Buongiorno a tutti e grazie sin d'ora per i possibili consigli ...
A novembre 2015 mandavo raccomandata inerente disdetta di un comodato ad uso gratuito regolarmente registrato, per essere più precisi il comodato senza una scadenza temporale definita recitava:
(Il Comodante consegna l'immobile in oggetto per soddisfare le esigenze temporanee del Comodatario il quale si obbliga alla restituzione dell'immobile in oggetto al comodante, non appena questo ne faccia richiesta di restituzione.)
Di conseguenza la raccomandata:
(Il comodatario proprietario dell’immobile CHIEDE che l'alloggio venga liberato da persone e cose entro e non oltre 15 giorni dalla data di ricezione della presente raccomandata.
Se scaduto tale termine l'alloggio non sarà libero da persone e cose, verrà iniziata dal nostro legale, procedura di ricorso al fine di rientrare in possesso dell'alloggio.)
Ad oggi l'immobile resta occupato, il comodatario asserisce di aver versato mensilità verbalizzando come prova un foglio scritto esclsivamente di suo pugno, con importi relativi da lui stabiliti, chiedendo inoltre danni materiali per la cessazione della fornitura di energia elettrica, distaccata per morosità dall'enel.
In data odierna il giudice in udienza preliminare propone altri 10 mesi per il rilascio dell'immobile e la possibilità da parte del comodatario di riallacciare energia elettrica a sue spese ma con mio permesso amministrativo, tra due settimane per quel che ho capito altra udienza per stabilire se:
a) il comodatario accetti o meno di usufruire di mesi 10 e di riallacciare la corrente dopo di che dovrà tassativamente rilasciare l'immobile
b) il comodatario non accetti tale proposta e si vada a processo
c) il comodatario non accetti tale prposta ed il giudice decida che deve lasciare l'immobile e non si vada a processo
Premesso che trovo veramente disarmante il fatto che una persona che venga aiutata (trattasi di coppia di cogniugi) possa ricambiare asserendo falsità al fine di prolungare il più possibile i privilegi di questa assistenza pur contro il consenso del proprietario di un'immobile, possa NON correre alcun rischio essendo nulla tenente, possa NON pagare alcun chè essendo gratuitamente patrocinato, mi chiedo:
Quanto durerà il processo ? un processo per dimostrare cosa ? perché un giudice vista l'infondatezza delle richieste non sia in condizione di chiudere una situazione del genere senza andare a processo e prolungare un'agonia che dura già da un anno.
Tutto questo accade ad Imperia, sentendo il mio avvocato in altri provincie non è così difficile far rispettare la legge, regole e contratti.
A novembre 2015 mandavo raccomandata inerente disdetta di un comodato ad uso gratuito regolarmente registrato, per essere più precisi il comodato senza una scadenza temporale definita recitava:
(Il Comodante consegna l'immobile in oggetto per soddisfare le esigenze temporanee del Comodatario il quale si obbliga alla restituzione dell'immobile in oggetto al comodante, non appena questo ne faccia richiesta di restituzione.)
Di conseguenza la raccomandata:
(Il comodatario proprietario dell’immobile CHIEDE che l'alloggio venga liberato da persone e cose entro e non oltre 15 giorni dalla data di ricezione della presente raccomandata.
Se scaduto tale termine l'alloggio non sarà libero da persone e cose, verrà iniziata dal nostro legale, procedura di ricorso al fine di rientrare in possesso dell'alloggio.)
Ad oggi l'immobile resta occupato, il comodatario asserisce di aver versato mensilità verbalizzando come prova un foglio scritto esclsivamente di suo pugno, con importi relativi da lui stabiliti, chiedendo inoltre danni materiali per la cessazione della fornitura di energia elettrica, distaccata per morosità dall'enel.
In data odierna il giudice in udienza preliminare propone altri 10 mesi per il rilascio dell'immobile e la possibilità da parte del comodatario di riallacciare energia elettrica a sue spese ma con mio permesso amministrativo, tra due settimane per quel che ho capito altra udienza per stabilire se:
a) il comodatario accetti o meno di usufruire di mesi 10 e di riallacciare la corrente dopo di che dovrà tassativamente rilasciare l'immobile
b) il comodatario non accetti tale proposta e si vada a processo
c) il comodatario non accetti tale prposta ed il giudice decida che deve lasciare l'immobile e non si vada a processo
Premesso che trovo veramente disarmante il fatto che una persona che venga aiutata (trattasi di coppia di cogniugi) possa ricambiare asserendo falsità al fine di prolungare il più possibile i privilegi di questa assistenza pur contro il consenso del proprietario di un'immobile, possa NON correre alcun rischio essendo nulla tenente, possa NON pagare alcun chè essendo gratuitamente patrocinato, mi chiedo:
Quanto durerà il processo ? un processo per dimostrare cosa ? perché un giudice vista l'infondatezza delle richieste non sia in condizione di chiudere una situazione del genere senza andare a processo e prolungare un'agonia che dura già da un anno.
Tutto questo accade ad Imperia, sentendo il mio avvocato in altri provincie non è così difficile far rispettare la legge, regole e contratti.