ANTONIO770

Nuovo Iscritto
Salve sto per vendere casa e non posseggo la certificazione degli impianti elettrici gas e termico sanitari in quanto il vecchio proprietario non me li aveva lasciati, probabilmente perchè non gli aveva. Sò che la certificazione non è obbligatoria ma in fase di rogito il venditore deve dichiarare che siano a norma oppure no. Mi hanno detto che se non dichiaro che non sono a norma l'acquirente potrebbe fare storie e quindi non sò che fare se prendermi la responsabilità di dichiarare che sono a norma. Avete dei consigli o chiarirmi meglio questo argomento?
p.s. il mio impianto elettrico cmq è nuovo e dotato di salvavita e per il gas è presente il bocchettone per l'aria in cucina, quindi credo che sia tutto ok
grazie
 

sereno67

Nuovo Iscritto
Professionista
Dichiarazione di conformità

Buon giorno

La dichiarazione di conformità, degli inmiati deve essere fatta secondo quanto previsto dal DM n° 37 del 22/01/2008. Detta dichiarazioine, la qualde deve essere fatta per tutti gli impianti citati nel decreto, deve essere redata e firmata da un professionista o da una impresa installatrice la quale e' inscritta presso l'associazione artigiani o altro. Per redare la dichiarazione di conformità, la ditta deve presentare allegato il certificato di iscrizione alla camera di commercio con identificate le competenze secondo DM 37/2008 (attenzione non e' valida la dichiarazione di conformità se non sono state adeguate le competenze). Chi non possiede detto addeguamento non puo' redare dichiarazione di conformità vigente. Il documento ha valore di atto pubblico, quindi all'atto del rogito va allegato al rogito. Lo stesso documento deve essere consegnato al certificatore energetico per la redazione del certificato energetico. (Il quale e' un altro Atto Pubblico). La correttezza e la regolaritaà di tutti questi certificati sono parte integrante della valutazione dell'immobile. La registrazione dei questi documenti non conformi alla reale costruzione "Decreto 26 giugno 2009" invalida il rogito. Attenzione....
 

ANTONIO770

Nuovo Iscritto
Grazie per la risposta, ma sò per certo che non è più obbligatoria la certificazione degli impianti
a differenza di quella energetica che invece è obbligatoria. Il notaio mi ha detto che in fase di rogito devo dichiarare io o no che l'impianti sono a norma...
 

osammot

Membro Attivo
Agente Immobiliare
non è obbligatorio allegare certificazioni all'atto notarile, è obbligatorio rendere dichiarazione sulla conformità degli impianti e sull'A.C.E., che dev'essere consegnato in originale alla parte acquirente.
 

tharapyo

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Se devi andare al rogito e non hai la certificazione degli impianti perché non esistente devi semplicemente dichiarare che non puoi garantire la conformità degli impianti stessi. L'eventuale adeguamento sarà a carico dell'acquirente, che sta acquistando con la formula del "visto e piaciuto", quindi non può proprio fare "storie", avrebbe potuto farlo in sede di trattativa per l'acquisto, facendo magari un'offerta più bassa proprio in considerazione del fatto di dover mettere mano agli impianti.
 

ANTONIO770

Nuovo Iscritto
si anche perchè nel compromesso c'è scritto che devo fornire la dichiarazione energetica(che sto facendo) e non quella degli impianti. Mentre nella proposta d'acquisto c'è scritto che per gli impianti tecnologici per eventuali adeguamenti a norma di legge ne risponde la parte acquirente.Quindi non so perchè il suo notaio mi rompe su questa storia..
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Credo siano opportune alcune precisazioni, visto che sono stati usati termini non proprio corretti.

1) La certificazione energetica deve obbligatoriamente essere fornita al momento del rogito. :ok:
2) La certificazione degli impianti deve obbligatoriamente essere rilasciata dagli impiantisti a partire da 1990, ma non è obbligatorio allegare all'atto la certificazione di conformità. In quel caso il venditore deve dichiarare di non esserne in possesso.
3) Il venditore non può dichiarare che gli impianti sono (o non sono) a norma (non è qualificato per legge): può solo dire se mette a disposizione le certificazioni o no.
4) Gli impianti possono rispettare la norma, ma non essere certificati. (si è persa la certificazione...)
5) Si può richiedere ad un impiantista qualificato, la Dichiarazione di Conformità (DIRE): è una certificazione a posteriori, che può essere redatta a pagamento a patto che l'impianto risponda "oggi" alla normativa corrente.

In fondo di solito il rispetto delle normative impiantistiche non comporta significativi rifacimenti: se l'artigiano è onesto ottenere la DiRe non comporta grossi interventi e costi. Quindi valuta se ti costa meno far certificare o concedere un piccolo sconto al compratore.
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Si, hai ragione: mi è scappata la svista. Ho messo la sigla e pensato alla rispondenza, ma non mi sono accorto che ho scritto conformità. Sarà l'età?..... ;)
Il bello è che l'intenzione era di correggere i termini altrui .... (tipo confusione fra essere a norma ed essere certificati...).

Chi di spada ferisce di spada perisce....
 

ANTONIO770

Nuovo Iscritto
Si può mettere come dichiarazione che gli impianti sono a norma ma che non si possiede la certificazione?
ho parlato con l'acquirente e mi ha detto che non importa se non c'è la certificazione...
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità
Alto