Thiago

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Privato Cittadino
ok ma le proposte si possono prorogare se avevi già aperto la pratica ma da ottobre siete poi passati ad aprile e non è che il mutuo che ora è stato deliberato non era lo stesso dato che la proposta era scaduta.
Detto questo, con la nuova proposta avresti dovuto pattuire le nuove provvigioni, quindi vai in agenzia è gli spieghi che la dichiarazione di riconoscimento provvigionale era della prima proposta e con l'occasione tratti.
Se la nuova proposta era una proroga la dichiarazione rimane la prima, diversamente quella dichiarazione si può rinegoziare.
La nostra è una nuova proposta non una proroga. C’è stato restituito vecchio assegno ed abbiamo scritto una nuova proposta consegnando un nuovo assegno per la caparra.
 

francesca63

Moderatore
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Privato Cittadino
Secondo me tutta la vicenda è stata gestita in modo superficiale: per prima cosa una proposta con sospensiva troppo corta, e poi, pur non gravando sull’agenzia l’obbligo di effettuare una visura ipotecaria, qualche dubbio doveva venire anche al più scalcagnato degli agenti, leggendo sul rogito di un’ipoteca che persisteva sull’immobile al momento dell’acquisto tra fratello e sorella, che doveva essere estinta in seguito (una verifica era decisamente saggio farla subito).
Ma nonostante tutto, il ritardo è stato “solo” di un mese, cioè da quando il notaio l’ha scoperta, a quando è stata estinta.
Il notaio ha scoperto l’ipoteca a inizio marzo, il fratello ha estinto il 19 aprile
Prima sono stati gli acquirenti a temporeggiare, per il blocco dei mutui.

Certo, al momento della scoperta del notaio, si doveva/poteva discutere con venditore ed agenzia sui costi dello slittamento per l’acquirente, e magari ritoccare prezzo e provvigioni.
Ma non sappiamo quale era la data ultima prevista per il rogito (ne se è già passata), o la scadenza della sospensiva per la seconda proposta.

In definitiva, ora mi pare tardiva la ricerca di uno sconto, ma forse un tentativo si può provare a farlo.
 

Mimmo Postella

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Mi fa specie leggere che "l'agenzia non ha responsabilità".
Non so sul piano legale (ci sono sentenze contrastanti in merito) ma sul piano etico e deontologico l'agenzia ha una grande responsabilità: fare una visura ipotecaria al momento della proposta è il minimo sindacale. Anzi, se l'agenzia l'avesse fatta al momento dell'incarico, avrebbe evitato una figuraccia e il problema si sarebbe potuto risolvere ancor prima di trovare il cliente.
 

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