Buongiorno. Avrei intenzione di locare un magazzino/deposito con annesso w.c. ad un artigiano con un contratto ad uso diverso dall'abitativo (6+6). Per quanto riguarda la luce, preferirei che io rimanga intestatario del contatore (non ci saranno consumi importanti, solo la lampadina) l'acqua è gestita dall'amministratore essendoci un unico contatore per le 8 unità immobiliari della palazzina. Poi ci sono le spese condominiali. Il locatario mi ha detto che ha bisogno di scaricare in contabilità il costo dell'affitto del locale. Avrei pensato di indicare nel contratto una clausola che indichi l'importo del canone e una clausola a parte che fissi, di comune accordo con il locatario, una cifra fissa e a forfait, di tutte le suddette spese (oneri accessori), a prescindere dagli effettivi consumi e senza conguaglio. Volevo chiedere se ciò fosse possibile. La mia perplessità sta nel come il commercialista riesca a considerare spese "inerenti" sia il canone (dato certo) che la quota a forfait di tutte le altre spese. In caso l'affittuario sia controllato dal fisco, verrebbero a cercare le bollette a me intestate e i bilanci condominiali? Ad ogni modo, è più opportuno indicare la frase "salvo conguaglio"? Grazie