Nel rogito di compravendita è menzionata tra le parti venditrici e la parte acquirente,servitù di parcheggio a titolo oneroso, come risulta nel disegno allegato all'atto ,in cui si precisano anche posizione e dimensioni del posto auto,con compilazione del quadro A e quadro D,mappale,subalterno,foglio ecc che identificano la porzione di terreno oggetto della servitù del fondo servente.Il notaio dell'epoca,nel lontano 1998,non ha trascritta, al catasto, con atto dedicato, la costituzione della servitù e in effetti la mancanza di tale trascrizione può rappresentare un rischio, in quanto potrebbe non essere riconosciuta in futuro da altri proprietari o terzi.Il notaio che segue l'Agenzia e ha tutti i documenti,non mi ha fornito altro chiarimento.Nel frattempo la parte venditrice attuale,mentre attendevo l'appuntamento con un nuovo notaio, ha accettato un'altra proposta.Ma mi chiedo ,è lecito mettere in vendita e condurre una proposta con questo vulnus?Visto che l'agenzia è pagata anche con i soldi dell'acquirente?E poi,mi chiedo, non si sarebbe potuto rettificare la trascrizione, con gli effetti del nuovo atto di acquisto del sottoscritto col notaio di fiducia cui avrei affidato la compravendita?O sarebbe stato impercorribile?Invece mi è stata solo prospettata dall'agente semplicemente una pratica alternativa di usucapione,tuttavia, l'usucapione richiede un processo legale e non è una soluzione immediata. Peccato,perchè l'immobile incontrava davvero il mio gradimento e rimango col dubbio di non essere stato sufficientemente sollecito nel cercare più tempestivi chiarimenti sulle soluzioni possibili
