Gli agenti immobiliari sono amareggiati e scontenti della loro situazione, inutile negarlo.
Non delusi della professione – sia beninteso - che invece amano e alla quale consacrano le loro migliori energie ma dell’ ambiente politico, economico e sociale che gira intorno e che condiziona pesantemente il risultato finale dei loro generosi sforzi.
Quanti pesi, quanti freni al loro entusiasmo, quanto piombo appesantisce la passione per il loro lavoro!
Abolizione del ruolo, responsabilità in solido, adempimenti barocchi per l’antiriciclaggio, dichiarazione dei propri compensi davanti al Notaio…tasse, imposte, inps, Tarsu, ACE, classe energetica, il problema decisivo e serissimo degli abusivi che tolgono letteralmente il pane di bocca, il prezzo degli affitti degli uffici, il prezzo della benzina che sale, sale, sale.... e che non si ferma più….e poi seguire sempre le ultime novità normative, aggiornarsi, non perdere il treno…uffa! E che diavolo!
Senza contare l’ultima perla impositiva del governo Monti - la famigerata IMU - che ha portato quasi a livello di esproprio la tassazione della proprietà immobiliare degli italiani! Fatto assolutamente negativo che deprimerà ulteriormente un mercato già con la pressione bassa.
Gli agenti immobiliari, è acclarato, non godono di nessunissimo apprezzamento né da parte dello Stato, sempre più ostile e arcigno, ( sono solo “commercianti” da spremere!) né da parte dell’opinione pubblica che valuta per preconcetti e in modo previo, salvo poi ricredersi per l’ottimo servizio fornito da parte di tanti mediatori che sanno fare il loro mestiere con grande professionalità e passione.
Gli agenti immobiliari si sentono soli, quasi abbandonati su un’isola deserta, trascurati e derelitti. Hanno la dolorosa coscienza di essere una categoria ingiustamente negletta. Anche tra di loro, poi, a volte, si fanno una guerra spietata, per disputarsi l’ultimo osso di un incarico di vendita…
Mugugnano, criticano, biasimano, bofonchiano ma queste lamentazioni non si traducono mai in proteste formali, in opposizione al sistema antiquato, improduttivo e incartapecorito della burocrazia dello Stato.
Cosa fare?
Come reagire?
Come porre rimedio e modificare lo stato delle cose?
Come trovare una soluzione al lento declino della professione?
Come far conoscere le proprie ragioni ai cittadini distratti e in altre faccende affaccendati?
Come spezzare, una buona volta, le catene dell'isolamento e dell’emarginazione?
Come organizzare un’ obiezione di tipo fiscale, una opposizione critica, forte ed efficace, che sfondi la barriere del silenzio e della censura dei media?? Senza, però, finire dalla parte dell’illegalità?
Come gridare all’universo mondo la propria indignazione? Il fatto che se ne hanno piene le tasche?
Come evadere dalla Cayenna?
Come trovare una nave che riporti la categoria nel cuore del consorzio umano?
Se qualcuno riesce a trovare una leva, uno stratagemma...
Non delusi della professione – sia beninteso - che invece amano e alla quale consacrano le loro migliori energie ma dell’ ambiente politico, economico e sociale che gira intorno e che condiziona pesantemente il risultato finale dei loro generosi sforzi.
Quanti pesi, quanti freni al loro entusiasmo, quanto piombo appesantisce la passione per il loro lavoro!
Abolizione del ruolo, responsabilità in solido, adempimenti barocchi per l’antiriciclaggio, dichiarazione dei propri compensi davanti al Notaio…tasse, imposte, inps, Tarsu, ACE, classe energetica, il problema decisivo e serissimo degli abusivi che tolgono letteralmente il pane di bocca, il prezzo degli affitti degli uffici, il prezzo della benzina che sale, sale, sale.... e che non si ferma più….e poi seguire sempre le ultime novità normative, aggiornarsi, non perdere il treno…uffa! E che diavolo!
Senza contare l’ultima perla impositiva del governo Monti - la famigerata IMU - che ha portato quasi a livello di esproprio la tassazione della proprietà immobiliare degli italiani! Fatto assolutamente negativo che deprimerà ulteriormente un mercato già con la pressione bassa.
Gli agenti immobiliari, è acclarato, non godono di nessunissimo apprezzamento né da parte dello Stato, sempre più ostile e arcigno, ( sono solo “commercianti” da spremere!) né da parte dell’opinione pubblica che valuta per preconcetti e in modo previo, salvo poi ricredersi per l’ottimo servizio fornito da parte di tanti mediatori che sanno fare il loro mestiere con grande professionalità e passione.
Gli agenti immobiliari si sentono soli, quasi abbandonati su un’isola deserta, trascurati e derelitti. Hanno la dolorosa coscienza di essere una categoria ingiustamente negletta. Anche tra di loro, poi, a volte, si fanno una guerra spietata, per disputarsi l’ultimo osso di un incarico di vendita…
Mugugnano, criticano, biasimano, bofonchiano ma queste lamentazioni non si traducono mai in proteste formali, in opposizione al sistema antiquato, improduttivo e incartapecorito della burocrazia dello Stato.
Cosa fare?
Come reagire?
Come porre rimedio e modificare lo stato delle cose?
Come trovare una soluzione al lento declino della professione?
Come far conoscere le proprie ragioni ai cittadini distratti e in altre faccende affaccendati?
Come spezzare, una buona volta, le catene dell'isolamento e dell’emarginazione?
Come organizzare un’ obiezione di tipo fiscale, una opposizione critica, forte ed efficace, che sfondi la barriere del silenzio e della censura dei media?? Senza, però, finire dalla parte dell’illegalità?
Come gridare all’universo mondo la propria indignazione? Il fatto che se ne hanno piene le tasche?
Come evadere dalla Cayenna?
Come trovare una nave che riporti la categoria nel cuore del consorzio umano?
Se qualcuno riesce a trovare una leva, uno stratagemma...