alessio1908

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Buongiorno.
Sono interessato all'acquisto di un immobile. Il proprietario comprò la casa dal padre circa 17 anni fa. Ho letto il contratto e il prezzo dichiarato all'epoca è molto basso, cioè il valore catastale. La banca potrebbe farmi problemi a concedermi il mutuo? Grazie a chi risponderà
 

Giuseppe Di Massa

Membro Senior
Agente Immobiliare
Buongiorno.
Sono interessato all'acquisto di un immobile. Il proprietario comprò la casa dal padre circa 17 anni fa. Ho letto il contratto e il prezzo dichiarato all'epoca è molto basso, cioè il valore catastale. La banca potrebbe farmi problemi a concedermi il mutuo? Grazie a chi risponderà
Parlo della realtà di Torino, qui sarebbe come tirare una monetina, ovvero forse una pratica come tante forse mille richieste di integrazioni. In linea di massima una vendita al valore catastale con altri futuri potenziali eredi potrebbe essere un problema se il venditore (quasi donante) fosse deceduto e gli eredi esclusi da quella vendita/donazione avviassero una pratica per richiedere dei soldi, cosa acrobatica ma le banche a volte temono la propria ombra, altre volte sono spregiudicate, chissà.
In ogni caso se il padre è ancora vivo, in caso estremo, si fa un atto di restituzione o annullamento del rogito, il padre torna proprietario e compri da lui. Ma è davvero un caso estremo, farei qualche verifica ma starei mediamente tranquillo.
 

alessio1908

Membro Attivo
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Parlo della realtà di Torino, qui sarebbe come tirare una monetina, ovvero forse una pratica come tante forse mille richieste di integrazioni. In linea di massima una vendita al valore catastale con altri futuri potenziali eredi potrebbe essere un problema se il venditore (quasi donante) fosse deceduto e gli eredi esclusi da quella vendita/donazione avviassero una pratica per richiedere dei soldi, cosa acrobatica ma le banche a volte temono la propria ombra, altre volte sono spregiudicate, chissà.
In ogni caso se il padre è ancora vivo, in caso estremo, si fa un atto di restituzione o annullamento del rogito, il padre torna proprietario e compri da lui. Ma è davvero un caso estremo, farei qualche verifica ma starei mediamente tranquillo.
Padre morto 2 anni fa. Eredi non ne esistono c'è solo questo figlio. Secondo lei se la banca mi fa storie posso fare l'assicurazione "donazione sicura" a quel punto?
 

Giuseppe Di Massa

Membro Senior
Agente Immobiliare
Padre morto 2 anni fa. Eredi non ne esistono c'è solo questo figlio. Secondo lei se la banca mi fa storie posso fare l'assicurazione "donazione sicura" a quel punto?
Considerando la nuova normativa che lascia al massimo la possibilità di chiedere denaro e non più annullare la donazione direi che può essere superfluo, anche perchè non è una donazione ma un atto sospetto, diciamo una elusione di una donazione con un finto atto. Ma qualcuno con titolo dovrebbe contestarlo, se non ci sono i presupposti (eredi) non questo non dovrebbe mai accadere e comunque la "finta vendita" è prescritta, l'eventuale azione contro la donazione (se dimostri che lo era) si prescrive tra 3 anni
 

alessio1908

Membro Attivo
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Parlo della realtà di Torino, qui sarebbe come tirare una monetina, ovvero forse una pratica come tante forse mille richieste di integrazioni. In linea di massima una vendita al valore catastale con altri futuri potenziali eredi potrebbe essere un problema se il venditore (quasi donante) fosse deceduto e gli eredi esclusi da quella vendita/donazione avviassero una pratica per richiedere dei soldi, cosa acrobatica ma le banche a volte temono la propria ombra, altre volte sono spregiudicate, chissà.
In ogni caso se il padre è ancora vivo, in caso estremo, si fa un atto di restituzione o annullamento del rogito, il padre torna proprietario e compri da lui. Ma è davvero un caso es

Considerando la nuova normativa che lascia al massimo la possibilità di chiedere denaro e non più annullare la donazione direi che può essere superfluo, anche perchè non è una donazione ma un atto sospetto, diciamo una elusione di una donazione con un finto atto. Ma qualcuno con titolo dovrebbe contestarlo, se non ci sono i presupposti (eredi) non questo non dovrebbe mai accadere e comunque la "finta vendita" è prescritta, l'eventuale azione contro la donazione (se dimostri che lo era) si prescrive tra 3 anni
grazie delle risposte
 

cristian casabella

Membro Senior
Agente Immobiliare
Non capisco la sicurezza nel parlare di finta vendita, direi piuttosto, vera vendita con parziale pagamento in N (non vedo però il vantaggio da parte delle parti)

Non vedo neanche il risparmio fiscale tra una donazione di una casetta, al fare un finta vendita in famiglia

Più facile che il figlio abbia voluto comprare casa del papà, pagandolo il "giusto" visto il rapporto di parentela...ma anche qui bisognerebbe capirne il reale valore commerciale

Detto questo...non vedo manco problemi per un banca finanziarne l'acquisto da parte tua con questo atto di provenienza
 

alessio1908

Membro Attivo
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Non capisco la sicurezza nel parlare di finta vendita, direi piuttosto, vera vendita con parziale pagamento in N (non vedo però il vantaggio da parte delle parti)

Non vedo neanche il risparmio fiscale tra una donazione di una casetta, al fare un finta vendita in famiglia

Più facile che il figlio abbia voluto comprare casa del papà, pagandolo il "giusto" visto il rapporto di parentela...ma anche qui bisognerebbe capirne il reale valore commerciale

Detto questo...non vedo manco problemi per un banca finanziarne l'acquisto da parte tua con questo atto di provenienza
L atto è stato fatto poco prima della Bersani (ho sbagliato no 17 anni fa ma 19, marzo 2005) e quindi non c era l obbligo della tracciabilita del pagamento in atto. So quasi per certo che non è mai avvenuto passaggio di denaro anche se dichiarato in atto. Per quello ho timore che possano contestare la donazione.
 

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