[FONT=Georgia,Times New Roman,Times,serif]Tanto per dormire sonni tranquilli....
Gli agenti: pirati del mattone[/FONT]
[FONT=Georgia,Times New Roman,Times,serif]Editoriale di Guglielmo Pelliccioli | Italia | Pelliccioli Guglielmo[/FONT]
[FONT=Georgia,Times New Roman,Times,serif]Certo è difficile immaginarli con la bandana, l'occhio di vetro coperto da una benda nera e la mano a uncino. Difficile anche pensarli all'arrembaggio di qualche veliero nemico in mare aperto. Addirittura folle pensare a forzieri ricolmi di dobloni nascosti dalla ciurma ribelle.
Cari amici agenti immobiliari, voi non siete così; però a qualcuno piace raffigurarvi come soldatacci di ventura: pirati del mattone, appunto! Gente cioè senza scrupoli, senza regole, senza patria, ribelli a tutte le convenzioni e pronti ad ogni agguato. Nooo! Voi non siete così![/FONT]
[FONT=Georgia,Times New Roman,Times,serif]Lo sappiamo bene sia noi che voi.
Eppure a qualcuno piace screditare il vostro lavoro, rappresentando voi e la vostra categoria come autentici banditi privi di scrupoli e di professionalità. Più o meno succede la stessa cosa con i costruttori, i promotori, i valutatori, i consulenti: tutti quanti insomma che operano nel mondo delle costruzioni e del Real Estate. Certo non ve lo dicono mai direttamente in faccia ma lo pensano veramente: e non coloro che vivono sulla Luna o su Giove ma a casa vostra, nella banca con cui operate, nel comune in cui avete aperto la vostra agenzia, nei luoghi della politica e del potere. Voi non potete sentirli perchè quando parlano con voi sono gentili e rispettosi; ma appena uscite dalla stanza ridono di voi e pensano a come fregarvi.
Esagerato Pelliccioli! Mi pare già di sentire il commento di parecchi di voi. Beh siete liberi di non credermi, fate voi. Ne riparleremo tra qualche anno.
Già il tentativo di esautorarvi è in atto da qualche tempo con le famose liberalizzazioni.
Prima annunciate, poi lanciate, poi stoppate, poi ridotte a poche fasce di operatori. Ma state tranquilli che l'azione di disintegrazione non è stata abbandonata: è solo parcheggiata in attesa di tempi propizi. Tra le varie soluzioni per colmare il deficit dello Stato e le misure necessarie alla ripresa chissà perchè il verbo delle liberalizzazioni delle professioni torna a spirare forte. E quel che è peggio trasversalmente. Le vuole la maggioranza, la minoranza, l'Ue, persino la Confindustria.
Ovviamente si scrive liberalizzazione e si pronuncia business: per qualcuno, ovviamente, e a spese di qualcun altro. In questo caso voi!
Il boccone dell'intermediazione fa gola a tutti. Soprattutto adesso che molti sono in crisi: studi legali, commercialisti, professionisti in genere, geometri, ingegneri, architetti, associazioni varie. Provate a fare un giro in incognito presso queste realtà e buttate lì che state cercando un certo immobile: tempo pochi giorni o poche ore riceverete una telefonata più o meno confidenziale con cui il vostro uomo dirà che ha trovato quello che stavate cercando. E mica gratis, tranquilli! In forma discreta vi verrà comunicato l'importo del disturbo da fatturare come consulenza o prestazione professionale. Avete voglia di combattere l'abusivismo dei portinai e delle donne di servizio: questa è roba fine, di classe, in guanti bianchi: oltretutto in via di legalizzazione.
Tra i numerosi attacchi alla vostra professione questo è il più subdolo e strisciante perchè arriva da categorie correlate al sistema immobiliare ma vocate ad altre attività diverse dall'intermediazione.
Ma non è l'unico. Anche le banche a cui i vostri servizi sono sempre stati utili, anche se con qualche sussiego o mal di pancia, si stanno attrezzando per abbandonarvi. Mala tempora currunt e allora meglio tirarsi tutto in casa, visto che il credito per la casa è concesso solo a chi dimostra di essere da tripla A. Non solo, ma vogliamo parlare del patrimonio in sofferenza che detengono (parecchie decine di miliardi di euro)? Quando e come pensano di venderlo? A trattativa diretta per singolo pezzo o a blocchi? In ogni caso sarà interessante capire come verranno (e fino a quale livello) coinvolti gli agenti. Scommettiamo che tutta una pletora di intermediari di vario genere si presenterà per lucrare sul ghiotto boccone delle commissioni di intermediazione?
Come più volte scritto e commentato su questo giornale il futuro del mercato sarà molto concentrato anche sulle dimissioni degli immobili pubblici e sulla loro valorizzazione: è una torta da almeno 50 miliardi di euro. Verranno costituiti veicoli finanziari appositi (fondi immobiliari e fondi di fondi territoriali) per investitori istituzionali. Ma poi questi beni andranno venduti sul mercato e non tutti sono di dimensioni così importanti da interessare i grandi gruppi: chi promuoverà a livello locale questi beni di media e piccola taglia?
Gli agenti e le loro associazioni avranno un ruolo? Come saranno coinvolti per non disperdere la loro conoscenza approfondita del territorio? Cosa possono fare per non farsi tagliare fuori da tutte queste operazioni gli agenti immobiliari?
