kleanthes

Membro Junior
Privato Cittadino
Salve a tutti,
volevo porre alla vostra attenzione un problema che si è presentato nel nostro condominio, abbiamo eletto circa un anno e mezzo fa un condomino come Amministratore ( alcuni di noi non erano d'accordo), il condominio è composto da 54 appartamenti, volevo sapere questo puo' operare o deve essere iscritto all'albo degli Amministratori oppure essendo condomino ne è escluso?.
Altra domanda l'amministratore ha un azienda e nei rendiconti la p.IVA e la stessa di quella che utilizza per gestire il condominio, solo che tutti i lavori ordinari\ stroardinari li rigira sulla sua azienda con la stessa identica p.IVA , è possibile farlo o sussiste un conflitto d'interesse?
Inoltre si delega da solo avendo altri appartamenti e garage, ma che io sappia non potrebbe, e pur facendolo notare non le rimuove.....non continuo perchè ci sarebbe da scrivere un libro ma ritengo che queste siano le piu' gravi......

Alcuni di noi vorrebbero rimuoverlo è possibile?

grazie per i suggerimenti...

PS: Aggiungo che tutte le comunicazioni avvengono con whatsapp nessuna raccomandata niente cartaceo.
 
Ultima modifica di un moderatore:

CheCasa!

Moderatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Se avete la maggioranza potete decidere di cambiare amministratore.
Se l'amministratore compie degli atti illeciti potete decidere di denunciarlo (previo consulto con un legale che penso troverebbe pane per i suoi denti analizzando il comportamento di questo soggetto).
Sulla possibilità di svolgere il ruolo, come hai già intuito, al condomino non sono richiesti i requisiti propri dell'amministratore professionale.
 

Andrea Occhiodoro

Membro Attivo
Amm.re Condominio
Salve kleanthes,
la situazione che ci descrivi è in effetti poco bella. Sembra che l'attuale amministratore/condòmino gestisca il condominio in maniera poco professionale ed in barba alle norme del codice civile. Per procedere alla revoca avete due possibili strade: la prima e più rapida è quella assembleare. Due o più condòmini che rappresentino almeno 1/6 dei millesimi dell'edificio devono richiedere all'amministratore la convocazione di un'assemblea straordinaria con all'o.d.g. "Revoca e nomina amministratore". Nel corso dell'assemblea il quorum deliberativo per la revoca è la maggioranza degli intervenuti che rappresentino almeno 500 millesimi. Lo stesso quorum è necessario per la nomina del nuovo. La seconda strada è la revoca giudiziale che necessita di un ricorso all'Autorità Giudiziaria che valuterà a suo insindacabile giudizio se le irregolarità di gestione dell'amministratore siano gravi a tal punto da giustificarne la revoca.
Ti consiglio di tentare la prima strada.
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Tanto per cambiare ogni tanto mi capita di fare un pò il bastian contrario....
1) Può un condomino amministrare ... senza requisiti formali? SI, convengo
2) l'amministratore ha un azienda e nei rendiconti la p.IVA e la stessa di quella che utilizza per gestire il condominio: non sono certo di aver capito, ma non vedo illeciti gravi; a meno che come amministratore figuri la sua azienda/società, il che rimette in discussione la prima risposta ed è contro il c.c. Achi avete affidato formalmente l'incarico?
3) tutti i lavori ordinari\ stroardinari li rigira sulla sua azienda: qui cosa ci stanno a fare l'assemblea e gli altri condomini?
4) Inoltre si delega da solo avendo altri appartamenti e garage: cosa intendi? Certo che se è proprietario di altri appartamenti e box figurerà in assemblea con tutti i suoi millesimi, nel doppio ruolo di amministratore e condomino; non è che incaricandolo di fare l'amministratore perda i suoi diritti di condomino.

In conclusione: non mi sembrano questi gli elementi che normalmente vengono contestati agli amministratori infedeli.
 

kleanthes

Membro Junior
Privato Cittadino
Tanto per cambiare ogni tanto mi capita di fare un pò il bastian contrario....
1) Può un condomino amministrare ... senza requisiti formali? SI, convengo

Ok di questo ne ero consapevole.

2) l'amministratore ha un azienda e nei rendiconti la p.IVA e la stessa di quella che utilizza per gestire il condominio: non sono certo di aver capito, ma non vedo illeciti gravi; a meno che come amministratore figuri la sua azienda/società, il che rimette in discussione la prima risposta ed è contro il c.c. Achi avete affidato formalmente l'incarico?

Cerco di essere più chiaro, l'incarico è stato dato al condomino che ad esempio il Sig. Rossi, il Sig. Rossi ha anche un azienda che si occupa di un po' di tutto, i lavori ordinari non vengono discussi in riuione li affida a chi vuole, ovviamente li affida alla sua azienda.
La P.IVA riportata sul rendiconto è uguale a quella dell'azienda che esegue i lavori ordinari e straodinari.
Inoltre altri parenti stretti, hanno altri millesimi ed agevolano le votazioni in suo favore, in teoria per certi punti se non erro in conflitto d'interesse tali voti non dovrebbero essere conteggiati.

