Grazie per la gentilezza ed il tempo concesso.
Ci mancherebbe.
Fatti coraggio.
Non hai nulla di cui temere.
Il tuo diritto può essere sciolto solo a cura del notaio.
Nella pratica simile alla tua, i genitori usufruttuari, erano in cattivissimi rapporti con uno dei due figli.
Inoltre tutti e tre i nuclei familiari risiedevano nella stessa casa.
In sede di proposta di acquisto, i genitori firmarono un documento a latere della proposta, ove si impegnavano a sciogliere l'usufrutto con l'incasso di un corrispettivo di 20 mila euro.
Prima di farli firmare e di rendere edotti i figli di questo loro consenso, dovetti prima reperire loro un appartamento in affitto.
Ciò poichè gli anziani signori, erano terrorizzati dalla reazione violenta che potesse scaturire ( di notte) dalla richiesta del prezzo, al loro ritorno nella casa, da parte del loro stesso figlio coabitante...
Quindi prima di perfezionare, ho dovuto consegnare loro l'alloggio in affitto.
Firmarono e non tornarono più in quella casa.
In sede di rogito il notaio, informato da me sulla situazione " a rischio esplosione", ritenne opportuno tenere divisi in sale diverse gli usufruttuari e i venditori.
Ciascuno incassò il proprio saldo prezzo e abbandonarono lo studio notarile senza nemmeno incrociarsi.
Se la tua situazione non è come questa quindi... Consolati.