Bianca84

Membro Ordinario
Agente Immobiliare
Buonasera a tutti,
Scrivo questa nuova dicussione in quanto sto cercando un chiarimento riguardo i contratti di collaborazione occasionale che non riesco a trovare da nessuna parte.

I contratti di collaborazione occasionale so possono durare massimo 30 giorni, e i compensi non possono superare i 5000 euro altrimenti scatta l'obbligo di apertura della partita IVA.

Il dubbio sorge su questi 30 giorni.
Provo a fare un esempio: se faccio un contratto di collaborazione occasionale con un'agenzia di 20 giorni, alla scadenza di questo contratto, posso farne un altro CON LA STESSA AGENZIA di altri 25 giorni per esempio? O non posso farlo perchè i due contratti, insieme, hanno superato i 30 giorni, e quindi mi rimangono solo 10 giorni? Voglio dire: è possibile fare più contratti di collaborazione con la stessa azienda che non superino i 30 giorni, oppure i 30 giorni sono comulativi dei più contratti con quella azienda?

Scusate la confusione, spero di essermi fatta capire!
grazie a tutti! :)
 

Limpida

Membro Senior
Agente Immobiliare
Le novità legislative previste dalla Legge di riforma del mercato del lavoro - 28 giugno 2012, n.92 (pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 153 del 3 luglio 2012) consistono nell’integrale sostituzione dell’articolo 70 e parziale modificazione dell’articolo 72 del decreto legislativo n.276 del 2003.
Le modifiche riguardano:

Limite economico: i compensi complessivamente percepiti dal prestatore non possono superare i 5.000 euro nel corso di un anno solare, con riferimento alla totalità dei committenti.
Le prestazioni rese nei confronti di imprenditori commerciali o professionisti, fermo restando il limite dei 5000 euro, non possono comunque superare i 2.000 euro per ciascun committente.

Ambiti di attività e tipologie di prestatori: sono abrogati tutti i settori di attività tassativamente elencati con la precedente normativa e le categorie di prestatori. Pertanto, le più diverse attività possono essere svolte da qualsiasi soggetto (disoccupato, inoccupato, lavoratore autonomo o subordinato, full-time o part-time, pensionato, studente, percettore di prestazioni a sostegno del reddito), nei limiti del nuovo compenso economico previsto. La sola eccezione riguarda il settore agricolo in cui il lavoro occasionale accessorio è ammesso per :

  • aziende con volume d’affari superiore a 7.000 euro esclusivamente tramite l’utilizzo di specifiche figure di prestatori (pensionati e giovani con meno di venticinque anni di età, se regolarmente iscritti ad un ciclo di studi presso un istituto scolastico di qualsiasi ordine e grado, compatibilmente con gli impegni scolastici, ovvero in qualunque periodo dell’anno se regolarmente iscritti ad un ciclo di studi presso l’università) per lo svolgimento di attività agricole di carattere stagionale;
  • aziende con volume d’affari inferiore a 7.000 euro che possono utilizzare qualsiasi soggetto in qualunque tipologia di lavoro agricolo, anche se non stagionale.
Committenti pubblici: viene confermata la nozione di committente pubblico, che comprende ai sensi dell’art. 1, comma 2, del d.lgs. n. 165 /2001 “tutte le amministrazioni dello Stato, ivi compresi gli istituti e scuole di ogni ordine e grado e le istituzioni educative, le aziende ed amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo, le Regioni, le Province, i Comuni, le Comunità montane e loro consorzi e associazioni, le istituzioni universitarie, gli istituti autonomi case popolari, le Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e loro associazioni, tutti gli enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali, le Amministrazioni, le aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale, l’ARAN (Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni) e le Agenzie di cui al decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300”, quale utilizzatore delle prestazioni di lavoro occasionale accessorio, nei limiti previsti dalle disposizioni di spesa relative al personale nonché ai vincoli stabiliti, eventualmente, dal patto di stabilità interno.
Alla luce della nuova normativa devono intendersi superate le precedenti indicazioni per cui la tipologia di committenti pubblici poteva attivare forme di prestazioni di lavoro occasionale accessorio esclusivamente nell’ambito delle categorie previste dal previgente comma 1, lettera d, art. 70 del D.Lgs n. 276/03 e successive modificazioni, relative a “manifestazioni sportive, culturali, fieristiche o caritatevoli e di lavori di emergenza o di solidarietà”, nonché la possibilità di utilizzare qualsivoglia tipologia di prestatore per attività di supporto a quelle istituzionali.
Viene meno, conseguentemente, anche per gli enti locali la limitazione delle finalità dell’utilizzo del buono lavoro che, nel testo previgente, doveva essere rivolto a un novero specifico e tassativo di attività quali quelle svolte, oltre che nell’ambito di manifestazioni sportive, culturali, fieristiche o caritatevoli e di lavori di emergenza o di solidarietà, anche nei 'lavori di giardinaggio, pulizia e manutenzione di edifici, strade, parchi e monumenti’, previste dal comma 1, lettera b, art. 70 del D.Lgs n. 276/03 e successive modificazioni.

