Buongiorno,
ho preso una proposta di acquisto, accettata, per l'acquisto di un appartamento attualmente locato con contratto a canone libero 4 + 4 (art. 2 comma 1, legge 9 dicembre 1998 n. 431) USO ABITATIVO, stipulato in data 01/05/2008.
Nel contratto di locazione è inserita questa clausola:
"Il conduttore ha il diritto di prelazione sia nella vendita dell'immobile, sia nel caso di nuova locazione alla scadenza del contratto, da esercitarsi entrambe secondo le modalità di legge."
Successivamente alla proposta di acquisto il conduttore comunicava al proprietario e p. c. all'acquirente e all'agenzia la rinunzia alla prelazione d'acquisto. Inoltre comunicava verbalmente, sia a me che al proprietario, che sarebbe stato disposto ad intervenire al rogito per la rinunzia; evitando la notifica del preliminare e l'attesa dei 60gg. Adesso, a distanza di due settimane, il conduttore mi contatta telefonicamente dicendomi che è interessato all'acquisto! Nel frattempo l'acquirente ha avviato la pratica di mutuo che è in dirittura di arrivo.
Volevo chiedervi se vi è modo di bypassare il diritto alla prelazione dell'inquilino dato che l'appartamento viene venduto occupato, siamo nel secondo quadriennio di locazione e ci troviamo di fronte (a mio parere) ad un diritto di prelazione "pattizia" e non di legge.
La mia domanda è la seguente:
il conduttore, avendo una prelazione pattizia e non di legge, può far annullare l'atto di vendita se non viene notificato il preliminare? O può semplicemente chiedere i danni (dimostrandolo) al proprietario perché non gli è stata data la possibilità della prelazione all'acquisto che il proprietario aveva promesso con la clausola suddetta?
Senza dimenticare la sua comunicazione di rinunzia alla prelazione...
Ringraziandovi anticipatamente, auguro a tutti una buona giornata.
Khayr
ho preso una proposta di acquisto, accettata, per l'acquisto di un appartamento attualmente locato con contratto a canone libero 4 + 4 (art. 2 comma 1, legge 9 dicembre 1998 n. 431) USO ABITATIVO, stipulato in data 01/05/2008.
Nel contratto di locazione è inserita questa clausola:
"Il conduttore ha il diritto di prelazione sia nella vendita dell'immobile, sia nel caso di nuova locazione alla scadenza del contratto, da esercitarsi entrambe secondo le modalità di legge."
Successivamente alla proposta di acquisto il conduttore comunicava al proprietario e p. c. all'acquirente e all'agenzia la rinunzia alla prelazione d'acquisto. Inoltre comunicava verbalmente, sia a me che al proprietario, che sarebbe stato disposto ad intervenire al rogito per la rinunzia; evitando la notifica del preliminare e l'attesa dei 60gg. Adesso, a distanza di due settimane, il conduttore mi contatta telefonicamente dicendomi che è interessato all'acquisto! Nel frattempo l'acquirente ha avviato la pratica di mutuo che è in dirittura di arrivo.
Volevo chiedervi se vi è modo di bypassare il diritto alla prelazione dell'inquilino dato che l'appartamento viene venduto occupato, siamo nel secondo quadriennio di locazione e ci troviamo di fronte (a mio parere) ad un diritto di prelazione "pattizia" e non di legge.
La mia domanda è la seguente:
il conduttore, avendo una prelazione pattizia e non di legge, può far annullare l'atto di vendita se non viene notificato il preliminare? O può semplicemente chiedere i danni (dimostrandolo) al proprietario perché non gli è stata data la possibilità della prelazione all'acquisto che il proprietario aveva promesso con la clausola suddetta?
Senza dimenticare la sua comunicazione di rinunzia alla prelazione...
Ringraziandovi anticipatamente, auguro a tutti una buona giornata.
Khayr