Adso Da Melk

Membro Junior
Privato Cittadino
Salve a tutti,

Ho trovato un appartamento posto al 3° piano di un grande complesso a Roma. Si tratta di un trilocale frutto della divisione di un appartamento più grande. Il trilocale in questione ha un abuso al suo interno (non visibile da fuori): il proprietario ha "incluso" nello spazio abitativo quelle che prima erano due verandine chiuse, togliendo muri e infissi che le separavano dal resto dell'abitazione. L'abuso non è sanabile e il ripristino alla situazione precedente, oltre ad avere il suo costo, renderebbe "monco" l'appartamento. A quali rischi reali mi esporrei se tentassi di comprare l'immobile a un prezzo opportunamente ribassato?

Da quello che ho letto una recente sentenza della Cassazione ha dichiarato le compravendite con abuso valide. Il notaio che ho interpellato mi ha parlato di un rischio commerciale, dato che - come è ovvio - un appartamento con un abuso è molto meno vendibile (l'erogazione di un mutuo sarebbe impossibile), ma io comprerei per abitarci. Un amico un po' avvezzo all'immobiliare mi ha detto inoltre che non potrei eseguire lavori che richiedono CILA e SCIA all'interno né accedere a eventuali bonus edilizi. Quali altri rischi correrei? Nella remota ipotesi di un accertamento rischierei il penale? O "solamente" una sanzione amministrativa? Se il venditore non dichiara l'abuso in sede di compravendita (di fatto facendo una dichiarazione falsa) sarei comunque responsabile anche io nel caso di accertamenti?

Grazie
 

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