L'abitazione deve rimanere così come è stata periziata, confermo. Oramai la casa è stata venduta e malgrado mi rendo conto che la rabbia superi il pensiero razionale, rifletti sulle conseguenze di un gesto come quello di alterare un bene pignorato.
Quella casa non è mai stata tua, ne prima quando era ipotecata ne tanto meno oggi che l'hai persa e pensandoci bene, data la facilità con cui si portano via le case per svenderle agli speculatori, nemmeno a saldo avvenuto una casa si può definire davvero certamente propria. In qualsiasi momento di difficoltà può sempre arrivare il creditore di turno che può rimescolare le carte.
Purtroppo molti perdono la casa anche perché non vengono assistiti adeguatamente. C'è quasi sempre l'opportunità di pagare il giusto senza perdere l'immobile, se non si giunge a pochi giorni dall'asta, ma in pochi lo sanno e sempre in pochi hanno davvero "l'interesse" di mettersi di traverso rispetto ad uno stato di subordinazione cui le banche assoggettano chi lavora onestamente.
Purtroppo troppo spesso fino a che un uomo non perde tutto, ipotecando il futuro di una famiglia e talvolta anche dei parenti (vedi fideiussioni, garanzie multiple, mutui simulati con ipoteche su immobili), non ritiene di doversi azionare. Basterebbe semplicemente azionarsi con la stessa freddezza della banca sfruttando le stesse leve legali. Non lo dico retoricamente, è il mio lavoro.