Comunque occorrerebbe capire in che veste fai il collaboratore occasionale.:occhi_al_cielo:
 

Bianca84

Membro Ordinario
Agente Immobiliare
Ciao, grazie del tuo post ma la mia domanda era un'altra, riguardante cosa intendono effettivamente con questi 30 giorni e non c'entra con quello che mi hai gentilmente scritto, ma forse non sono stata brava io a spiegarmi.:)

Quello che mi interesa sapere è: se faccio un contratto di collaborazione occasionale con l'agenzia X di 30 giorni, allo scadere di questi 30 giorni, posso farne un altro di 30 giorni sempre con la stessa agenzia X?

Un altro esempio: posso stipulare un contratto di collaborazione occasionale con l'agenzia Y di 10 giorni, e poi allo scadere di questo farne un altro di 20 con la stessa agenzia Y, e così via sempre con la stessa agenzia?


Spero di essermi spiegata un po' meglio rispetto all'altro post :)
 

SILENZIOSO

Membro Attivo
Professionista
Ciao Bianca,

putroppo la tua domanda è semplice ma la risposta è complicata.... il ministero del lavoro ha spaccato un capello in 4 in questo caso.. le forme possibili sono:

1) lavoro accessorio occasionale (art. 70 276/03) quello che ti indicava limpida, recentemente modificato dalla legge fornero;

2) collaborazione occasionale autonoma art. 2222 codice civile (oltre i 5000 euro sono soggetti a contributi presso la gestione separata)

3) collaborazione coordinata e continuativa a progetto;

4) collaborazione coordinata e continuativa che se dura meno di 30 gg non necessita di progetto; (stessa cosa del punto 3 ma vista la breve durata non necessita di un progetto e quindi dell'individuazione di un risultato da conseguire autonomamente entro una certa data)

Io credo che da come esponi il caso tu ti riferisci al punto 2) solo che:
1) sarebbe per attività del tutto autonome senza coordinamento con altri soggetti; (tu se lavori all'interno di una agenzia non sarebbe proprio lo strumento adatto)

2) sopra i 5000 euro scatta l'obbligo contributivo (quindi maggiori costi per il datore di lavoro) ma non l'obbligo di part IVA;

3) a mio parere non cambia nulla che duri piu' o meno di 30gg (sono al corrente che esistono anche altre interpretazioni pero' io ti dico la mia)

4) visto quanto detto finora e vista la complessità dell'argomento la domanda andrebbe girata ad un consulente del lavoro o commercialista della tua zona del quale ti fidi in modo che possa risponderti in base alla sua esperienza sul campo (so che pare una barzelletta ma ti assicuro che da regione a regione cambiano le interpretazioni e le opinioni degli ispettori che sono chiamati a controllare)

ciao
 

Bianca84

Membro Ordinario
Agente Immobiliare
Ciao Bianca,

putroppo la tua domanda è semplice ma la risposta è complicata.... il ministero del lavoro ha spaccato un capello in 4 in questo caso.. le forme possibili sono:

1) lavoro accessorio occasionale (art. 70 276/03) quello che ti indicava limpida, recentemente modificato dalla legge fornero;

2) collaborazione occasionale autonoma art. 2222 codice civile (oltre i 5000 euro sono soggetti a contributi presso la gestione separata)

3) collaborazione coordinata e continuativa a progetto;

4) collaborazione coordinata e continuativa che se dura meno di 30 gg non necessita di progetto; (stessa cosa del punto 3 ma vista la breve durata non necessita di un progetto e quindi dell'individuazione di un risultato da conseguire autonomamente entro una certa data)

Io credo che da come esponi il caso tu ti riferisci al punto 2) solo che:
1) sarebbe per attività del tutto autonome senza coordinamento con altri soggetti; (tu se lavori all'interno di una agenzia non sarebbe proprio lo strumento adatto)

