Karl1

Nuovo Iscritto
Buongiorno a tutti.

Ho letto che il catasto non è probatorio, ma può divenire tale se viene citato in atto notarile.

A questo punto mi chiedo: per citazione si intende il mero richiamo dei mappali a cui si fa riferimento o è necessaria anche una descrizione degli stessi?

Ad esempio per l'accertamento di un abuso edilizio si possono utilizzare piante catastali citate in atto come valore probatorio anche se non vengono, diciamo, descritte nell'atto stesso(ad esempio se ad oggi ci fosse un bagno che nelle piantine usate x l'atto non c'era ma non è stato specificatamente descritto..).

Grazie

Aggiunto dopo 1 :

Scusate ho sbagliato sezione...se gentilmente qualcuno del board potesse spostare il topic nella sezione giusta gliene sarei grato!
 

jacopoge

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Il catasto non è probatorio per la proprietà e neppure per la regolarità edilizia dell'immobile. La planimetria allegata in atto può servire per definire che lo stato dei luoghi al momento del rogito era quello descritto.
Se tu adesso sei proprietario di un immobile che nello stato di fatto è differente da quanto risulta agli uffici comunali, dovrai provvedere a richiedere le necessarie autorizzazioni per regolarizzarlo, o se non possibile dovrai riportare lo stato dei luoghi a quello consentito.
Un eventuale vecchio rogito che segnali uno stato difforme può servire per eventualmente rivalersi su chi ha compiuto l'abuso.
 

Karl1

Nuovo Iscritto
Il problema è che tale catasto è stato usato per 3 passaggi di proprietà....e quindi citato in atto...E nessuno ha mai provveduto a sanare la situazione catastale. E so per certo(da fotografia) che questi atti sono stati fatti con catasto non aggiornato. In pratica è stata usata una planimetria "vecchia". In comune non c'è nulla. A me l'immobile è pervenuto così: catastalmente non aggionato(da 30 anni presumibilmente) e con assente documentazione comunale.

Che faccio? Se lo vendo e c'è un abuso sono correo anche io? O mi basta riaccatastarlo?
 

jacopoge

Membro Attivo
Agente Immobiliare
il catasto non è un problema, lo si aggiorna allo stato di fatto. Il più è il Comune dove dovrebbe esserci traccia delle autorizzazioni, se erano necessarie, per i diversi lavori eseguiti.
ti consiglio di rivolgerti ad un tecnico, geometra od architetto, esperto in queste cose. Come prima cosa chiederei in Comune l'ultimo stato assentito, che ti dice come risulta essere il tuo appartamento per il Comune( a Milano però occorrono dei mesi per averlo). Potrebbe essere già in regola. Se non lo fossi c'è la possibilità di una Dia o di altro provvedimento in sanatoria o parziale sanatoria. Senti il tecnico.
Una volta si era molto vaghi sulle planimetrie e la corrispondenza dei luoghi a quanto in atto, adesso deve esserci assolutamente corrispondenza.
 

Karl1

Nuovo Iscritto
il catasto non è un problema, lo si aggiorna allo stato di fatto. Il più è il Comune dove dovrebbe esserci traccia delle autorizzazioni, se erano necessarie, per i diversi lavori eseguiti.
ti consiglio di rivolgerti ad un tecnico, geometra od architetto, esperto in queste cose. Come prima cosa chiederei in Comune l'ultimo stato assentito, che ti dice come risulta essere il tuo appartamento per il Comune( a Milano però occorrono dei mesi per averlo). Potrebbe essere già in regola. Se non lo fossi c'è la possibilità di una Dia o di altro provvedimento in sanatoria o parziale sanatoria. Senti il tecnico.
Una volta si era molto vaghi sulle planimetrie e la corrispondenza dei luoghi a quanto in atto, adesso deve esserci assolutamente corrispondenza.

In comune non c'è nulla, da quanto ho capito e trattasi di "ante 1967".
La piantina catastale è del 1979. Ma sulla veridicità effettiva di tale pianta ho molti dubbi anche se citata in atti, come detto..
 

jacopoge

Membro Attivo
Agente Immobiliare
in Comune non risultano mai fatte opere dopo il 67
la catastale è del 79 e l'unica differenza è che manca un bagno che invece esiste nella realtà.
mi vengono in mente due possibilità: sanarlo o togliere il bagno
 

Karl1

Nuovo Iscritto
No non è l'unica differenza, ce ne sono altre. Ma a parte le differenze in se, in questo caso che si fa? Se davvero abuso è, cosa dovrei fare a rigore di legge? " Rivalermi sui vecchi proprietari con un "salto" plausibile di 3 rogiti+1 successione e pretendere la nullità dell'atto? è roba di oltre 30 anni fa, magari i responsabili, o presunti tali(xkè è questo il bello..), sono pure morti....E con che prove? O accatastare e "fregarsene"? La sanatoria può essere una via...ma se non sono io il responsabile??
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Purtroppo, sei l'ultimo proprietario e a te toccano gli oneri...

Se ti può consolare (ma non credo), in virtù di questa legge fatta con i piedi, mezza italia è nelle tue condizioni...

Silvana
 

Karl1

Nuovo Iscritto
No non è l'unica differenza, ce ne sono altre. Ma a parte le differenze in se, in questo caso che si fa? Se davvero abuso è, cosa dovrei fare a rigore di legge? " Rivalermi sui vecchi proprietari con un "salto" plausibile di 3 rogiti+1 successione e pretendere la nullità dell'atto? è roba di oltre 30 anni fa, magari i responsabili, o presunti tali(xkè è questo il bello..), sono pure morti....E con che prove? O accatastare e "fregarsene"? La sanatoria può essere una via...ma se non sono io il responsabile??

A quale legge in specifico ti riferisci?
 

jacopoge

Membro Attivo
Agente Immobiliare
La responsabilità e l'onere di sanare la situazione è comunque tua. Avresti dovuto rilevare le differenze al momento dell'acquisto (cosa che nessuno faceva mai, tanto a cosa serviva?)
 

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