io ho dato ad una agenzia un mandato di vendita su un immobile strutturato in piccola palazzina composto da piano terra, primo piano e box concordando il prezzo per la vendita di tutto l'immobile ad € 3000,00 + IVA di provvigione, mi hanno richiesto se ero daccordo a frazionarlo, abbiamo concordato come eventualmente vendere il frazionamento. lo scorso anno si e' venduto il box rogitandolo ma la provvigione non l'hanno voluta, il mese scorso l'immobile al piano primo, con la proposta accettata mi hanno fatto firmare il pagamento di € 2000,00 + IVA come provvigione che ho immediatamente eseguito, rimaneva il piano terra, ha proposto l'acquisto la stessa persona che ha acquistato il primo piano, l'acquirente ha fatto la proposta senza caparra con rogito entro la fine del 2015, ovviamente insieme la proposta di pagamento immediato delle loro provvigioni diventate improvvisamente di € 2000,00 + IVA , ho chiesto spiegazioni i tempi si sono protratti ed hanno avuto spese in piu' secondo loro dovevo immaginarmelo, non ho accettato un umento del genere senza esserne mai stata informata quindi avrei bonificato quanto da me firmato sul mandato ma richiedendo una caparra del 10% al piu' presto, l'acquirente ha firmato per darmi ad agosto prossimo di € 1000,00, l'immobiliare non vuole aspettare per loro il lavoro e' terminato. alla luce dei fatti mi annullano il mandato perche' non ci sono i presupposti da parte mia di portare a termine la vendita sentendosi offesi del mio comportamento.....