3) tutti i lavori ordinari\ stroardinari li rigira sulla sua azienda: qui cosa ci stanno a fare l'assemblea e gli altri condomini?

Qui è abbastanza complesso perchè è una situazione, il condomino è li da sempre e tramite telefono o altro recupera le deleghe e poi le distribuisce ai suoi fedeli condomini assicurandosi sempre la maggioranza, purtroppo molti non partecipano ed agevolano questa cosa.

4) Inoltre si delega da solo avendo altri appartamenti e garage: cosa intendi? Certo che se è proprietario di altri appartamenti e box figurerà in assemblea con tutti i suoi millesimi, nel doppio ruolo di amministratore e condomino; non è che incaricandolo di fare l'amministratore perda i suoi diritti di condomino.

Ovviamente nulla sa dire, ma l'amministratore anche se condomino non dovrebbe poter aver deleghe.

In conclusione: non mi sembrano questi gli elementi che normalmente vengono contestati agli amministratori infedeli.

Magari è come dici tu, pensavo che essendo gestita in tal modo ci fossero degli illeciti.
 

kleanthes

Membro Junior
Privato Cittadino
1) Può un condomino amministrare ... senza requisiti formali? SI, convengo

Ok di questo ne ero consapevole.

2) l'amministratore ha un azienda e nei rendiconti la p.IVA e la stessa di quella che utilizza per gestire il condominio: non sono certo di aver capito, ma non vedo illeciti gravi; a meno che come amministratore figuri la sua azienda/società, il che rimette in discussione la prima risposta ed è contro il c.c. Achi avete affidato formalmente l'incarico?

Cerco di essere più chiaro, l'incarico è stato dato al condomino che ad esempio il Sig. Rossi, il Sig. Rossi ha anche un azienda che si occupa di un po' di tutto, i lavori ordinari non vengono discussi in riuione li affida a chi vuole, ovviamente li affida alla sua azienda.
La P.IVA riportata sul rendiconto è uguale a quella dell'azienda che esegue i lavori ordinari e straodinari.
Inoltre altri parenti stretti, hanno altri millesimi ed agevolano le votazioni in suo favore, in teoria per certi punti se non erro in conflitto d'interesse tali voti non dovrebbero essere conteggiati.


3) tutti i lavori ordinari\ stroardinari li rigira sulla sua azienda: qui cosa ci stanno a fare l'assemblea e gli altri condomini?

Qui è abbastanza complesso perchè è una situazione, il condomino è li da sempre e tramite telefono o altro recupera le deleghe e poi le distribuisce ai suoi fedeli condomini assicurandosi sempre la maggioranza, purtroppo molti non partecipano ed agevolano questa cosa.

4) Inoltre si delega da solo avendo altri appartamenti e garage: cosa intendi? Certo che se è proprietario di altri appartamenti e box figurerà in assemblea con tutti i suoi millesimi, nel doppio ruolo di amministratore e condomino; non è che incaricandolo di fare l'amministratore perda i suoi diritti di condomino.

Ovviamente nulla sa dire, ma l'amministratore anche se condomino non dovrebbe poter aver deleghe.

In conclusione: non mi sembrano questi gli elementi che normalmente vengono contestati agli amministratori infedeli.

Magari è come dici tu, pensavo che essendo gestita in tal modo ci fossero degli illeciti.
 

kleanthes

Membro Junior
Privato Cittadino
Salve kleanthes,
la situazione che ci descrivi è in effetti poco bella. Sembra che l'attuale amministratore/condòmino gestisca il condominio in maniera poco professionale ed in barba alle norme del codice civile. Per procedere alla revoca avete due possibili strade: la prima e più rapida è quella assembleare. Due o più condòmini che rappresentino almeno 1/6 dei millesimi dell'edificio devono richiedere all'amministratore la convocazione di un'assemblea straordinaria con all'o.d.g. "Revoca e nomina amministratore". Nel corso dell'assemblea il quorum deliberativo per la revoca è la maggioranza degli intervenuti che rappresentino almeno 500 millesimi. Lo stesso quorum è necessario per la nomina del nuovo. La seconda strada è la revoca giudiziale che necessita di un ricorso all'Autorità Giudiziaria che valuterà a suo insindacabile giudizio se le irregolarità di gestione dell'amministratore siano gravi a tal punto da giustificarne la revoca.
Ti consiglio di tentare la prima strada.

Avevo pensato alla prima azione, ma lui ha instaurato un rapporto di favori--->amicizia con molti, e con il fatto di queste deleghe in bianco che riesce ad avere è difficile ottenere la maggioranza.
Inoltre molti non si presentano perchè non lo sopportano ed agevola tale situazione in suo favore.
Come mai mi socnsigli la revoca giudiziale?
 

Andrea Occhiodoro

Membro Attivo
Amm.re Condominio
Ti sconsiglio il ricorso al Giudice perché, come dice bene Bastimento e come tu stesso precisi nei post successivi, le irregolarità non mi sembrano così gravi da comportare la revoca giudiziale dell'amministratore. Considera che se il ricorso non viene accolto rimangono a tuo carico le spese del giudizio.
 

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