2) sopra i 5000 euro scatta l'obbligo contributivo (quindi maggiori costi per il datore di lavoro) ma non l'obbligo di part IVA;

3) a mio parere non cambia nulla che duri piu' o meno di 30gg (sono al corrente che esistono anche altre interpretazioni pero' io ti dico la mia)

4) visto quanto detto finora e vista la complessità dell'argomento la domanda andrebbe girata ad un consulente del lavoro o commercialista della tua zona del quale ti fidi in modo che possa risponderti in base alla sua esperienza sul campo (so che pare una barzelletta ma ti assicuro che da regione a regione cambiano le interpretazioni e le opinioni degli ispettori che sono chiamati a controllare)

ciao

Ti ringrazio per la tua risposta!
Ieri sono stata dal mio commercialista. La mia situazione è questa (ho anche aperto un'altra discussione per parlarne): praticamente mi sto trasferendo fuori per lavoro e dovrei iniziare presso una tra pochi giorni, la quale mi ha offerto di lavorare i primi due mesi come per prova, con un contributo spese mensile e 25% di provvigioni. Qualora vendessi casa in questi due/tre mesi, mi coprirebbe con un contratto di collaborazione occasionale per quei giorni che coprono la vendita effettuata. Poi da Gennaio si vedrà se aprire la partita IVA.

Essendo molto giovane e essendo parto dall'inizio in questo lavoro per molti aspetti, nonostante ho lavorato 5 anni in un'agenzia immobiliare, e visto anche il trasferimento in un'altra città e le difficoltà oggettive che questo può comportare sia personalmente che sul lavoro, anche il mio commercialista mi ha sconsigliato di aprire partita IVA in questo momento, anche perchè qualora le cose non mi andassero bene e volessi chiuderla, non potrei più usufrire del regime dei contribuenti minimi per i successivi 3 anni. Cosi mi ha consigliato di fare questa collaborazione occasionale spiegandomi che un contratto di collaborazione occasionale può anche avere la durata di 1 giorno, quello nel quale è stato venduto l'immobile e che quindi se vendo per esempio 5 case, si possono fare 5 contratti di collaborazione occasionale.

Ora, io vorrei portare avanti questo discorso della collaborazione occasionale perchè al momento mi interessa più la formazione sul campo che il guadagno, perciò visto che l'agenzia in questione non può assumermi, volevo sapere se posso fare più contratti di collaborazione occasionale con questa agenzia o se posso farne soltato uno di 30 giorni, oppure più contratti ma che tutti insieme non superino i 30 giorni complessivi.
 

Luca1978

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Ciao, scusa secondo me è evidente se si potesse rinnovare con lo stesso soggetto questo tipo di collaborazione nessuno aprirebbe la P.I. o farebbe un co.co.pro. ecc.ecc, poi se nessuno ti viene a controllare è tutto un'altro discorso...
Ho letto qualche tuo post e secondo me ti fai troppi problemi sulla P.I., che tra le altre cose con il regime dei minimi è molto conveniente, se apri la P.I. a gennaio 2013 l'inps la paghi a giugno 2014 e solo in percentuale al fatturato dichiarato nel 2013, ma cosa si vuole di più???, praticamente in 1 anno e mezzo ai tutto il tempo di cominciare a guadagnare ed accantonare i danari per far fronte alle spese.
 

Bianca84

Membro Ordinario
Agente Immobiliare
Ciao, scusa secondo me è evidente se si potesse rinnovare con lo stesso soggetto questo tipo di collaborazione nessuno aprirebbe la P.I. o farebbe un co.co.pro. ecc.ecc, poi se nessuno ti viene a controllare è tutto un'altro discorso...
Ho letto qualche tuo post e secondo me ti fai troppi problemi sulla P.I., che tra le altre cose con il regime dei minimi è molto conveniente, se apri la P.I. a gennaio 2013 l'inps la paghi a giugno 2014 e solo in percentuale al fatturato dichiarato nel 2013, ma cosa si vuole di più???, praticamente in 1 anno e mezzo ai tutto il tempo di cominciare a guadagnare ed accantonare i danari per far fronte alle spese.[/quote]

Ma sei sicuro??? Io sono andata dal mio commercialista e mi ha consigliato lui stesso di non aprirla visto la mia situazione (vivere fuori, fitto di casa, spese varie e il lavoro ancora da imparare e affrontare con le difficioltà che già ha il settore di suo) ... però non ho parlato di aprirla da Gennaio 2013 ....
 

