Remo Magnatti

Membro Attivo
Agente Immobiliare
buongiorno a tutti,
qualche mese fà ho sottoscritto un preliminare di compravendita, dove il venditore riceveva dall'acquirente una congrua cifra a valere come caparra confirmatoria, prima della conclusione dell'affare verificavo la conformità urbanistica e catastale e l'acquirente veniva da me informato dell'esistenza di un'ipoteca volontaria che il venditore si impegnava a cancellare contestualmente al Rogito, veniva anche fissata la data del Rogito stesso.
Il tecnico dell'acquirente approssimandosi a svolgere la Relazione, si accorgeva che l'odierno acquirente risultava anche proprietario di un'area (bene non censibile) di circa 20 mq per una quota pari ad un ventesimo;
Informati il venditore e l'acquirente, in concerto col Notaio, le parti decidevano, verbalmente di spostare la data del rogito alla soluzione del problema che sarebbe dovuto consistere nella cessione gratuita all'impresa costruttrice del condomio; impresa che inizialmente era d'accordo ma poi ci ha ripensato.
Ora l'acquirente si trova davanti due opzioni: fare in modo che tutti i proprietari pro quota ne prendano atto oppure che acquisti con un problema che prima o poi si ritroverà ad affrontare ad un costo in termini economici, non precisamente quantificabili, in questo secondo caso sarebbe disposto ad acquistare a condizione di una riduzione di prezzo.
L'acquirente mi chiede come comunicare in forma scritta all'acquirente, dal momento che essendo tascorsa la data fissata per il rogito, il venditore potrebbe accusarlo di inadempienza contrattuale....quindi oltre il danno la beffa....
 

Maurizio Zucchetti

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Mi è capitata una cosa del genere qualche anno fa, con l'aggravante che i 25 comproprietari erano lontani parenti sparsi per l'Italia; in questi casi si trova sempre quello che non è d'accordo nella cessione! :confuso:
Il notaio trovò una formula "border line" per cui l'acquirente acquisiva il possesso ma non la proprietà, che gli giungerà poi per usucapione. Chiaramente l'acquirente deve costituire un titolo certo di possesso: pagarci l'IMU, o una bolletta elettrica o idrica, o la tassa sui rifiuti.
Per quanto riguarda la preoccupazione (giustificata) dell'acquirente, scrivi due righe nelle quali le parti, di comune accordo, spostano la data del rogito, e fagliele firmare! :ok:
 

Remo Magnatti

Membro Attivo
Agente Immobiliare
ciao, grazie per la risposta, infatti mi sono attivato per riunire le parti in ufficio per spostare la data del rogito, dove o, il venditore si impegna a risolvere a sua cura e spese la problematica entro una data certa o in alternativa, l'acquirente acquista l'immobile accollandosi la problematica, ma chiede di ottenere uno sconto prezzo sull'acquisto....:occhi_al_cielo:
 

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