anto comma

Nuovo Iscritto
Buonasera,
fra qualche giorno farò il rogito per vendere un appartamento di mia proprietà nel quale ho ripristinato l'esistenza di un balconcino originariamente esistente e che i vecchi proprietari avevano chiuso con un infisso fisso ampliando la cucina solo di un metro quadro, ma creando un abuso (di cui io ero non a conoscenza). Per ripristinarlo ho fatto mettere una ringhiera e momentaneamente ho fatto posizionare l'infisso di un metro indietro. Ora l'acquirente mi chiede di togliere l'infisso e di mettere una porta comunicante con il balconcino. Vi chiedo se questa porta tra vano cucina e balcone debba avere caratteristiche precise (l'immobile è a terzo piano) o essere a norma e cosa preveda la norma.

Inoltre mi chiede un ridimensionamento del prezzo stabilito originariamente. Io ho risposto di sì, ma che sarebbe bene far valutare ad un tecnico quale sia il valore di un balcone rispetto ad un vano interno... sapete darmi qualche informazione?

Ultima domanda: sul balcone si apre il vano caldaia dove si trova anche l'allaccio per la lavatrice. SOno tenuta a mettere una porta anche lì che mi pometta di accedere al vano caldaia o può rimanere aperto ? Il vano caldaia è chiuso sopra e sui tre lati, tranne che su quello che comunica con il balcone (il balcone è coperto dal solaio e aperto solo davanti)
grazie anticipatamente
 

roberto.spalti

Membro Senior
Agente Immobiliare
A mio parere il valore dell'appartamento non cambia di un granché, si tratta di trovare un accordo ragionevole per entrambi.
Per quanto riguarda l'infisso non ci sonop particolari norme dato che affaccia su un balcone provvisto di ringhiera (che deve essere a norma per altezza e distanza fra i montanti).
Il locale caldaia può rimanere aperto, anzi se lo chiudi lo devi fare in modo che rimenga arieggiato.
 

anto comma

Nuovo Iscritto
Gli acquirenti mi chiedono una riduzione non solo del prezzo balcone (perchè la casa non è così come l'hanno vista e dicono che il valore di un balcone è del 35% rispetto al prezzo al mq, ma anche del vano caldaia perchè dicono che ora a quello si accede passando dal balcone e non fa parte della parte interna della casa come prima.
c'è qualcosa che devo sapere e in che percentuale sono tenuta a ridurre il prezzo anche del vano caldaia?
Grazie anticipatamente.
PS: Oggi ho presentato al comune tramite l'architetto l'istanza per la dia in sanatoria e mi hanno dato una ricevuta del comune e un numero di protocollo. COn quello si può già rogitare?
 

roberto.spalti

Membro Senior
Agente Immobiliare
Il balcone vale il 35% del residenziale, posso essere d'accordo; però si parla di pochi mq.
Il locale caldaia lo valuterei un 50% del residenziale,e anche qui posso essere d'accordo dato che prima poteva essere usato come ripostiglio e oggi è esterno.

PS: Oggi ho presentato al comune tramite l'architetto l'istanza per la dia in sanatoria e mi hanno dato una ricevuta del comune e un numero di protocollo. COn quello si può già rogitare?
Dipende, se la planimetria catastale è aggiornata allo stato reale dei luoghi; penso di si, rimanendo a tuo carico tutti gli oneri per il rilascio e eventuali conseguenze derivanti dal mancato rilascio (eventuale).
Se la planimentria catastale non è rispondente non puoi 8l'atto sarebbe nullo).
Considerando che i tempi sono circa 20 giorni, non è il caso di aspettare che sia tutto a posto?
 

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