Che facciamo, ci indigniamo?
Ci indigniamo per lo sguardo ironico e per il sorrisetto complice tra il gatto Sarkozy e la volpe Merkel sulla credibilità dello Governo italiano alla riunione dei capi di Stato e di Governo dell’ Eurogruppo ( sorrisetto che mi ha fatto letteralmente girare le…. !) oppure ci indigniamo per la grave apoplessia politica e spirituale che ha colpito il Cavaliere della Repubblica Silvio Berlusconi?
Ci indigniamo doppiamente?
Sono preda di una grava inquietudine, questa notte.
Temo fortemente per le sorti della nostra amata Patria
E se la partita fosse irrimediabilmente persa?
L'Italia come la Grecia?
Possiamo ritenere possibile danni gravissimi ed irreparabili, nell’immediato, per la nostra economia?
E se l’ Italia dovesse dire addio, per sempre, al quel po’ di benessere che si era conquistata con il lavoro dei suoi cittadini?
Il Governo italiano deve presentare, entro mercoledì, un piano di riforme strutturali all’ UE.
Agli ordini, Europa! Ci mancherebbe!
Innalzamento dell’eta per andare in pensione a 67 anni, licenziamenti selettivi, riduzioni di stipendio, patrimoniale sugli immobili, prelievi una tantum dai conti correnti, riduzione o cessazione dei servizi essenziali, dimagrimento dello Stato sociale, reintroduzione dell'ICI sula prima casa, abolizione della cedolare secca, blocco di ogni turn over delle assunzioni nella pubblica amministrazione, aumento delle tasse locali, dei trasporti, dell'acqua, dell'elettricità e del gas.
Ma, se proprio il Governo vorrà fare le cose in grande, non potrà mancare:
Il blocco parziale del rimborso dei titoli di Stato a scadenza per i cittadini italiani, fallimento di alcune banche, taglio degli stipendi nella Pubblica Amministrazione e delle pensioni del 20/30%, blocco temporaneo di accesso ai propri conti correnti con un prelievo massimo giornaliero di 100/200 euro, sospensione delle carte di credito, privatizzazioni delle quote Eni, Enel e di qualunque bene dello Stato che abbia un mercato.
Trovo possibili tutte queste misure draconiane. Non tutte insieme, non tutte subito ma in lento crescendo rossiniano....
Sto esagerando? Sono troppo pessimista?
Me lo auguro di cuore.
Però, dopo il lauto pranzo ( ma per chi?), forse è il momento di pagare il conto.
Non ve la svignate perché saremo noi a farlo. Non lo faranno certamente “loro”.
E dovremo sborsare fino all’ultimo centesimo. Più la mancia.
Ci indigniamo per lo sguardo ironico e per il sorrisetto complice tra il gatto Sarkozy e la volpe Merkel sulla credibilità dello Governo italiano alla riunione dei capi di Stato e di Governo dell’ Eurogruppo ( sorrisetto che mi ha fatto letteralmente girare le…. !) oppure ci indigniamo per la grave apoplessia politica e spirituale che ha colpito il Cavaliere della Repubblica Silvio Berlusconi?
Ci indigniamo doppiamente?
Sono preda di una grava inquietudine, questa notte.
Temo fortemente per le sorti della nostra amata Patria
E se la partita fosse irrimediabilmente persa?
L'Italia come la Grecia?
Possiamo ritenere possibile danni gravissimi ed irreparabili, nell’immediato, per la nostra economia?
E se l’ Italia dovesse dire addio, per sempre, al quel po’ di benessere che si era conquistata con il lavoro dei suoi cittadini?
Il Governo italiano deve presentare, entro mercoledì, un piano di riforme strutturali all’ UE.
Agli ordini, Europa! Ci mancherebbe!
Innalzamento dell’eta per andare in pensione a 67 anni, licenziamenti selettivi, riduzioni di stipendio, patrimoniale sugli immobili, prelievi una tantum dai conti correnti, riduzione o cessazione dei servizi essenziali, dimagrimento dello Stato sociale, reintroduzione dell'ICI sula prima casa, abolizione della cedolare secca, blocco di ogni turn over delle assunzioni nella pubblica amministrazione, aumento delle tasse locali, dei trasporti, dell'acqua, dell'elettricità e del gas.
Ma, se proprio il Governo vorrà fare le cose in grande, non potrà mancare:
Il blocco parziale del rimborso dei titoli di Stato a scadenza per i cittadini italiani, fallimento di alcune banche, taglio degli stipendi nella Pubblica Amministrazione e delle pensioni del 20/30%, blocco temporaneo di accesso ai propri conti correnti con un prelievo massimo giornaliero di 100/200 euro, sospensione delle carte di credito, privatizzazioni delle quote Eni, Enel e di qualunque bene dello Stato che abbia un mercato.
Trovo possibili tutte queste misure draconiane. Non tutte insieme, non tutte subito ma in lento crescendo rossiniano....
Sto esagerando? Sono troppo pessimista?
Me lo auguro di cuore.
Però, dopo il lauto pranzo ( ma per chi?), forse è il momento di pagare il conto.
Non ve la svignate perché saremo noi a farlo. Non lo faranno certamente “loro”.
E dovremo sborsare fino all’ultimo centesimo. Più la mancia.