Casa ristrutturata nei primi anni '80. Sono stati fatti dei lavori di ampliamento e di ristrutturazione interna, con progetti presentati in Comune e si suppone il corretto iter per ottenere poi quella che era l'abitabilità. Il proprietario litiga col progettista e presumibilmente quest'ultimo lascia le pratiche a metà. L'immobile risulta correttamente accatastato dopo la fine dei lavori ma in Comune non risulta un certificato di abitabilità (mai richiesto???). Ora per vendere l'immobile il proprietario deve richiedere l'agibilità conformandolo alle nuove normative, questo è palese. Ma può essere perseguito per non aver chiuso i lavori e aver adibito l'immobile ad uso residenziale (ci hanno abitato prima un familiare poi un inquilino) senza aver ottenuto l'abitabilità? Il malcapitato ha sempre pagato le imposte senza rendersi conto che mancava questo documento.