominiali di Anaci, nel quadro della comune adesione a Confindustria. In questa direzione – conclude Olivati - va lo stesso Piano casa, che condiziona gli aumenti di volumetria alla riduzione dei consumi energetici dei fabbricati.”