Posto anche una piccola guida che spiega meglio il concetto:
Precauzioni per l'uso dell'assegno
Tutti sappiamo come sia scomodo e inquietante spostarsi con grosse somme di denaro in tasca: invece l'assegno ci garantisce discrezione, praticità e sicurezza.
Però spesso si dimentica o si sottovaluta l'importanza di questo mezzo di pagamento e i rischi collegati al suo uso; non si riflette mai abbastanza sul fatto che, una volta firmato, un assegno è denaro a tutti gli effetti.
Per questa ragione è utile conoscerne caratteristiche e modalità d'uso per poter far valere i propri diritti in ogni occasione.
Cos'è l'assegno bancario?
Cosa significa "girare" un assegno e quali conseguenze comporta?
Perchè mi viene spesso richiesto dai commercianti di pagare con assegni circolari e non bancari?
E' obbligatorio scrivere sempre la data sull'assegno?
Ho ricevuto un assegno post-datato di quasi un mese.
Assegno "su piazza" e assegno "fuori piazza".
Assegno "su piazza" e assegno "fuori piazza".
E' legale l'assegno che riporta una striscia di nastro adesivo trasparente sulla somma scritta in cifre?
Devo per forza spedire un assegno per posta: quali precauzioni è meglio che adotti?
Mi hanno rubato un assegno, cosa devo fare?
Consigli utili per chi paga
Consigli per chi riscuote
Cos'è l'assegno bancario?
L'assegno bancario è un titolo che indica un ordine di pagamento emesso sulla base di un accordo tra una banca e il cliente al momento di aprire un conto corrente.
Grazie a questo accordo il correntista può disporre liberamente del denaro depositato presso la banca. Compilando un assegno, il correntista ordina alla propria banca di pagare ad un'altra persona (definita tecnicamente "prenditore") una somma di denaro.
Naturalmente è possibile chiedere i soldi per sé stessi, ma in questo caso bisogna scrivere sull'assegno dopo l'indicazione "all'ordine" il proprio nome o la dicitura a me stesso .
Cosa significa "girare" un assegno e quali conseguenze comporta?
L'assegno può essere utilizzato come moneta corrente: è per questo che chi ne ha ricevuto uno, può pagare una terza persona con lo stesso assegno, mettendo una firma sul retro, la cosiddetta girata . L'assegno può dunque essere incassato subito (la persona cui è intestato lo gira direttamente alla banca) oppure può passare di mano in mano (le persone che "girano" l'assegno vengono chiamati "giratari").
Attenzione però, perchè gli assegni sono più "vischiosi" del denaro contante: chi gira un assegno si assume personalmente la responsabilità della sua copertura, anche se lo ha ricevuto in pagamento da altri. Se l'ultima persona che riceve in pagamento l'assegno scopre che non è coperto, ovvero che non può avere i suoi soldi, avrà il diritto di rivalersi in tribunale su tutti i "giratari" che lo hanno preceduto.
La banca non rischia mai: accetta sempre tutti gli assegni con la formula "salvo buon fine".
Questa formula consente di addebitare la somma corrispondente all'assegno eventualmente scoperto (tecnicamente si dice stornare l'importo dell'assegno) direttamente sul conto di chi lo ha versato.
Perchè mi viene spesso richiesto dai commercianti di pagare con assegni circolari e non bancari?
Per diversi motivi. In primo luogo per un dato tecnico: l'assegno bancario viene emesso e compilato dal titolare del conto corrente. Invece l'assegno circolare è una promessa fatta da una banca, che si impegna a pagaire la somma alla persona che lo presenterà all'incasso.
E' un mezzo di pagamento ben visto, spesso equiparato al denaro contante, perchè la sua copertura è garantita dai fondi versati dal richiedente.
Inoltre, l'assegno circolare viene accreditato sul proprio conto più velocemente di un normale assegno bancario e gli interessi cominciano a maturare prima rispetto ai normali assegni bancari.
Infine, molte banche non stampano più con evidenza il numero di conto corrente sull'assegno bancario, ma preferiscono scriverlo in codice nascosto nel singolo numero dell'assegno per motivi di riservatezza.
E' obbligatorio scrivere sempre la data sull'assegno?