Luca1978

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Quando io ho cominciato ho aperto la P.I. tradizionale (avevo 21anni), come oggi del resto, quindi pago e o sempre pagato la mia inps il 16/02, 16/05, 16/08, 16/11, indipendendetemnete dal mio guadagno.
Da alcuni anni è stato creata la P.I. con regime dei minimi (fat,max 30.000) che ti permette di non avere la spesa fissa dell'inps, infatti paghi l'inps in percentuale ( credo il 25% circa) in base al fatturato in sede di dichiarazione dei redditi, quindi ad esempio se apri la p.i. da gen 2013 paghi l'inps in sede di dich.redditi 2013 cioè a giugno 2014, come del resto l'IRPEF che credo sia agevolata al 5% per i primi anni, sempre che non abbiano cambiato è cosi.
Certo devi avere certe caratteristiche per accedere a questo tipo dio P.I. e li è il caso che ti informi, in ogni caso anche se parti con una p.i. normale se trovi chi ti da un fisso/rimborso spese puoi tranquillamente provare, datti un tempo, che so 1 anno, e poi tiri le somme.
Se vuoi fare questo lavoro per imparare non hai altre possibilità, al limite cerca un'agenzia che ti fa un co.co.pro. ma a quel punto ti da una retribuzione minimale fissa senza provvigioni in percentuale.
Cmq, con tutto il rispetto, non sei più molto giovane, se come deduco sei dell'84, per esperienza ti dico per cominciare a fare questo lavoro devi essere molto giovane, proprio perche quando cominci ad avere esigenze da adulto e non più da ragazza/o non è facile accettare all'inizio di non guadagnare in previsione di guadagni che chi sa se e quando arriveranno.
Ho seguito diversi ragazzi giovani alle prime armi e ti dico che sopra i 25 anni è dura per tutti perche questo lavoro a una sua specificità di combinazioni che se vieni da mondi lavorativi differenti difficilmete comprendi.
Cmq lanciati per non lasciare nulla di intenetato e soprattutto basta seghe mentali!!!
 

Bianca84

Membro Ordinario
Agente Immobiliare
grazie della tua risposta, ma non credo sia proprio sia così ..... l'INPS rimane fissa anche col regime dei minimi e poi ci sono altre cose da pagare (che sarà la percentuale sul fatturato).... e dall'IRPEF si è esonerati.

Io lavoro in un'agenzia immobiliare da quando avevo 21 anni, quindi non sto entrando ora in questo lavoro ... anche se certi aspetti non li conosco ancora ma un po di ossicine me le sono fatte.
 

spartacus1983

Membro Attivo
Privato Cittadino
Buonasera a tutti,
Scrivo questa nuova dicussione in quanto sto cercando un chiarimento riguardo i contratti di collaborazione occasionale che non riesco a trovare da nessuna parte.

I contratti di collaborazione occasionale so possono durare massimo 30 giorni, e i compensi non possono superare i 5000 euro altrimenti scatta l'obbligo di apertura della partita IVA.

Il dubbio sorge su questi 30 giorni.
Provo a fare un esempio: se faccio un contratto di collaborazione occasionale con un'agenzia di 20 giorni, alla scadenza di questo contratto, posso farne un altro CON LA STESSA AGENZIA di altri 25 giorni per esempio? O non posso farlo perchè i due contratti, insieme, hanno superato i 30 giorni, e quindi mi rimangono solo 10 giorni? Voglio dire: è possibile fare più contratti di collaborazione con la stessa azienda che non superino i 30 giorni, oppure i 30 giorni sono comulativi dei più contratti con quella azienda?

Scusate la confusione, spero di essermi fatta capire!
grazie a tutti!

Ciao, diciamo che spesso sulla prestazione occasionale c'è molta confusione, non esiste nessun limite dei 5.000 sulla prestazione occasionale che può essere anche di 10.000 euro, il limite semmai c'è per quanto riguarda dichiarazione dei redditi e contributi previdenziali, il superamento della soglia dei 5.000 ha effetti soltanto previdenziali ed obbliga per gli importi superiori alla limite il versamento dei contributi previdenziali.

Inoltre spesso si dice che superata questa soglia sia necessario aprire una partita IVA, nulla di più sbagliato, la Partita IVA si apre quando una attività professionale diventa abituale e continuativa nel tempo, non certo per il denaro che si percepisce con una prestazione occasionale.

Per chiunque volesse approfondire consiglio di leggere questa guida, che chiarisce molti dubbi e falsi miti:

Prestazione Occasionale
 

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