buongiorno,
dopo tre notti senza dormire, mi rivolgo a voi per chiedere un consiglio.
sto vendendo la mia casa, ormai siamo vicino alla conclusione nel senso che questo venerdì dovrebbe venire il perito della banca. pochi giorni fa però ho scoperto che i miei acquirenti devono finanziare il 110% del valore dell'immobile con il mutuo mentre la banca gli ha concesso solo il 70%. L'agente immobiliare era assolutamente tranquillo, d'accordo con il broker, perché - diceva - avrebbe fatto figurare in atto un importo di acquisto di 257K e poi, dopo il rogito, avremmo fatto una scritta privata con cui io restituisco 80K (!!) perché alla fine avrei deciso di non lasciare loro i mobili, come precedentemente concordato. Quindi ci sarebbero degli assegni che vengono mostrati ma poi restituiti. Dice di non preoccuparmi perché il perito è un amico e hanno già fatto di peggio.
A me questa cosa non sembra per niente ok. Al di là della perizia, che può anche darsi che vada tutto bene, ma io cosa rischio? Sul rogito saranno registrati degli assegni che io non incasserò mai e che saranno restituiti soltanto con una scrittura privata quindi non in modo pubblico. Il fisco non si chiederà dove sono finiti? E se poi il fisco mi viene a chiedere spiegazioni, basta quella scrittura privata??
E poi, i miei acquirenti lavorano entrambi in Svizzera, guadagno - pare - più di 7000e al mese, possibile che non possano fare un mutuo normale tipo quelli della Banca Intesa che finanzia fino al 95%? Se guadagnano tanto riusciranno pure a mettere da parte da qui a giugno (data rogito) i 10K per le spese del notaio etc?
Va bè, non voglio loro fare i conti in tasca, la mia domanda vera rimane: quella scrittura privata che mi propongono, mi mette al riparo da accertamenti o altri problemi?
grazie per i vostri consigli.
dopo tre notti senza dormire, mi rivolgo a voi per chiedere un consiglio.
sto vendendo la mia casa, ormai siamo vicino alla conclusione nel senso che questo venerdì dovrebbe venire il perito della banca. pochi giorni fa però ho scoperto che i miei acquirenti devono finanziare il 110% del valore dell'immobile con il mutuo mentre la banca gli ha concesso solo il 70%. L'agente immobiliare era assolutamente tranquillo, d'accordo con il broker, perché - diceva - avrebbe fatto figurare in atto un importo di acquisto di 257K e poi, dopo il rogito, avremmo fatto una scritta privata con cui io restituisco 80K (!!) perché alla fine avrei deciso di non lasciare loro i mobili, come precedentemente concordato. Quindi ci sarebbero degli assegni che vengono mostrati ma poi restituiti. Dice di non preoccuparmi perché il perito è un amico e hanno già fatto di peggio.
A me questa cosa non sembra per niente ok. Al di là della perizia, che può anche darsi che vada tutto bene, ma io cosa rischio? Sul rogito saranno registrati degli assegni che io non incasserò mai e che saranno restituiti soltanto con una scrittura privata quindi non in modo pubblico. Il fisco non si chiederà dove sono finiti? E se poi il fisco mi viene a chiedere spiegazioni, basta quella scrittura privata??
E poi, i miei acquirenti lavorano entrambi in Svizzera, guadagno - pare - più di 7000e al mese, possibile che non possano fare un mutuo normale tipo quelli della Banca Intesa che finanzia fino al 95%? Se guadagnano tanto riusciranno pure a mettere da parte da qui a giugno (data rogito) i 10K per le spese del notaio etc?
Va bè, non voglio loro fare i conti in tasca, la mia domanda vera rimane: quella scrittura privata che mi propongono, mi mette al riparo da accertamenti o altri problemi?
grazie per i vostri consigli.