Giriamo la domanda ai responsabili delle varie associazioni che in più di un'occasione ci avevano informati di essere al lavoro. A che punto sono queste trattative?[/FONT]
Gli agenti: pirati del mattone[/FONT]
[FONT=Georgia,Times New Roman,Times,serif]Editoriale di Guglielmo Pelliccioli | Italia | Pelliccioli Guglielmo[/FONT]
[FONT=Georgia,Times New Roman,Times,serif]Certo è difficile immaginarli con la bandana, l'occhio di vetro coperto da una benda nera e la mano a uncino. Difficile anche pensarli all'arrembaggio di qualche veliero nemico in mare aperto. Addirittura folle pensare a forzieri ricolmi di dobloni nascosti dalla ciurma ribelle.
Cari amici agenti immobiliari, voi non siete così; però a qualcuno piace raffigurarvi come soldatacci di ventura: pirati del mattone, appunto! Gente cioè senza scrupoli, senza regole, senza patria, ribelli a tutte le convenzioni e pronti ad ogni agguato. Nooo! Voi non siete così![/FONT]
[FONT=Georgia,Times New Roman,Times,serif]Lo sappiamo bene sia noi che voi.
Eppure a qualcuno piace screditare il vostro lavoro, rappresentando voi e la vostra categoria come autentici banditi privi di scrupoli e di professionalità. Più o meno succede la stessa cosa con i costruttori, i promotori, i valutatori, i consulenti: tutti quanti insomma che operano nel mondo delle costruzioni e del Real Estate. Certo non ve lo dicono mai direttamente in faccia ma lo pensano veramente: e non coloro che vivono sulla Luna o su Giove ma a casa vostra, nella banca con cui operate, nel comune in cui avete aperto la vostra agenzia, nei luoghi della politica e del potere. Voi non potete sentirli perchè quando parlano con voi sono gentili e rispettosi; ma appena uscite dalla stanza ridono di voi e pensano a come fregarvi.
Esagerato Pelliccioli! Mi pare già di sentire il commento di parecchi di voi. Beh siete liberi di non credermi, fate voi. Ne riparleremo tra qualche anno.
Già il tentativo di esautorarvi è in atto da qualche tempo con le famose liberalizzazioni.
Prima annunciate, poi lanciate, poi stoppate, poi ridotte a poche fasce di operatori. Ma state tranquilli che l'azione di disintegrazione non è stata abbandonata: è solo parcheggiata in attesa di tempi propizi. Tra le varie soluzioni per colmare il deficit dello Stato e le misure necessarie alla ripresa chissà perchè il verbo delle liberalizzazioni delle professioni torna a spirare forte. E quel che è peggio trasversalmente. Le vuole la maggioranza, la minoranza, l'Ue, persino la Confindustria.
Ovviamente si scrive liberalizzazione e si pronuncia business: per qualcuno, ovviamente, e a spese di qualcun altro. In questo caso voi!
Il boccone dell'intermediazione fa gola a tutti. Soprattutto adesso che molti sono in crisi: studi legali, commercialisti, professionisti in genere, geometri, ingegneri, architetti, associazioni varie. Provate a fare un giro in incognito presso queste realtà e buttate lì che state cercando un certo immobile: tempo pochi giorni o poche ore riceverete una telefonata più o meno confidenziale con cui il vostro uomo dirà che ha trovato quello che stavate cercando. E mica gratis, tranquilli! In forma discreta vi verrà comunicato l'importo del disturbo da fatturare come consulenza o prestazione professionale. Avete voglia di combattere l'abusivismo dei portinai e delle donne di servizio: questa è roba fine, di classe, in guanti bianchi: oltretutto in via di legalizzazione.
Tra i numerosi attacchi alla vostra professione questo è il più subdolo e strisciante perchè arriva da categorie correlate al sistema immobiliare ma vocate ad altre attività diverse dall'intermediazione.
Ma non è l'unico. Anche le banche a cui i vostri servizi sono sempre stati utili, anche se con qualche sussiego o mal di pancia, si stanno attrezzando per abbandonarvi. Mala tempora currunt e allora meglio tirarsi tutto in casa, visto che il credito per la casa è concesso solo a chi dimostra di essere da tripla A. Non solo, ma vogliamo parlare del patrimonio in sofferenza che detengono (parecchie decine di miliardi di euro)? Quando e come pensano di venderlo? A trattativa diretta per singolo pezzo o a blocchi? In ogni caso sarà interessante capire come verranno (e fino a quale livello) coinvolti gli agenti. Scommettiamo che tutta una pletora di intermediari di vario genere si presenterà per lucrare sul ghiotto boccone delle commissioni di intermediazione?
Come più volte scritto e commentato su questo giornale il futuro del mercato sarà molto concentrato anche sulle dimissioni degli immobili pubblici e sulla loro valorizzazione: è una torta da almeno 50 miliardi di euro. Verranno costituiti veicoli finanziari appositi (fondi immobiliari e fondi di fondi territoriali) per investitori istituzionali. Ma poi questi beni andranno venduti sul mercato e non tutti sono di dimensioni così importanti da interessare i grandi gruppi: chi promuoverà a livello locale questi beni di media e piccola taglia?
Gli agenti e le loro associazioni avranno un ruolo? Come saranno coinvolti per non disperdere la loro conoscenza approfondita del territorio? Cosa possono fare per non farsi tagliare fuori da tutte queste operazioni gli agenti immobiliari?
Giriamo la domanda ai responsabili delle varie associazioni che in più di un'occasione ci avevano informati di essere al lavoro. A che punto sono queste trattative?[/FONT]