Si ricorda che dal 1991 la legge ha stabilito che non è più penalmente perseguibile chi non specifica la data sull'assegno, anche se rimane un requisito essenziale da un punto di vista legale.
Le banche, comunque, lo regolarizzano al momento del versamento o del cambio.
Il problema della data, piuttosto, riguarda i "giorni di valuta", che sono gli interessi prodotti dai soldi depositati in banca.
La data che si scrive sull'assegno indica l'ultimo giorno in cui la banca pagherà al correntista gli interessi per quella cifra.
Ho ricevuto un assegno post-datato di quasi un mese.
E' bene chiarire subito che postdatare un assegno è una prassi irregolare, anche se per molti è un'abitudine.
Scrivere sull'assegno una data futura è uno stratagemma per obbligare ad incassarlo dopo quel giorno, esattamente come se si trattasse di una cambiale.
Per la legge si tratta di una vera e propria evasione fiscale: sulla cambiale va apposto un bollo pari al dodici per mille dell'importo totale, mentre l'assegno ha un bollo fisso di Euro 0,30.
Assegno "su piazza" e assegno "fuori piazza".
L'assegno è "su piazza" se la banca di chi lo stacca e quella di chi lo incassa sono nello stesso Comune.
In questo caso, occorrono da 2 a 3 giorni lavorativi per ottenere l'accredito.
L'assegno è "fuori piazza" se la banca di chi lo stacca si trova in un Comune diverso da quello di chi lo incassa. In questo caso, la valuta verrà accreditata sul contocorrente solo dopo 7 o 8 giorni.
Per avere prima la disponibilità dei soldi che vi sono stati pagati con un assegno "fuori piazza", vi possono essere due modi.
Il primo è semplice: presentarsi con un documento di identità (meglio se più di uno) presso la filiale della banca di chi vi ha dato l'assegno (chiamata "piazza di pagamento") per incassare subito i vostri soldi. Se la banca vi rifiutasse il pagamento, dicendo magari di non conoscervi personalmente, protestate energicamente con il direttore dell'istituto perchè è certamente tenuta a pagarvelo. Ciò non vale se vi recate in una filiale diversa della stessa banca o in una banca diversa.
Il secondo modo consiste nel recarsi presso una filiale della vostra banca nella stessa città della banca di chi vi ha dato l'assegno, e chiedere che ve lo accreditino sul vostro conto corrente: i tempi di accredito sul vostro conto, a questo punto, dovrebbero essere pari a quelli di un assegno su piazza.
Gli assegni non scadono mai?
Se hanno la data, gli assegni bancari non perdono mai di validità.
E' meglio però riscuoterli entro 8 o 15 giorni da quando li ricevete. Difatti, nel caso in cui abbiano la data, dopo 8 o 15 giorni (a seconda che l'assegno venga emesso e incassato nello stesso Comune, oppure in un Comune diverso) viene meno la garanzia di rispetto della copertura dell'assegno da parte delle persone che lo hanno girato: l'assegno perde così la sua funzione di titolo esecutivo.
In pratica, se risultasse scoperto, dovreste cominciare una vera e propria causa legale per avere i vostri soldi.
E' legale l'assegno che riporta una striscia di nastro adesivo trasparente sulla somma scritta in cifre?
Certo, si tratta di un espediente per evitare che l'assegno possa essere contraffatto o alterato da chi lo riceve in pagamento. Chi volesse riscrivere la somma scritta sull'assegno dovrebbe strappare il nastro adesivo e rovinare la carta dell'assegno: uno strappo che dovrebbe mettere sull'avviso l'impiegato dello sportello bancario.
Purtroppo però, bisogna dire che non esiste un metodo veramente sicuro per evitare le contraffazioni.
Gli inchiostri possono essere alterati da trattamenti casalinghi, oltre che dai sofisticati lavaggi chimici o dal laser.
Si tratta allora di ridurre le occasioni rischiose: pertanto,
• preferite sempre il bonifico bancario all'invio di un assegno per posta;
• disegnate un cancelletto (#) alla fine della cifra in modo da evitare sgradite aggiunte;
• usate una penna ad inchiostro nero e se possibile indelebile;
• scrivete la clausola "non trasferibile" per limitare la circolazione del titolo;
• usate la "sbarratura" per evitare che l'assegno venga pagato a persone non conosciute dalla banca.
