Arrivare in cassazione per contestare l'apertura di un conto condominiale fà riflettere.....
(anche se alcune paroline in mezzo alla dissertazione, farebbero presumere che il conto in oggetto sia andato in rosso, senza per altro specificare perchè....)
In effetti...quello che "sa tutto" e/o che "vuole tutto come dice lui" non manca quasi in nessun condominio!!!!!
Io , infatti, non lo apro mai senza essermi prima procurata la delibera.
A parte che ...Bancoposta l'ha sempre voluta e ormai la vogliono anche le banche vere , ma poi...vuoi mettere doverti trovare a disquisire con quello che si sente furbbbbo e vorrebbe risparmiare le spese di cc? o con quello che non può fare a meno di dire che ...siccome si sente un gran correntista con i suoi 12.000 € di deposito-titoli...." se ci fossimo rivolti alla mia banca, il direttore ci avrebbe sicuramente fatto condizioni migliori!".......................
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Non ho letto la sfumatura da cui desumi che il conto sarebbe andato in rosso, ma posso assicurare che per i fidi occorre assolutamente delibera condominiale apposita, che ovviamente non viene neanche chiesta dall'amm.re al condominio.
Per cui...un cc condominiale non va mai in rosso per una linea di credito.
Al massimo può andare in rosso (per l'importo di qualche caffè) per l'addebito delle spese di tenuta conto quando non c'è nulla in deposito.
Ma più di questo non può proprio accadere, nè presso le banche , nè tantomeno presso Bancoposta (bancoposta è capace di mandare in protesto un assegno se l'assegno è per 175,50 euro e ....sul conto ce ne son 175,00!!!!