Tratto da "4Minuti.it
ROMA (15 SETTEMBRE 2014) - State cercando un appartamento in affitto. Dopo aver scelto tra diverse offerte, vi mettete al lavoro e cominciate a contattare gli inserzionisti. Tra le varie alternative, cominciate da quelle più vantaggiose rispetto ai normali prezzi di mercato. A volte anche "troppo" vantaggiose.
È proprio qui infatti che spesso si nasconde uno dei raggiri più diffusi, la cosiddetta "truffa dell'anticipo". Il proprietario dell'immobile si trova all'estero e le chiavi le ha solo lui, però può inviarvele tramite corriere. L'unica richiesta è il versamento, a titolo di cauzione e a testimonianza del vostro reale interessamento, di un mese di affitto. Richiesta motivata da precedenti esperienze negative. Le varianti sono diverse, ma tutte hanno in comune la richiesta anticipata di denaro, che, una volta inviato, difficilmente potrà essere recuperato. Proprio in questo genere di truffa stava per incappare S.C., una giovane siciliana trasferitasi a Roma per motivi di lavoro, che ha deciso di raccontarci la sua disavventura proprio per far conoscere a tutti il rischio che si corre cercando casa in affitto.Gli interlocutori sono quasi sempre stranieri che si trovano all'estero impossibilitati a essere presenti per mostrarvi l'appartamento. Inoltre comunicano solo per e-mail e in un italiano un po' sgrammaticato. Si tratta di una truffa che punta a farsi anticipare del denaro, che costituisce proprio l'oggetto del raggiro, e per questo è chiamata "dell'anticipo", la quale, a sua volta, è una variante della più conosciuta "Truffa nigeriana". È stata chiamata così perché inizialmente erano soprattutto bande provenienti dalla Nigeria che inviavano email con delle proposte molto allettanti. Nel messaggio c'era la richiesta di aiuto da parte di uno sconosciuto che, per sbloccare un'ingente somma di denaro in banca, aveva bisogno che qualcuno gli facesse da prestanome. La ricompensa consisteva in una grande quantità di denaro, ma per riceverlo bisognava prima pagare le spese notarili, che dovevano essere anticipate dalla vittima della truffa. In seguito questa tipologia di imbroglio ha assunto diverse varianti, adattandosi alle più disparate situazioni. L'immancabile punto in comune è il versamento anticipato di denaro.
ROMA (15 SETTEMBRE 2014) - State cercando un appartamento in affitto. Dopo aver scelto tra diverse offerte, vi mettete al lavoro e cominciate a contattare gli inserzionisti. Tra le varie alternative, cominciate da quelle più vantaggiose rispetto ai normali prezzi di mercato. A volte anche "troppo" vantaggiose.
È proprio qui infatti che spesso si nasconde uno dei raggiri più diffusi, la cosiddetta "truffa dell'anticipo". Il proprietario dell'immobile si trova all'estero e le chiavi le ha solo lui, però può inviarvele tramite corriere. L'unica richiesta è il versamento, a titolo di cauzione e a testimonianza del vostro reale interessamento, di un mese di affitto. Richiesta motivata da precedenti esperienze negative. Le varianti sono diverse, ma tutte hanno in comune la richiesta anticipata di denaro, che, una volta inviato, difficilmente potrà essere recuperato. Proprio in questo genere di truffa stava per incappare S.C., una giovane siciliana trasferitasi a Roma per motivi di lavoro, che ha deciso di raccontarci la sua disavventura proprio per far conoscere a tutti il rischio che si corre cercando casa in affitto.Gli interlocutori sono quasi sempre stranieri che si trovano all'estero impossibilitati a essere presenti per mostrarvi l'appartamento. Inoltre comunicano solo per e-mail e in un italiano un po' sgrammaticato. Si tratta di una truffa che punta a farsi anticipare del denaro, che costituisce proprio l'oggetto del raggiro, e per questo è chiamata "dell'anticipo", la quale, a sua volta, è una variante della più conosciuta "Truffa nigeriana". È stata chiamata così perché inizialmente erano soprattutto bande provenienti dalla Nigeria che inviavano email con delle proposte molto allettanti. Nel messaggio c'era la richiesta di aiuto da parte di uno sconosciuto che, per sbloccare un'ingente somma di denaro in banca, aveva bisogno che qualcuno gli facesse da prestanome. La ricompensa consisteva in una grande quantità di denaro, ma per riceverlo bisognava prima pagare le spese notarili, che dovevano essere anticipate dalla vittima della truffa. In seguito questa tipologia di imbroglio ha assunto diverse varianti, adattandosi alle più disparate situazioni. L'immancabile punto in comune è il versamento anticipato di denaro.