Ricordiamo che le nuove norme antimafia contro il riciclaggio del denaro sporco obbligano ad indicare il beneficiario e a scrivere la formula "non trasferibile" sugli assegni d'importo superiore ad Euro 12.500,00.
La sanzione per chi dimentica quest'obbligo è elevata: fino al 40% dell'importo dell'assegno.
Devo per forza spedire un assegno per posta: quali precauzioni è meglio che adotti?
Minimo due: la clausola "non trasferibile" e la sbarratura dell'assegno.
La clausola "non trasferibile" va scritta sia sul fronte dell'assegno, sotto la cifra scritta in cifre, sia sul retro sotto la parola "girate".
L'assegno non circolerà più - non può più essere girato ad altre persone - e solo la persona specificata come beneficiaria avrà diritto ad incassarlo.
Per sbarrare un assegno bisogna tracciare due righe trasversali parallele (//) su tutta la lunghezza del fronte.
L'assegno non potrà essere incassato direttamente e pagato in contanti, ma dovrà per forza essere versato su un altro conto corrente.
Lo scopo dell'assegno sbarrato è quello di consentire il pagamento a persone conosciute dalla banca e facilmente rintracciabili; un titolare di conto corrente dà proprio questa garanzia.
Il "non trasferibile" e la sbarratura possono essere utilizzati contemporaneamente sullo stesso assegno.
Quanto al modo di spedizione è consigliabile utilizzare il metodo dell’assicurata.
Mi hanno rubato un assegno, cosa devo fare?
Telefonate immediatamente in banca e avvertite del furto: prendete nota del nome dell'impiegato con cui avete parlato, perchè un suo intervento tardivo potrebbe costarvi i vostri risparmi.
Recatevi poi a sporgere denuncia presso carabinieri o polizia e ritornate in banca. Lì consegnate una copia della denuncia, mentre un'altra copia - sulla quale avrete fatto apporre un timbro dall'impiegato della banca che attesti ora e giorno della presentazione - la tenete voi.
Si tratta di una precauzione molto utile: in questo modo eviterete che la banca possa contestare la tempestività della vostra azione addebitandovi l'importo di un assegno incassato fraudolentemente.
Consigli utili per chi paga
• Compilate l'assegno in ogni sua parte utilizzando penne a sfera con inchiostro nero e possibilmente indelebile.
• Compilate il talloncino che rimane sul libretto, per verificare pi agevolmente l'estratto conto: staccate l'assegno solo quando riempito.
• Evitate di apporre timbri di altro genere (ad esempio, "pagato", "saldo fattura" e così via).
• Nell'indicare la somma, non lasciate spazi tra le cifre e terminate la riga sempre con un cancelletto (#).
• Se fate un errore nella compilazione dell'assegno, meglio buttarlo e riscriverlo.
• Indicate sempre il nome del beneficiario.
• Non post-datate gli assegni per più di 4 giorni.
• Evitate di spedire assegni: il bonifico bancario è più sicuro.
• Quando possibile indicate sempre la clausola "non trasferibile".
• Ricordate che gli assegni di importo superiore al 20 milioni devono essere sempre intestati e la clausola "non trasferibile" deve sempre essere apposta.
Consigli per chi riscuote
• Controllate che l'assegno sia stato compilato correttamente: firma, importo esatto e uguale in cifre e in lettere (nel caso di discordanza prevale sempre la cifra in lettere).
• Non accettate assegni con timbri vicini alle cifre: potrebbero nascondere cancellature e correzioni.
• Non accettate assegni sbiaditi, strappati o con carta sfibrata.
• Non accettate assegni privi dell'angolo superiore sinistro: le banche segnano in questo modo gli assegni già presentati all'incasso, per evitare la circolazione di quelli a loro trafugati.
• Nel caso di grosse cifre, esigete assegni circolari e non bancari.
• Incassate entro breve tempo: massimo 8 giorni per un assegno su piazza" e massimo 15 giorni per un assegno "fuori piazza".
• Girate l'assegno, firmandolo sul retro, solo al momento della consegna o della presentazione in banca.
• Quando intendete incassare un assegno di importo elevato presso la banca del debitore, munitevi di più documenti che dimostrino la vostra identità e del numero di telefono del vostro debitore.