candt.man
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Buongiorno a tutti,
vi scrivo per avere Vs. supporto in merito ad una questione prettamente giuridica sorta nel momento dell'acquisto della mia prima casa.
Premessa: tramite il supporto di un'Agenzia Immobiliare ho firmato una proposta d'acquisto (accettata dal venditore nelle modalità e tempistiche previste) avente le seguenti caratteristiche:
- 1% del totale proposto alla firma della proposta. Tale somma è diventata caparra confirmatoria all'accettazione della proposta da parte del venditore;
- 10% del totale alla firma del compromesso (non è specificato se si tratta di caparra o acconto). Consegna dell'immobile alla data della firma del compromesso;
- 14% del totale con 36 rate mensili a decorrenza dalla consegna dell'immobile da pagarsi entro il giorno 5 di ogni mese a titolo di caparra;
- Saldo (75%) del totale tramite A/C al rogito notarile;
- 2% del totale + IVA come compenso di mediazione da pagare alla data di compromesso;
Non si tratta pertanto di un "affitto a riscatto" ma di una compravendita vera e propria che, non potendo usufruire dell'anticipo sul TFR per l'importo richiesto, mi permette di dilazionare l'anticipo dovuto in 36 rate mensili.
Ad ogni modo ho recentemente ricevuto dall'Agenzia Immobiliare una bozza del Contratto Preliminare di Compravendita (compromesso) per visione o commenti ed è sorta la necessità di stabilire se il 10% del totale pattuito che verserò alla data del compromesso è da configurarsi come Caparra Confirmatoria (ai sensi dell'art. 1385 c.c.) o come Acconto e per questo chiedo un Vs. supporto.
Conoscendo le differenze tra caparra confirmatoria ed acconto (grazie sopratutto ad un ottimo intervento di studiopci qui) Vi porgo tale richiesta in quanto la data di rogito (e quindi indirettamente di mutuo) è fissata a 3 anni da oggi e visti i chiari di luna che ci sono la sicurezza che ho di avere un mutuo oggi non è confermata per 3 anni.
Ora secondo voi, in caso di problemi nel prossimo triennio che mi impediranno di rogitare l'immobile, a fronte del contratto stipulato posso rescindere tale contratto (perdendo la caparra ma ottenendo la restituzione di eventuale acconto) oppure sono obbligato ad ottemperare al contratto?
Nel primo caso il 10% del totale pattuito che verserò alla data del compromesso mi conviene definirlo come acconto (nonostante la tassa del 3% da pagare all'Agenzia delle Entrate anzichè lo 0,5% previsto per le caparre) mentre nel secondo caso, se sono giuridicamente vincolato ad ottemperare agli accordi contrattuali anche per cause di forza maggiore (fallimento della società, cassa integrazione, non accettazione del mutuo, perdita dei garanti per il mutuo etc) allora mi conviene risparmiare quel 2,5% di differenza da dare all'Agenzia delle Entrate e sperare che il prossimo governo non faccia i danni dei precedenti
Vi ringrazio in anticipo per il supporto.
Un Cordiale Saluto,
SD
vi scrivo per avere Vs. supporto in merito ad una questione prettamente giuridica sorta nel momento dell'acquisto della mia prima casa.
Premessa: tramite il supporto di un'Agenzia Immobiliare ho firmato una proposta d'acquisto (accettata dal venditore nelle modalità e tempistiche previste) avente le seguenti caratteristiche:
- 1% del totale proposto alla firma della proposta. Tale somma è diventata caparra confirmatoria all'accettazione della proposta da parte del venditore;
- 10% del totale alla firma del compromesso (non è specificato se si tratta di caparra o acconto). Consegna dell'immobile alla data della firma del compromesso;
- 14% del totale con 36 rate mensili a decorrenza dalla consegna dell'immobile da pagarsi entro il giorno 5 di ogni mese a titolo di caparra;
- Saldo (75%) del totale tramite A/C al rogito notarile;
- 2% del totale + IVA come compenso di mediazione da pagare alla data di compromesso;
Non si tratta pertanto di un "affitto a riscatto" ma di una compravendita vera e propria che, non potendo usufruire dell'anticipo sul TFR per l'importo richiesto, mi permette di dilazionare l'anticipo dovuto in 36 rate mensili.
Ad ogni modo ho recentemente ricevuto dall'Agenzia Immobiliare una bozza del Contratto Preliminare di Compravendita (compromesso) per visione o commenti ed è sorta la necessità di stabilire se il 10% del totale pattuito che verserò alla data del compromesso è da configurarsi come Caparra Confirmatoria (ai sensi dell'art. 1385 c.c.) o come Acconto e per questo chiedo un Vs. supporto.
Conoscendo le differenze tra caparra confirmatoria ed acconto (grazie sopratutto ad un ottimo intervento di studiopci qui) Vi porgo tale richiesta in quanto la data di rogito (e quindi indirettamente di mutuo) è fissata a 3 anni da oggi e visti i chiari di luna che ci sono la sicurezza che ho di avere un mutuo oggi non è confermata per 3 anni.
Ora secondo voi, in caso di problemi nel prossimo triennio che mi impediranno di rogitare l'immobile, a fronte del contratto stipulato posso rescindere tale contratto (perdendo la caparra ma ottenendo la restituzione di eventuale acconto) oppure sono obbligato ad ottemperare al contratto?
Nel primo caso il 10% del totale pattuito che verserò alla data del compromesso mi conviene definirlo come acconto (nonostante la tassa del 3% da pagare all'Agenzia delle Entrate anzichè lo 0,5% previsto per le caparre) mentre nel secondo caso, se sono giuridicamente vincolato ad ottemperare agli accordi contrattuali anche per cause di forza maggiore (fallimento della società, cassa integrazione, non accettazione del mutuo, perdita dei garanti per il mutuo etc) allora mi conviene risparmiare quel 2,5% di differenza da dare all'Agenzia delle Entrate e sperare che il prossimo governo non faccia i danni dei precedenti
Vi ringrazio in anticipo per il supporto.
Un Cordiale Saluto,
SD