Ho un appartamento congarage in un edificio di 6 piani oltre interrato (piano -1) con 40 garages sengoli e relativo androne.
L'accesso e l'uscita dall'androne dei garages avviene o dalla rampa di accesso completamente aperta e da una porta REI 120 con maniglia che si apre verso l'interno dell'edificio. Questo accesso dà su uno sgabuzzino, dove anche arriva l'ascensore, nel quale, parallelamente alla precedente porta, a circa 2 metri di distanza, c'è un'altra porta REI 120. All'edificio si accede anche da un portoncino a piano terra, in metallo e vetro, che si apre sempre verso l'interno, con chiave o pulsante della serratura elettrica.
L'edificio è dotato di certificato antincendio.
Però ho dei dubbi sulla efficacia. Infatti in caso di incendio in uno o più garages le (poche) presone presenti possono fuggire o dalla rampa o dalla porta di accesso all'edificio (porta REI 120 che si apre verso l'interno dell'edificio). Ma se un eventuale incendio scoppia in uno degli appartamenti, le persone presenti scendono con le scale o con l'ascensore (se c'è ancora corrente elettrica) e possono uscire dal portoncino (tirandolo) se hanno la chiave o se c'è ancora corrente per la serratura elettrica e in caso contrario devono scendere al piano -1 dove ho molti dubbi che per il panico si riesca ad aprire e tenere aperte le due porte che si aprono versol'interno!
Io temo che in caso di incidente grave molti condòmini li ritroveranno nello sgabuzzino del piano -1 dopo che avranno spento l'incendio.
C'è qualcuno che mi può rassicurare o suggerire qualche modifica? Io avevo pensato di almeno invertire l'apertura delle porte al piano -1 mettendo il maniglione antipanico all'interno e modificare il portoncino al piano zero, ma pare che per i VV.F. vada bene così.
Grazie se qualcuno mi darà riscontro.
L'accesso e l'uscita dall'androne dei garages avviene o dalla rampa di accesso completamente aperta e da una porta REI 120 con maniglia che si apre verso l'interno dell'edificio. Questo accesso dà su uno sgabuzzino, dove anche arriva l'ascensore, nel quale, parallelamente alla precedente porta, a circa 2 metri di distanza, c'è un'altra porta REI 120. All'edificio si accede anche da un portoncino a piano terra, in metallo e vetro, che si apre sempre verso l'interno, con chiave o pulsante della serratura elettrica.
L'edificio è dotato di certificato antincendio.
Però ho dei dubbi sulla efficacia. Infatti in caso di incendio in uno o più garages le (poche) presone presenti possono fuggire o dalla rampa o dalla porta di accesso all'edificio (porta REI 120 che si apre verso l'interno dell'edificio). Ma se un eventuale incendio scoppia in uno degli appartamenti, le persone presenti scendono con le scale o con l'ascensore (se c'è ancora corrente elettrica) e possono uscire dal portoncino (tirandolo) se hanno la chiave o se c'è ancora corrente per la serratura elettrica e in caso contrario devono scendere al piano -1 dove ho molti dubbi che per il panico si riesca ad aprire e tenere aperte le due porte che si aprono versol'interno!
Io temo che in caso di incidente grave molti condòmini li ritroveranno nello sgabuzzino del piano -1 dopo che avranno spento l'incendio.
C'è qualcuno che mi può rassicurare o suggerire qualche modifica? Io avevo pensato di almeno invertire l'apertura delle porte al piano -1 mettendo il maniglione antipanico all'interno e modificare il portoncino al piano zero, ma pare che per i VV.F. vada bene così.
Grazie se qualcuno mi darà riscontro.