eventuali innovazioni che beneficiano solo alcuni in questo caso sono a carico loro.
Sono costretto a dissentire non tanto sul criterio da te descritto che è di per sè corretto, ma sull'assunto che sta alla origine della tua conclusione.
Non mi pare sappiamo se l'impianto di riscaldamento sia centralizzato o individuale.
Ed è anche presupposto indispensabile che l'impianto di riscaldamento, nel caso sia centralizzato, sia equilibrato ed in grado di mantenere la medesima temperatura in tutti i locali del condominio.
L'oggetto della diatriba su cui c'è divergenza di opinioni è proprio la valutazione se il beneficio sia ristretto ai soli alloggi dell'ultimo piano o ne traggano vantaggi anche gli altri.
E' tecnicamente evidente che la riduzione di dispersione si traduce in un risparmio complessivo per tutto il condominio nel caso di centralizzato. Il vantaggio economico si rifletterebbe quindi su tutti.
Non risulterebbe quindi corretto sostenere che il beneficio è goduto dal solo ultimo piano.
Ne conseguirebbe per analogia , che una diversa risposta (ovviamente scontata, purtroppo, nel caso di riscaldamento individuale,), sarebbe frutto di una visione egoistica e parziale del fenomeno.
Per questo mi allacciavo alla legge che imponendo la contabilizzazione individuale anche laddove esisteva un impianto centralizzato, in alcune regioni hanno avuto il buon senso di premettere che tale intervento debba essere preceduto da un corretto bilanciamento e uniforme condizione di dispersione/isolamento.
Certo se il riscaldamento è di tipo autonomo, il nostro potrà contare solo sulla buona disposizione degli altri e sulla sua capacità diplomatica.