brina82

Membro Storico
Professionista
Salve. Un mio amico ha la seguente situazione. In famiglia sono 3 figli, e il padre ha realizzato una palazzina con 3 appartamenti. In uno vive il padre e la madre, gli altri 2 appartamenti sono stati “dati” gratuitamente ai 2 figli maggiori e gli stessi ci vivono con le rispettive famiglie (compagna e figli); lui è appunto l’ultimo figlio e si ritrova a dover pagare l’affitto in un altro quartiere… Affitto a parte, il terzo figlio ha paura di ritrovarsi senza eredità in futuro… E’ possibile diseredare un figlio? La sua paura è che il padre prima o poi intesti i 2 appartamenti ai 2 figli e che lui non venga chiamato in causa… Come potrebbe fare al fine di tutelarsi? Grazie a chi vorrà rispondere.
 

Rosa1968

Membro Storico
E’ possibile diseredare un figlio?
ci sono motivi per cui lui abbia avuto un comportamento ingrato nei confronti dei genitori tale da divenire persona non gradita?

La sua paura è che il padre prima o poi intesti i 2 appartamenti ai 2 figli e che lui non venga chiamato in causa…
Beh se i genitori fanno testamento potrebbero assegnare le proprietà agli altri due figli escludendone uno da quei beni specifici, ma in questo modo comunque non esclude il figlio dalla eredità per la sua quota legittima. Infatti il figlio escluso può con l'azione di riduzione, pretendere di ottenere la quota che gli spetta di diritto.
 

brina82

Membro Storico
Professionista
ci sono motivi per cui lui abbia avuto un comportamento ingrato nei confronti dei genitori tale da divenire persona non gradita?


Beh se i genitori fanno testamento potrebbero assegnare le proprietà agli altri due figli escludendone uno da quei beni specifici, ma in questo modo comunque non esclude il figlio dalla eredità per la sua quota legittima. Infatti il figlio escluso può con l'azione di riduzione, pretendere di ottenere la quota che gli spetta di diritto.

Purtroppo è semplicemente il terzo... Il padre ne aveva solamente due di appartamenti a disposizione... Ma francamente trovo ingiusto che il terzo figlio debba andare in affitto, a spese proprie. Per ora è così. Questo mio amico però teme seriamente che un giorno i fratelli si tengano tutto per loro...

Qualora il terzo figlio fosse escluso, quali sono le tempestiche (rispetto ad esempio alla data che corrisponde con la morte dei genitori) ed in che modo può agire?

Faccio una supposizione (il mio amico teme che questa azione possa essere già stata fatta, per questo gli ho consigliato di fare una visura catastale...): se facessero una compravendita "falsa" tra il padre e i 2 figli in maniera tale che il padre rimanga lui nullatenente in vita, il 3° figlio sarebbe escluso, oppure no? Entro quali tempi? Grazie.
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Purtroppo è semplicemente il terzo... Il padre ne aveva solamente due di appartamenti a disposizione... Ma francamente trovo ingiusto che il terzo figlio debba andare in affitto, a spese proprie. Per ora è così. Questo mio amico però teme seriamente che un giorno i fratelli si tengano tutto per loro...

Qualora il terzo figlio fosse escluso, quali sono le tempestiche (rispetto ad esempio alla data che corrisponde con la morte dei genitori) ed in che modo può agire?

Faccio una supposizione (il mio amico teme che questa azione possa essere già stata fatta, per questo gli ho consigliato di fare una visura catastale...): se facessero una compravendita "falsa" tra il padre e i 2 figli in maniera tale che il padre rimanga lui nullatenente in vita, il 3° figlio sarebbe escluso, oppure no? Entro quali tempi? Grazie.

l'abbiamo detto tante volte...
Gli atti di compravendita inter vivos non sono impugnabili.
Se hanno fatto una compravendita tra loro, al tuo amico conviene cercarsi un'altra famiglia.
 

brina82

Membro Storico
Professionista
l'abbiamo detto tante volte...
Gli atti di compravendita inter vivos non sono impugnabili.
Se hanno fatto una compravendita tra loro, al tuo amico conviene cercarsi un'altra famiglia.

Azz... Credevo lo fossero!

Quindi se mio padre vende oggi a mia sorella un immobile a 10000e, del valore di 100000e, io in futuro non potrò più impugnare un bel niente? Mi piacerebbe capire bene queste situazioni anche a prescindere dalla vicenda del mio amico... Non si sa mai... :occhi_al_cielo::occhi_al_cielo::occhi_al_cielo:
 

Tobia

Membro Senior
Agente Immobiliare
l'abbiamo detto tante volte...
Gli atti di compravendita inter vivos non sono impugnabili.
Se hanno fatto una compravendita tra loro, al tuo amico conviene cercarsi un'altra famiglia.
Potrai impugnare i due atti di vendita solo successivamente al suo decesso, qualora lui possa dimostrare che i pagamenti effettuati dai fratelli per l'acquisto dell'immobile sono stati fatti con soldi stessi del padre, con una somma risibile oppure senza versamento di corrispettivo.

Il concetto risiede nella sua quota di legittima: o gli daranno ciò che gli spetta in mattoni o gli daranno ciò che gli spetta in soldi che sono usciti dalle tasche dei fratelli per l'acquisto di quei mattoni, cifra che dev'essere congrua agli immobili compravenduti (a seguito di una perizia da farsi nell'ambito della sua richiesta legale di ottenimento della sua giusta quota di legittima)

Sempre ammesso che il padre non abbia speso quei soldi nel periodo che intercorre tra le vendite e la successione.
 
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