acquirente1983

Nuovo Iscritto
Come altri ho necessità di verificare la parcella richiesta dal notaio.
Io acquisto come seconda casa e non affronto nessun mutuo.


Il valore catastale è 184 euro, che andrebbe moltiplicato per 115.5 in caso di acquisto come prima casa, e per 126 nel caso di acquisto della seconda, giusto? Il valore è quindi di circa 23mila euro.

Mi dicono che dovrei calcolare il 10% di tasse per l'acquisto di seconda casa, ma non era il 9%? Se fosse il 10%, dovrei pagare circa 2300 euro di tasse... e le altre spese quali possono essere? Ci sono bolli da pagare o tasse fisse, oltre alla parcella del notaio?

Un'ultima cosa: cosa significa dichiarare sull'atto un valore diverso da quello pagato o da quello catastale? Io voglio fare le cose in regola e vorrei avere gli strumenti necessari per capire se il notaio mi sta facendo fare tutto in regola.

Grazie
 

Antonello

Nuovo Iscritto
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Il calcolo:
184 x 126 = 23.184 x 10% (7+2+1) = 2.318,40.
Ad aggiungere 168 fisse + bolli sull'atto.
Ad aggiungere la parcella del notaio.
Per i valori da dichiarare:
Si dichiara il prezzo reale con la tracciabilità dei pagamenti, ma si paga sul catastale rivalutato (x 126 nel tuo caso).
Così è regolare.
 

sanmon

Membro Attivo
Privato Cittadino
Salve Sig Antonello nel caso di vendita di immobile commerciale,box auto cantina ed uso deposito i coefficiente di riferimento quali sono ?
Grazie .
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Una precisazione sul valore catastale cui applicare i coefficienti suddetti: se si moltiplica per 126 deve prendersi la rendita catastale così come riportata in visura.

I coefficienti ufficiali , ad esempio il 120 per le seconde case, si riferiscono alla rendita catastale rivalutata (oggi rivalutata al 5%)--> 1*1,05*120= 126

E' bene tenerlo presente perchè i nostri legislatori e governanti hanno ben quattro possibilità per modificare il risultato e fare cassa:

- aggiornare (=alzare...) le aliquote percentuali delle imposte
- aggiornare le rendite catastali (= lavori in corso ormai avviati)
(con impatto immediato sgradevole)

ed altri meccanismi più subdoli
- variare i coefficienti moltiplicativi ( i 110, 120 oppure i 160, ecc dell'IMU ...)
- variare il coefficiente di rivalutazione. (oggi del 5% per i fabbricati)

Non dimentichiamo ad esempio che la soppressione (temporanea) dell'imposta di successione deliberata dal governo Berlusconi, fu accompagnata da un innalzamento del coefficiente moltiplicativo della base imponibile (rivalutata).....
Un modo per dare con la mano destra e riprendere con la sinistra: giochino che accomuna tutti i tipi di governo...
 

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