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serpico80
Ospite
Buongiorno a tutti, il quesito che Vi pongo è il seguente:
1) mia zia di secondo grado di 70 anni, pensionata, è proprietaria di una sola e piccola casa ad un piano che, nel 2011, ha promesso in vendita (preliminare già firmato) ad un Costruttore X con patto di stipulare il definitivo entro Ottobre 2013.
2) Alla fine del 2011, in cerca di una casa, stipula un preliminare di compravendita per un appartamento versando subito all'Impresa Y una caparra pari a circa la metà del prezzo finale stabilito.
3)L'importo della caparra versato all'Impresa Y per l'appartamento, è così alto, perchè, per stipulare il definitivo con l'Impresa Y, mia zia deve prima aspettare ottobre 2013 e vendere definitivamente al Costruttore X la sua casa incassando i soldi necessari (non avendone altri).
4) tutto procede bene fino a quando, nei primi mesi di quest'anno, mia zia scopre che l'Impresa Y è indagata dalla procura per abuso edilizio proprio per il palazzo dove lei ha stipulato il preliminare per l'appartamento.
5) Il legale rappresentante dell'Impresa Y conferma a mia Zia l'esistenza di un procedimento penale in fase di conclusione delle indagini preliminari (con avviso di conclusione delle indagini già notificato) a carico della sua Impresa, ma non vuole risolvere consensualmente il contratto in quanto dice di non avere i soldi della caparra da restituire.
6) Mia Zia, infatti, a 70 anni, vorrebbe indietro solo i soldi della caparra e nulla più.
7) Mia zia adesso, vedova, pensionata, anche un pò depressa (con tanto di certificati medici) in condizioni economiche non floride, ha paura di rimanere senza i soldi della caparra, senza la sua casa ad un piano che nell'ottobre 2013 verrà ceduta e senza proprio una casa non sapendo come finirà la questione giudiziale.
Cosa possiamo fare?
Se mai ci rivolgessimo a un legale, ci sarebbero gli estremi per agire?
Grazie dell'aiuto!
1) mia zia di secondo grado di 70 anni, pensionata, è proprietaria di una sola e piccola casa ad un piano che, nel 2011, ha promesso in vendita (preliminare già firmato) ad un Costruttore X con patto di stipulare il definitivo entro Ottobre 2013.
2) Alla fine del 2011, in cerca di una casa, stipula un preliminare di compravendita per un appartamento versando subito all'Impresa Y una caparra pari a circa la metà del prezzo finale stabilito.
3)L'importo della caparra versato all'Impresa Y per l'appartamento, è così alto, perchè, per stipulare il definitivo con l'Impresa Y, mia zia deve prima aspettare ottobre 2013 e vendere definitivamente al Costruttore X la sua casa incassando i soldi necessari (non avendone altri).
4) tutto procede bene fino a quando, nei primi mesi di quest'anno, mia zia scopre che l'Impresa Y è indagata dalla procura per abuso edilizio proprio per il palazzo dove lei ha stipulato il preliminare per l'appartamento.
5) Il legale rappresentante dell'Impresa Y conferma a mia Zia l'esistenza di un procedimento penale in fase di conclusione delle indagini preliminari (con avviso di conclusione delle indagini già notificato) a carico della sua Impresa, ma non vuole risolvere consensualmente il contratto in quanto dice di non avere i soldi della caparra da restituire.
6) Mia Zia, infatti, a 70 anni, vorrebbe indietro solo i soldi della caparra e nulla più.
7) Mia zia adesso, vedova, pensionata, anche un pò depressa (con tanto di certificati medici) in condizioni economiche non floride, ha paura di rimanere senza i soldi della caparra, senza la sua casa ad un piano che nell'ottobre 2013 verrà ceduta e senza proprio una casa non sapendo come finirà la questione giudiziale.
Cosa possiamo fare?
Se mai ci rivolgessimo a un legale, ci sarebbero gli estremi per agire?
Grazie dell'aiuto!