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Ciao a tutti, spiego velocemente la situazione.

Mio padre proprietario della sua prima casa, mio nonno proprietario a sua volta della sua prima casa e di due terreni agricoli.
Mio nonno muore, viene fatta la successione. Mio padre è erede universale di mio nonno ed eredita la casa di mio nonno come seconda casa e i due terreni agricoli.

Io vado a vivere in quella che era casa di mio nonno e trasferisco lì la mia residenza anagrafica, e vorrei, a questo punto, fruire dell'agevolazione dello sconto del 50% sulla base imponibile della IUC prevista dalla legge 208/2015.

Le case sono entrambe in categorie diverse da A/1, A/8 e A/9 e si trovano nello stesso comune.
Il comune mi contesta che mio padre non può fruire dell'agevolazione perché, oltre alle due abitazioni, possiede anche i due terreni agricoli e quindi supera il limite di 2 immobili previsti dalla norma.

Ho trovato questa risoluzione del MEF facendo un po' di ricerche:

Documentazione Economica e Finanziaria - Dettaglio Parte

Dove al punto 3 leggo:

Sono sorti dubbi interpretativi in merito alla portata della norma di favore laddove si richiede che il comodante possieda "un solo immobile" in Italia e cioe' se con tale locuzione il Legislatore abbia inteso riferirsi all'immobile in senso lato con la conseguenza che il possesso, ad esempio, di un terreno agricolo o di un negozio, impedisce il riconoscimento dell'agevolazione oppure al solo immobile a uso abitativo.

A questo proposito, si precisa che la disposizione di cui alla citata lett. 0a) si colloca nell'ambito del regime delle agevolazioni riconosciute per gli immobili ad uso abitativo e, dunque, laddove la norma richiama in maniera generica il concetto di immobile, la stessa deve intendersi riferita all'immobile ad uso abitativo.

Pertanto, il possesso di un altro immobile che non sia destinato a uso abitativo non impedisce il riconoscimento dell'agevolazione in trattazione.
Non sono un giurista e nella vita faccio tutt'altro, ma mi sembra di capire che nel mio caso il possesso dei terreni è ininfluente ai fini di questa agevolazione.

Torno in comune con questo documento ma continuano a dirmi che le imposte sulle proprietà immobiliari sono di competenza del comune che ha quindi spazio di manovra in materia (io sapevo che aveva la possibilità di variare la % di aliquota e poco altro, non certo decidere di non applicare un documento del MEF).

Ho gli estremi per proseguire in altra sede o hanno ragione loro e devo rassegnarmi?

Grazie.
 

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