mscotto78

Nuovo Iscritto
Ciao a tutti,

sto cercando di comprare una casa, per ragioni di mutuo (estensione di ipoteca) offro a garanzia un secondo immobile di proprietà per cui la banca mi chiede "il certificato di abitabilità/agibilità del subalterno".

Ho richiesto presso il comune di appartenenza dell'immobile il certificato ma mi è stato detto che il documento del singolo subalterno non esiste e mi hanno fornito il certificato di agibilità dell'intero edificio con l'indicazione del numero di unità immobiliari agibili.

La banca però non accetta questo tipo di certificato e continua ad insistere a volere quello del singolo subalterno. Secondo voi questo tipo di richiesta è sensata?

Aggiungo che l'immobile in questione è un monolocale di superficie inferiore ai 28 mq consentiti per legge (ma il funzionario comunale mi ha confermato l'agibilità).

Grazie in anticipo.
 

SALVES

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Penso che la banca ti abbia detto bene poichè il certificato di agibilità è stato rilasciato, per l'intero edificio e certifica che lo stesso è agibile e conforme alle norme antisismiche, all'epoca del suo rilascio, ora con un tuo tecnico devi provvedere all'acquisizione dell'abitabilità che certifica singolarmente le varie unità immobiliari urbane che risultano conformi alle norme urbanistiche, igienico sanitarie, sicurezza degli impianti e quant'altro.
 

CRIF Valutazione Immobili

Membro Ordinario
Professionista
Effettivamente, se il costruttore ha richiesto l’abitabilità, una volta terminati i lavori l’ha richiesta per tutti i subalterni. Ma sul certificato di abitabilità ci sono scritti i subalterni per i quali è stata rilasciata l’abitabilità. Quindi per tutti i subalterni riportati nel foglio l’abitabilità è stata rilasciata.

Per averne certezza però si dovrebbe leggere il documento, poiché a volte vengono rilasciate delle abitabilità parziali dell’edificio (per alcuni subalterni si e per altri no).
Proprio perché il monolocale ha una superficie inferiore a quella di legge (come dici), sarebbe bene verificare che il tal subalterno abbia avuto l’abitabilità come residenza e non (per esempio) come magazzino o altra destinazione.

La richiesta è sensata, se naturalmente dal documento già in tuo possesso non si riescano ad ottenere tutte le informazioni necessarie.

Un'alternativa è quella di vedere il permesso di costruire e i grafici di progetti (quello rilasciato, lo puoi trovare in comune facendone richiesta), e verificare che tipo di destinazione aveva il tuo monolocale. A quel punto avresti una conferma o meno che il monolocale abbia o meno la destinazione residenziale.
 

mscotto78

Nuovo Iscritto
Grazie. Anche se il dubbio rimane visto che il certificato dell edificio cita norme sanitarie e regolamenti comunali di igiene e sanità e comunque c'è, suddiviso per piano, il numero di unità immobiliari agibili.

In ogni caso, per produrre il certificato richiesto dalla banca come dovrei fare?

Aggiunto dopo 10 minuti...

sul certificato a mia disposizione, non c'è l'indicazione precisa del subalterno, però per ogni piano c'è l'elenco dei vani abitabili e non. Per quanto riguarda il mio piano tutti i vani sono dichiarati abitabili per cui l'ambiguità a mio avviso non dovrebbe esserci.

Effettivamente, se il costruttore ha richiesto l’abitabilità, una volta terminati i lavori l’ha richiesta per tutti i subalterni. Ma sul certificato di abitabilità ci sono scritti i subalterni per i quali è stata rilasciata l’abitabilità. Quindi per tutti i subalterni riportati nel foglio l’abitabilità è stata rilasciata.

Per averne certezza però si dovrebbe leggere il documento, poiché a volte vengono rilasciate delle abitabilità parziali dell’edificio (per alcuni subalterni si e per altri no).
Proprio perché il monolocale ha una superficie inferiore a quella di legge (come dici), sarebbe bene verificare che il tal subalterno abbia avuto l’abitabilità come residenza e non (per esempio) come magazzino o altra destinazione.

La richiesta è sensata, se naturalmente dal documento già in tuo possesso non si riescano ad ottenere tutte le informazioni necessarie.

Un'alternativa è quella di vedere il permesso di costruire e i grafici di progetti (quello rilasciato, lo puoi trovare in comune facendone richiesta), e verificare che tipo di destinazione aveva il tuo monolocale. A quel punto avresti una conferma o meno che il monolocale abbia o meno la destinazione residenziale.
 

SALVES

Membro Senior
Professionista
Ma non avevi parlato di agibilità nel post iniziale? c'e differenza tra agibilità e abitabilità.
Ti consiglio di far visionare ad un tecnico il certificato di cui sei in possesso, così facendo eliminerai ogni dubbio.
 

mscotto78

Nuovo Iscritto
Intendo sempre agibilità anche se ad oggi nessuna visto che il testo unico 380/2001 ha eliminato tale differenza riconducendo tutto al termine agibilità (correggetemi se sbaglio).

Anche se trattandosi di un immobile accatastato A/3 si potrebbe parlare di abitabilità.


Ma non avevi parlato di agibilità nel post iniziale? c'e differenza tra agibilità e abitabilità.
Ti consiglio di far visionare ad un tecnico il certificato di cui sei in possesso, così facendo eliminerai ogni dubbio.
 

SALVES

Membro Senior
Professionista
Allora il problema è che se il certificato di cui stiamo parlando e antecedente a tale d.p.r. o no, se è antecedente allora la differenza c'è. Se l'agibilità di cui parla il comune e conforme all'attuale dicitura di agibilità avresti dovuto trovare nel certificato anche l'indicazione dei subalterni, altrimenti e intesa come agibilità antecedente all'entrata in vigore del D.P.R. anzidetto da te.
 

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