Sono nuovo e ancora "inesperto", quindi perdonatemi...
Spiego, o almeno ci provo, cosa sta capitando a noi. Allora, abbiamo ereditato un appartamento in condominio costruito nel 1972 e non ci siamo mai preoccupati di verificare se vi fossero difformità, visto che l'appartamento venne modificato durante la costruzione del condominio (non dopo. Condominio enorme, essendo disposto in due palazzi). Ora che dobbiamo vendere scopriamo, dopo aver fatto il compromesso, che in COMUNE vi è una difformità della piantina (ovvero le famose modifiche fatte non sono state 'registrate' in comune), ma il catasto va bene.
Chi ha comprato vuole ristrutture tutto, buttare giù pareti, ecc. quindi ci ha chiesto una DELEGA (è già venuto anche il loro architetto a fare foto alla casa e non ha riscontrato problemi) per poter iniziare i lavori prima del rogito. Ieri però il notaio ci dice che la delega NON la possiamo fare prima del rogito perché lui, come notaio, non può dichiare che in comune c'è una difformità che non è mai stata 'sanata', o dichiarata, e non può neppure inserire una 'clausola' (richiesta dai compratori che vogliano venga inserita nel rogito) che dica che in comune c'è una difformità (uno sgabuzzino che non è nello stesso punto della piantina originale), anche se nessuno sapeva che ci fosse tale difformità(e che a compromesso nessuno ha notato tale cosa).
Visto che i compratori sono particolarmente pignoli e hanno sempre cercato di trovare dei problemi, problemi però che fino ad ora non c'erano (la casa gli è subito piaciuta, così come il prezzo, ecc.), come possiamo fare? Il notaio ha detto che il rogito lo fa (non gli interessa cosa c'è scritto in comune, gli basta il catasto, che va bene), ma noi non possiamo fare la delega che loro vogliono, quindi non sappiamo come spiegare loro che il rogito si può fare, ma non la delega prima, come uscire da tale impasse? Possiamo recedere dal compromesso senza pagare il doppio dell'acconto dato?
non so neppure se ho spiegato bene, ma siamo "abbastanza" disperati... grazie!!!
Spiego, o almeno ci provo, cosa sta capitando a noi. Allora, abbiamo ereditato un appartamento in condominio costruito nel 1972 e non ci siamo mai preoccupati di verificare se vi fossero difformità, visto che l'appartamento venne modificato durante la costruzione del condominio (non dopo. Condominio enorme, essendo disposto in due palazzi). Ora che dobbiamo vendere scopriamo, dopo aver fatto il compromesso, che in COMUNE vi è una difformità della piantina (ovvero le famose modifiche fatte non sono state 'registrate' in comune), ma il catasto va bene.
Chi ha comprato vuole ristrutture tutto, buttare giù pareti, ecc. quindi ci ha chiesto una DELEGA (è già venuto anche il loro architetto a fare foto alla casa e non ha riscontrato problemi) per poter iniziare i lavori prima del rogito. Ieri però il notaio ci dice che la delega NON la possiamo fare prima del rogito perché lui, come notaio, non può dichiare che in comune c'è una difformità che non è mai stata 'sanata', o dichiarata, e non può neppure inserire una 'clausola' (richiesta dai compratori che vogliano venga inserita nel rogito) che dica che in comune c'è una difformità (uno sgabuzzino che non è nello stesso punto della piantina originale), anche se nessuno sapeva che ci fosse tale difformità(e che a compromesso nessuno ha notato tale cosa).
Visto che i compratori sono particolarmente pignoli e hanno sempre cercato di trovare dei problemi, problemi però che fino ad ora non c'erano (la casa gli è subito piaciuta, così come il prezzo, ecc.), come possiamo fare? Il notaio ha detto che il rogito lo fa (non gli interessa cosa c'è scritto in comune, gli basta il catasto, che va bene), ma noi non possiamo fare la delega che loro vogliono, quindi non sappiamo come spiegare loro che il rogito si può fare, ma non la delega prima, come uscire da tale impasse? Possiamo recedere dal compromesso senza pagare il doppio dell'acconto dato?
non so neppure se ho spiegato bene, ma siamo "abbastanza" disperati... grazie!!!