Buongiorno,
Vorrei nuovamente chiedervi un consiglio in merito ad una questione che vi ho già sottoposto, la ripropongo nuovamente alla luce degli sviluppi avuti ultimamente.
In data 5 marzo firmo proposta di acquisto immobile con clausula sospensiva che recita
"poiché la sig. Ra per perfezionare questo acquisto necessita dell approvazione di un mutuo, la presente proposta è sottoposta a clausola sospensiva per la durata massima di 20 giorni dalla data di accettazione della presente. E pertanto richiedono che l assegno lasciato come deposito cauzionale venga trattenuto dall agente immobiliare a titolo di deposito fiduciario fino a che il mutuo non venga approvato.
Nel caso in cui non venisse approvato la proposta perderà di efficacia e si annullera automaticamente con la restituzione alla parte acquirente delle somme versata senza richiesta danni o interesse alcuno. La parte acquirente dovrà produrre la documentazione nel caso in cui venga negato l approvazione del mutuo. Nel caso in cui il mutuo venisse accettato ma la stessa decidesse rinunciare all acquisti per altri motivi perderà la caparra che sarà consegnata dall agenzia alla parte venditrice e si impegna al pagamento delle provvigioni all agenzia. "
Scaduti 20 giorni non abbiamo ancora notizie dalla banca, avviamo tramite agente immobiliare una trattativa non andata a buon fine in quanto il venditore non accettava proroghe della sospensiva ma chiede di svincolare la caparra e andare a preliminare nonostante la esito incerto del mutuo.
Rifiutiamo.
Passa un ulteriore mesetto senza raggiungere un accordo e Chiediamo la restituzione dell' assegno in deposito che ci viene reso.
Ritenendo l affare concluso decidiamo di lasciare perdere quell' immobile e ci guardiamo attorno.
Dopo qlc giorno arriva delibera reddituale ( non è ancora uscita la perizia) a quel punto venditore e agenzia pretendono caparra e provvigioni e io rifiuto.
Pochi giorni fa mi arriva a casa una citazione in tribunale in cui dichiarano che il termine della sospensiva non è essenziale e che non avendo prodotto un documento in cui il mutuo si dichiara negato sono tenuta a corrispondere la caparra.
Non riesco a capire se anche per quanto riguarda la clausula sospensiva e possibile ritenere un termine essenziale o meno dato che il contratto non è ancora efficace e se loro possono tenerlo sospeso a loro piacimento nonostante non abbiano voluto proroghe?
Vi ringrazio in anticipo per i vostri consigli e per la qualità delle discussioni di questo forum
Vorrei nuovamente chiedervi un consiglio in merito ad una questione che vi ho già sottoposto, la ripropongo nuovamente alla luce degli sviluppi avuti ultimamente.
In data 5 marzo firmo proposta di acquisto immobile con clausula sospensiva che recita
"poiché la sig. Ra per perfezionare questo acquisto necessita dell approvazione di un mutuo, la presente proposta è sottoposta a clausola sospensiva per la durata massima di 20 giorni dalla data di accettazione della presente. E pertanto richiedono che l assegno lasciato come deposito cauzionale venga trattenuto dall agente immobiliare a titolo di deposito fiduciario fino a che il mutuo non venga approvato.
Nel caso in cui non venisse approvato la proposta perderà di efficacia e si annullera automaticamente con la restituzione alla parte acquirente delle somme versata senza richiesta danni o interesse alcuno. La parte acquirente dovrà produrre la documentazione nel caso in cui venga negato l approvazione del mutuo. Nel caso in cui il mutuo venisse accettato ma la stessa decidesse rinunciare all acquisti per altri motivi perderà la caparra che sarà consegnata dall agenzia alla parte venditrice e si impegna al pagamento delle provvigioni all agenzia. "
Scaduti 20 giorni non abbiamo ancora notizie dalla banca, avviamo tramite agente immobiliare una trattativa non andata a buon fine in quanto il venditore non accettava proroghe della sospensiva ma chiede di svincolare la caparra e andare a preliminare nonostante la esito incerto del mutuo.
Rifiutiamo.
Passa un ulteriore mesetto senza raggiungere un accordo e Chiediamo la restituzione dell' assegno in deposito che ci viene reso.
Ritenendo l affare concluso decidiamo di lasciare perdere quell' immobile e ci guardiamo attorno.
Dopo qlc giorno arriva delibera reddituale ( non è ancora uscita la perizia) a quel punto venditore e agenzia pretendono caparra e provvigioni e io rifiuto.
Pochi giorni fa mi arriva a casa una citazione in tribunale in cui dichiarano che il termine della sospensiva non è essenziale e che non avendo prodotto un documento in cui il mutuo si dichiara negato sono tenuta a corrispondere la caparra.
Non riesco a capire se anche per quanto riguarda la clausula sospensiva e possibile ritenere un termine essenziale o meno dato che il contratto non è ancora efficace e se loro possono tenerlo sospeso a loro piacimento nonostante non abbiano voluto proroghe?
Vi ringrazio in anticipo per i vostri consigli e per la qualità delle discussioni di questo forum