Ave a tutti, leggo spesso il forum, ma scrivo poco perché ho tutto da imparare e niente da insegnare.
In questo caso, però, ho proprio bisogno di aver un consiglio "esperto", di cui ringrazio tutti anticipatamente.
Ora, prima cercherò di spiegarvi la mia situazione e poi vi porrò i quesiti.
Un mio pro-zio ha lasciato in eredità la sua palazzina (composta da quattro appartamenti con scala ed ingresso comuni) a quattro persone:
1) me;
2) mio padre;
3) mio zio (fratello di mio padre);
4) il "badante" del mio pro-zio.
Per vari motivi, mio padre e mio zio si sono disinteressati completamente degli appartamenti, mentre io ero troppo piccolo per capirne qualcosa: tuttavia, da alcuni mesi, mi sono messo in testa di (provare a) farli fruttare, mettendoli in affitto.
Nonostante l'edificio e gli appartamenti siano in discrete condizioni, si rendono necessarie alcune migliorie/messe a norma (e.g. intonacare la facciata), che riguarderebbero le parti comuni.
Io, mio padre e mio zio siamo d'accordo (ed abbiamo potenzialmente le disponibilità economiche), mentre l'ex "badante" del mio pro-zio no (anzi, è palesemente indigente).
Veniamo quindi alle domande.
I) Nonostante non sia mai stato redatto alcun documento in merito, la nostra situazione può prefigurarsi come un condominio de facto?
II) Se siamo un condominio de facto, come funzionerebbe il discorso sui millesimi, non essendo mai stata fatta una suddivisione del genere?
III) Sempre se siamo un condominio de facto, cambia qualcosa sulle suddivisione delle spese comuni (e sulla gestione condominiale in genere), rispetto alla condizione di condominio de jure?
Ribadisco il mio ringraziamento anticipato e, siccome sono conscio della complessità della materia, mi accontento anche di risposte costituite da semplici link e rimandi a leggi/sentenze/regolamenti!
In questo caso, però, ho proprio bisogno di aver un consiglio "esperto", di cui ringrazio tutti anticipatamente.
Ora, prima cercherò di spiegarvi la mia situazione e poi vi porrò i quesiti.
Un mio pro-zio ha lasciato in eredità la sua palazzina (composta da quattro appartamenti con scala ed ingresso comuni) a quattro persone:
1) me;
2) mio padre;
3) mio zio (fratello di mio padre);
4) il "badante" del mio pro-zio.
Per vari motivi, mio padre e mio zio si sono disinteressati completamente degli appartamenti, mentre io ero troppo piccolo per capirne qualcosa: tuttavia, da alcuni mesi, mi sono messo in testa di (provare a) farli fruttare, mettendoli in affitto.
Nonostante l'edificio e gli appartamenti siano in discrete condizioni, si rendono necessarie alcune migliorie/messe a norma (e.g. intonacare la facciata), che riguarderebbero le parti comuni.
Io, mio padre e mio zio siamo d'accordo (ed abbiamo potenzialmente le disponibilità economiche), mentre l'ex "badante" del mio pro-zio no (anzi, è palesemente indigente).
Veniamo quindi alle domande.
I) Nonostante non sia mai stato redatto alcun documento in merito, la nostra situazione può prefigurarsi come un condominio de facto?
II) Se siamo un condominio de facto, come funzionerebbe il discorso sui millesimi, non essendo mai stata fatta una suddivisione del genere?
III) Sempre se siamo un condominio de facto, cambia qualcosa sulle suddivisione delle spese comuni (e sulla gestione condominiale in genere), rispetto alla condizione di condominio de jure?
Ribadisco il mio ringraziamento anticipato e, siccome sono conscio della complessità della materia, mi accontento anche di risposte costituite da semplici link e rimandi a leggi/sentenze/regolamenti!