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QUOTE=Fabyo;59941]Vi aggiorno.. C.I.M.E.P. è l'acronimo di Consorzio Intercomunale Milanese Edilizia Popolare. L'appartamento che interessa a me è stato costruito in diritto di superficie con una convenzione appunto tra il Cimep, il comune e la cooperativa costruttrice di cui i padroni di casa risultano soci (???). Allo stato attuale gli attuali padroni di casa hanno già saldato a titolo definitivo il conguaglio al Cimep.. per riscattare la casa mancherebbe l'onere da versare al comune che però ancora non ha in programma di fare cassa per quanto ho capito... a tal proposito una domanda: a me han detto che per riscattare il terreno al comune, la cifra si aggira tra le 1000 e le 3000 euro.. è vero..? per quanto riguarda il prezzo imposto per la vendita, mi sono informato direttamente all'ufficio edilizia privata del comune e mi hanno spiegato che tale prezzo può essere determinato in due modi: o il prezzo imposto all'epoca del primo acquisto tenendo conto degli aggiornamenti istat oppure (mediante ultima delibera comunale) facendo fare una perizia da un tecnico qualificato che avvicina il valore dell'immobile ad un prezzo di mercato più cooerente con i tempi.. vi risulta anche questa..? vi terrò aggiornati.. grazie a tutti, Buona notte..!![/QUOTE]
I padroni di casa risultano soci, perchè le Cooperative non "vendono" ma possono solo "assegnare ai loro soci" gli immobili.
I soci devono adeguarsi allo Statuto della Cooperativa e al Regolamento di Assegnazione alloggi.
Per riscattare il terreno, nel caso del diritto di superficie, è il Comune che determina la cifra.
Tra i 1.000 e i 3.000 euro mi sembra poco (da noi i costi si aggirano tra gli 8.000 e 11.000 in linea di massima) ma tutto è possibile...
L'importante da tenere in considerazione quando si riscatta l'area, è che nell'atto notarile vengano eliminati TUTTI I VINCOLI, compreso quello del prezzo. Sembra ovvio, ma non lo è.
In provimcia di Bologna, ci sono alcuni Comuni che annullano tutti i vincoli, ad eccezione di quello del prezzo
, che è anche l'unico che può creare problemi, per cui se l'atto non prevede il riscatto completo, secondo me è perfettamente inutile effettuarlo...
Per quanto riguarda il prezzo imposto, se la Lombardia è stata così "avanti" da fare una delibera comunale allo scopo di rendere meno distante quest'ultimo dal prezzo di mercato, mi tolgo tanto di cappello !!!!!
Da noi è ancora in vigore la prima alternativa e spesso lo scollamento tra il prezzo imposto e quello effettivo di mercato è stratosferico !!!
Ti chiedo anzi un grandissimo favore: se ti fai dare quella delibera dal Comune, potrei utilizzarla con il Comune di Bologna per vedere di riuscire a risolvere questo problema molto grosso, che ci è stato creato dalla Legge Bersani (la parte che si riferisce all'obbligo di citare il prezzo effettivo).
Se hai altri dubbi o domande, sono a tua disposizione.
Silvana
Aggiunto dopo 4 minuti :
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QUOTE=fpsoft;59942]Io sapevo che nei rogiti si dovesse dichiarare il prezzo pagato... ed indicarne anche le modalità precise di pagamento.[/QUOTE]
Infatti è così, ma nell'edilizia convenzionata
si è obbligati a sottostare ai vincoli della Convenzione, tra cui il più importante è quello del prezzo imposto, cioè l'aggiornamento del valore iniziale attraverso indici ISTAT di varia natura e spesso anche il deprezzamento in virtù degli anni trascorsi: questo significa che tu dovresti vendere al prezzo determinato dall'aggiornamento ISTAT che è quasi sempre lontano dal valore di mercato.
Silvana
Aggiunto dopo 12 minuti :
Riesci a spiegarmi meglio nel dettaglio, visto che li sto studiando e nel libro non sono spiegati bene, vorrei se possibile che tu mi facessi un esempio pratico di cosa succederebbe in caso di vendita, per esempio dopo 7 anni, se l'acquirente ha i requisiti per l'operazione.
Ciao e grazie
Alberto
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Per determinare l'aggiornamento, bisogna controllare nella Convenzione quali sono i parametri definiti per le vendite successive alla prima.
Gli indici ISTAT possono essere quelli determinati 1) dal costo della vita; 2) dai costi di costruzione e quindi sono due tipi di calcolo diverso.
Il deprezzamento in genere decorre a partire dal quinto anno e può essere di due tipi (sempre generalmente, perchè i Comuni hanno facoltà di fare le Convenzioni più o meno come gli pare....):
1) da 0 a 5 anni = 0% - da 5 a 10 anni= 5% - da 10 a 20 anni= 10%
2) a partire dal sesto anno, deprezzamento dell'1%
Ciao
Silvana