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Dovresti circostanziare un po piu' nel dettaglio la tua richiesta.chi mi aiutaaaaa
chi mi aiutaaaaa
innanzi tutto sarebbe utile capire se sei il venditore o l'acquirente e, soprattutto, se esiste una proposta di acquisto accettata...inoltre bisognerebbe sapere se l'agenzia fosse in possesso della documentazione urbanistica e catastale per poter confrontare lo stato di fatto dell'immobile con essa...ovvero se fosse nelle condizioni di conoscenza dell'abuso e della sua insanabilitàchi mi aiutaaaaa
La conformità è norma tassativa e non è facoltà delle parti by-passarla, ergo...non è necessario esplicitarla nella proposta (e verosimilmente lo era comunque a meno che l'attività principale dell'agente immobiliare non sia quella del pizzettaro...), in ogni caso è il venditore che si impegna a garantire che il bene sia regolare e alienabile e se il Notaio stipulasse, l'atto sarebbe comunque nullo...l'agenzia immobiliare è obbligata a comunicare qualunque cosa di sua conoscenza rilevante ai fini della conclusione dell'affare e nella tutela dell'interesse delle parti...a sua conoscenza! Per questo ho chiesto se l'agenzia fosse in possesso di tutta la documentazione...perché se sapeva non gli spetta nessuna provvigione...ma se non sapeva, bisognerebbe dimostrare che avrebbe potuto sapere attraverso la media diligenza professionale....In attesa di precisazioni da parte di silvio8, mi piacerebbe che gli AI rispondessero alla seguente domanda, assumendo le seguenti verosimili ipotesi
1) Il nostro silvio è un candidato acquirente, che ha sottoscritto la proposta di acquisto.
2) Successivamente, magari in prossimità del rogito, scopre che l'abuso non è sanabile
Adesso possono esserci due possibilità:
3a) Nella proposta di acquisto era stata stata esplicitata la condizione vincolante della conformità urbanistico catastale
3b) Nella proposta di acquisto, l'AI non ha fatto menzione della conformità urbanistica.
Nei due casi a e b la provvigione da parte del potenziale acquirente è dovuta?
Chiaro il ragionamento, ma proprio per questo avevo fissato le mie ipotesi...ma se non sapeva, bisognerebbe dimostrare che avrebbe potuto sapere attraverso la media diligenza professionale....
Caro conterraneo: ti ho sempre ammirato per la saggezza, professionalità ed equilibrio nelle risposte.[DOUBLEPOST=1390228453,1390228263][/DOUBLEPOST]
Scusa prof. Bastimento, i voti che darai saranno in decimi o in trentesimi?
Chiaro il ragionamento, ma proprio per questo avevo fissato le mie ipotesi.
1) Confermi che la conformità urbanistica è un prerequisito, certamente il venditore ne risponderà, e comunque dovrà all'AI che ci ha lavorato , la provvigione o un rimborso delle spese sostenute.
Ma il punto riguarda il potenziale acquirente: secondo me, è tenuto alla provvigione se il contratto si conclude positivamente, e questo non pare possibile.
Se l'AI non ha fatto verificare o garantire questo non trascurabile fatto, mi sembra una sua mancanza: concluderei che il candidato acquirente non sia tenuto ad alcuna provvigione, e semmai sia parte lesa.
Quando si ripresenterà all'esame, .... ne terrò conto
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