S
signorelli.simone
Ospite
Buongiorno a tutti,
mi chiamo Simone e a 40anni suonati ho deciso di comprare una prima casa nella provincia di Biella ove risiedo.
Ho visto, attraverso pubblico annuncio e quindi come privato, la vendita di un mega attico a Biella al costo di circa 200.000€ contro un valore di mercato di circa 250.000€ ;
Per tale attico ho trattato e discusso con l’attuale proprietario della nuda proprietà il quale ha ceduto l’ usofrutto al padre di 81 anni (esso non ha fratelli o sorelle, il figlio neppure e la ex moglie è deceduta di parto 35 anni fa) .
Il padre è attualmente in casa e ben disposto ad uscire nel caso si vendesse la casa ma sussiste un grosso problema: Per vari motivi (risarcimento danni mai pagato) gli è stato pignorato il diritto di uso frutto.
In questa situazione nessun banca mi vuole concedere un mutuo per l’acquisto della prima casa come nuda proprietà.
Attualmente, il bene di usofrutto è messo in asta ad una cifra 37500€ che non ho ben compreso se è il risultato di una causa legale figlio contro padre o di una vendita forza all’asta di un’agenzia recupero crediti.
Al prezzo accordato sia il padre che il figlio sono disposti a decurtarmi il costo dell’asta dell’usofrutto.
Volendo acquistare questo immobile chiedo a voi un consiglio su come procedere, le mie paure sono queste:
- Se compro l’usofrutto all’asta e poi per qualche motivo rimango fregato che non mi vogliono più vendere la casa?
- Se stipulo un compromesso d’acquisto e poi non riesco ad aggiudicarmi l’asta?
- Se mi aggiudico l’asta e la banca comunque non mi concede il mutuo? La banca sostiene di potermi dare l’ 85% del valore dell’immobile, se acquisto gia l’usofrutto all’asta esso viene stimato come il 30% del valore dell’immobile, non è che poi la banca, SEMPRE AMMESSO CHE ME LO CONCEDA, mi dia soltanto l’ 85% del 70% (ossia 100% - 30% valore usofrutto) del valore dell’immobile avendo gia l’usofrutto?
Si può stipulare un qualche contratto (o compromesso d’acquisto) che tenga in conto di questo?
Grazie,
Simone
mi chiamo Simone e a 40anni suonati ho deciso di comprare una prima casa nella provincia di Biella ove risiedo.
Ho visto, attraverso pubblico annuncio e quindi come privato, la vendita di un mega attico a Biella al costo di circa 200.000€ contro un valore di mercato di circa 250.000€ ;
Per tale attico ho trattato e discusso con l’attuale proprietario della nuda proprietà il quale ha ceduto l’ usofrutto al padre di 81 anni (esso non ha fratelli o sorelle, il figlio neppure e la ex moglie è deceduta di parto 35 anni fa) .
Il padre è attualmente in casa e ben disposto ad uscire nel caso si vendesse la casa ma sussiste un grosso problema: Per vari motivi (risarcimento danni mai pagato) gli è stato pignorato il diritto di uso frutto.
In questa situazione nessun banca mi vuole concedere un mutuo per l’acquisto della prima casa come nuda proprietà.
Attualmente, il bene di usofrutto è messo in asta ad una cifra 37500€ che non ho ben compreso se è il risultato di una causa legale figlio contro padre o di una vendita forza all’asta di un’agenzia recupero crediti.
Al prezzo accordato sia il padre che il figlio sono disposti a decurtarmi il costo dell’asta dell’usofrutto.
Volendo acquistare questo immobile chiedo a voi un consiglio su come procedere, le mie paure sono queste:
- Se compro l’usofrutto all’asta e poi per qualche motivo rimango fregato che non mi vogliono più vendere la casa?
- Se stipulo un compromesso d’acquisto e poi non riesco ad aggiudicarmi l’asta?
- Se mi aggiudico l’asta e la banca comunque non mi concede il mutuo? La banca sostiene di potermi dare l’ 85% del valore dell’immobile, se acquisto gia l’usofrutto all’asta esso viene stimato come il 30% del valore dell’immobile, non è che poi la banca, SEMPRE AMMESSO CHE ME LO CONCEDA, mi dia soltanto l’ 85% del 70% (ossia 100% - 30% valore usofrutto) del valore dell’immobile avendo gia l’usofrutto?
Si può stipulare un qualche contratto (o compromesso d’acquisto) che tenga in conto di questo?
Grazie,
Simone