Ciao a tutti, sto valutando l'acquisto di un appartamento a Roma ante 67. Premesso che
1) vorrei condizionare la proposta che farei al buon esito dei controlli che farei fare al mio tecnico
2) che il mio tecnico non potrà mai controllare esattamente che la casa sia regolare perché dovrebbe prendere i progetti al comune e tutti i titoli edilizi intermedi, passerebbero mesi...
3) c'è un condono portato a termine con concessione in sanatoria e nuovo accatastamento per chiusura balcone
4) non c'è abitabilità e la palazzina è di cemento armato.
5) L'agenzia, ovviamente non può aspettare più di tanto il buon esito dei controlli (e magari parallelamente può ritirare altre proposte.. E' possibile?)
6) Casa di un ente venduta agli assegnatari negli anni 70 e poi ereditata. Siccome ne ho viste altre nello stesso complesso so che:
6.1) il progetto non è reperibile secondo l'amministratore..
6.2) allegata al'atto di vendita (dall'ente agli assegnatari) c'è sia una piantina (non catastale) dell'appartamento che la rappresentazione dei piani e dell'intero complesso.. Sembra una piantina di progetto.
Come posso formulare la condizione sospensiva evitando controversie? Avendo un po' di esperienza ho pensato come segue:
Il proponente si riserva la facoltà di effettuare controlli sulla regolarità urbanistica ed edilizia a proprie cura e spese. La proposta è condizionata all'invio da parte acquirente di una comunicazione che attesti che tali controlli siano andati a buon fine. Tale comunicazione sarà inviata entro 15 giorni dalla comunicazione di accettazione della proposta stessa.
Cosa posso controllare e che garanzia mi da? Ho pensato, chiedo consigli se sbaglio:
1) La conformità tra stato di fatto, piantina catastale e piantina del post opera allegata al condono.
2) Che la piantina allegata all'atto di vendita (precedente al condono) sia coerente allo stato di fatto (fatto salvo la parte condonata, ovviamente), comprese le parti comuni (che dovrebbero essere incluse all'atto di vendita).
Grazie dei consigli
1) vorrei condizionare la proposta che farei al buon esito dei controlli che farei fare al mio tecnico
2) che il mio tecnico non potrà mai controllare esattamente che la casa sia regolare perché dovrebbe prendere i progetti al comune e tutti i titoli edilizi intermedi, passerebbero mesi...
3) c'è un condono portato a termine con concessione in sanatoria e nuovo accatastamento per chiusura balcone
4) non c'è abitabilità e la palazzina è di cemento armato.
5) L'agenzia, ovviamente non può aspettare più di tanto il buon esito dei controlli (e magari parallelamente può ritirare altre proposte.. E' possibile?)
6) Casa di un ente venduta agli assegnatari negli anni 70 e poi ereditata. Siccome ne ho viste altre nello stesso complesso so che:
6.1) il progetto non è reperibile secondo l'amministratore..
6.2) allegata al'atto di vendita (dall'ente agli assegnatari) c'è sia una piantina (non catastale) dell'appartamento che la rappresentazione dei piani e dell'intero complesso.. Sembra una piantina di progetto.
Come posso formulare la condizione sospensiva evitando controversie? Avendo un po' di esperienza ho pensato come segue:
Il proponente si riserva la facoltà di effettuare controlli sulla regolarità urbanistica ed edilizia a proprie cura e spese. La proposta è condizionata all'invio da parte acquirente di una comunicazione che attesti che tali controlli siano andati a buon fine. Tale comunicazione sarà inviata entro 15 giorni dalla comunicazione di accettazione della proposta stessa.
Cosa posso controllare e che garanzia mi da? Ho pensato, chiedo consigli se sbaglio:
1) La conformità tra stato di fatto, piantina catastale e piantina del post opera allegata al condono.
2) Che la piantina allegata all'atto di vendita (precedente al condono) sia coerente allo stato di fatto (fatto salvo la parte condonata, ovviamente), comprese le parti comuni (che dovrebbero essere incluse all'atto di vendita).
Grazie dei consigli