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Dipende da che punto di vista.quale clausola è preferibile tra le due in oggetto per la concessione del mutuo?
Dovrebbe pagarle anche il venditore, che non c'entra niente e deve subire queste forzature.Piuttosto che una condizione risolutiva , che, anche se non avverata, obbliga comunque a pagare le provvigioni, trovo più onesto non accettare di prendere proposte condizionate .
quindi confermi che se vine data una somma a titolo di caparra confirmatoria e nella proposta è inserita una condizione risolutiva art 1553 relativa al mancato ottenimento del muto, se si avvera la clausola e quindi il contratto si risolve, il venditore è tenuto alla restituzione della caparra. Giusto?risolutiva=restituzione caparra
Intanto condivido di escludere la clausola sospensiva per i mutui, è acrobatica e nel pratico lascia in sospeso alcuni dettagli comunicativi, io uso la risolutoria, con restituzione della caparra (che in realtà tengo in ufficio in deposito per tutelare chi la versa) in cui entro una determinata data l'acquirente deve comunicare, con documentazione proveniente dalla banca, il diniego dovuto a ragioni reddituali o esito negativo della perizia per difformità. Facilita tutto, il contratto è concluso salvo che l'acquirente non documenti il "no" della banca entro una certa data. Chiaramente preferisco farlo con cognizione di causa, ovvero lo propongo al venditore solo se ritengo che il mutuo abbia enormi possibilità di essere concesso. Va detto che è una garanzia anche per il proprietario sciritta così, in quanto lo tutela nel caso siano sfuggite difformità particolari, perchè prevede proprio il caso di esito negativo della perizia per difformità. IEscludendo a priori la condizione sospensiva, quale clausola è preferibile tra le due in oggetto per la concessione del mutuo?
Intanto condivido di escludere la clausola sospensiva per i mutui,
l'acquirente deve comunicare, con documentazione proveniente dalla banca, il diniego dovuto a ragioni reddituali o esito negativo della perizia per difformità.
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