Buon pomeriggio a tutti,
sono nuovo del forum, mi sono iscritto per “deficienza di ossigeno” ho troppe domande, poche certezze e tanta paura di sbagliare.
La storia: dopo una serrata ricerca io e mia moglie abbiamo trovato una villetta a schiera a Roma zona Laurentina/Selvotta che sembra risponde alla nostre potenzialità ed esigenze. Come ormai consuetudine per la maggioranza dei costruttori il villino si sviluppa su tre livelli. Seminterrato alto 270 cm. ripartito in tre locali ed un bagno accatastati come cantina, locale tecnico e lavanderia; Piano terra alto 300 cm. open space di circa 45mq. con bagno; Piano primo mansardato altezza media 180cm. accatastato come mansarda e diviso in due stanze ed un bagno; completa l’unità immobiliare un giardino di 200 mq.. Il villino è l’ultimo rimasto di un immobile penta familiare finito di costruire da circa due anni.
Accettando l’idea di dormire in soffitta ed incoraggiati dall’Agenti Immobiliari abbiamo proceduto ad avanzare una proposta irrevocabile di acquisto subordinandola all’erogazione del mutuo da parte della banca e dato il relativo anticipo, dopo due aggiustamenti il proprietario/costruttore accettava e sottoscriveva la proposta irrevocabile di acquisto. A questo punto chiesti e ricevuti i documenti necessari per l’elargizione del mutuo (certificato di provenienza, visura e piante catastali) notavo la mancata rispondenza della planimetria con lo stato di fatto dell’immobile, contestata l’irregolarità all’agenzia e ricevuta conferma dalla banca sulla necessità di procedere all’aggiornamento della pianta ricevevo assicurazione dall’Agenti Immobiliari che avrebbe provveduto in merito. L’altro ieri, a seguito di un sollecito all’agenzia in merito all’aggiornamento catastale, appuravo telefonicamente che l’intero stabile non aveva l’abilità in quanto mai chiesta, e per altro il costruttore non è intenzionato a richiederla in relazione a presunti abusi edilizi effettuati dai proprietari delle altre unità abitative. Alquanto sconvolto ed irritato rappresentavo il mio disappunto all’Agenti Immobiliari che minimizzava la problematica sostenendo che il rogito è comunque possibile effettuarlo e che tale situazione è molto diffusa e non comporta nocumento ai proprietari !!!!
I dubbi, ammettendo per ipotesi che in qualche modo riesca comunque ad accedere al finanziamento della banca e/o disponga del contante ed il mio notaio è disponibile a rogitare:
Posso abitare in un’unità immobiliare senza l’abitabilità? Se si, in caso di denuncia/controllo o “sfiga” che sia cosa rischio penalmente e/o civilmente/amministrativamente? Quanto mi viene a costare, se possibile, sanare la situazione e come procedere?
L’anticipo dato con l’accettazione da parte del costruttore è di fatto diventato caparra? Se si, l’eventuale ripensamento da parte mia può comportare la perdita della caparra od ho diritto in relazione alla mancanza del citato documento ad essere risarcito con la restituzione del mio assegno più una somma pari allo stesso? Se si, devo agire per le vie legali o basta una semplice raccomandata?
Grazie a tutti coloro che vorranno dipanare i miei dubbi.
sono nuovo del forum, mi sono iscritto per “deficienza di ossigeno” ho troppe domande, poche certezze e tanta paura di sbagliare.
La storia: dopo una serrata ricerca io e mia moglie abbiamo trovato una villetta a schiera a Roma zona Laurentina/Selvotta che sembra risponde alla nostre potenzialità ed esigenze. Come ormai consuetudine per la maggioranza dei costruttori il villino si sviluppa su tre livelli. Seminterrato alto 270 cm. ripartito in tre locali ed un bagno accatastati come cantina, locale tecnico e lavanderia; Piano terra alto 300 cm. open space di circa 45mq. con bagno; Piano primo mansardato altezza media 180cm. accatastato come mansarda e diviso in due stanze ed un bagno; completa l’unità immobiliare un giardino di 200 mq.. Il villino è l’ultimo rimasto di un immobile penta familiare finito di costruire da circa due anni.
Accettando l’idea di dormire in soffitta ed incoraggiati dall’Agenti Immobiliari abbiamo proceduto ad avanzare una proposta irrevocabile di acquisto subordinandola all’erogazione del mutuo da parte della banca e dato il relativo anticipo, dopo due aggiustamenti il proprietario/costruttore accettava e sottoscriveva la proposta irrevocabile di acquisto. A questo punto chiesti e ricevuti i documenti necessari per l’elargizione del mutuo (certificato di provenienza, visura e piante catastali) notavo la mancata rispondenza della planimetria con lo stato di fatto dell’immobile, contestata l’irregolarità all’agenzia e ricevuta conferma dalla banca sulla necessità di procedere all’aggiornamento della pianta ricevevo assicurazione dall’Agenti Immobiliari che avrebbe provveduto in merito. L’altro ieri, a seguito di un sollecito all’agenzia in merito all’aggiornamento catastale, appuravo telefonicamente che l’intero stabile non aveva l’abilità in quanto mai chiesta, e per altro il costruttore non è intenzionato a richiederla in relazione a presunti abusi edilizi effettuati dai proprietari delle altre unità abitative. Alquanto sconvolto ed irritato rappresentavo il mio disappunto all’Agenti Immobiliari che minimizzava la problematica sostenendo che il rogito è comunque possibile effettuarlo e che tale situazione è molto diffusa e non comporta nocumento ai proprietari !!!!
I dubbi, ammettendo per ipotesi che in qualche modo riesca comunque ad accedere al finanziamento della banca e/o disponga del contante ed il mio notaio è disponibile a rogitare:
Posso abitare in un’unità immobiliare senza l’abitabilità? Se si, in caso di denuncia/controllo o “sfiga” che sia cosa rischio penalmente e/o civilmente/amministrativamente? Quanto mi viene a costare, se possibile, sanare la situazione e come procedere?
L’anticipo dato con l’accettazione da parte del costruttore è di fatto diventato caparra? Se si, l’eventuale ripensamento da parte mia può comportare la perdita della caparra od ho diritto in relazione alla mancanza del citato documento ad essere risarcito con la restituzione del mio assegno più una somma pari allo stesso? Se si, devo agire per le vie legali o basta una semplice raccomandata?
Grazie a tutti coloro che vorranno dipanare i miei dubbi.