Marco92

Membro Attivo
Privato Cittadino
Buongiorno,

Ahimè credo di aver effettuato degli errori negli anni, essendo poco pratico della materia ed erditando questa metodologia dal precedente proprietario dell'immobile, portandola avanti in proprio.

Comune di Firenze, n.2 contratti di affitto distinti di porzioni di un immobile (la distinzione è fattibile poiché le stanze sono separate con ingresso autonomo). Essenzialmente ho sempre fatto dei contratti transitori per studenti e lavoratori della durata di 12 mesi, con applicazione della cedolare secca a canone libero (naturalmente concordato tra le parti), non tenendo quindi conto degli accordi territoriali del Comune. Specifico che non ho mai usufruito delle agevolazioni fiscali conseguenti i canoni concordati sia per la cedolare secca che per il pagamento dell'IMU, che ho sempre pagato per intero.

A questo punto mi chiedo: vado incontro a sanzioni?

Devo procedere con dei contratti 4+4 eventualmente? Ma per degli studenti e/o lavoratori transitori capisco non sia il massimo. Accetto consigli, grazie
 

Zagonara Emanuele

Membro Senior
Agente Immobiliare
Contratti "transitori" di massimo 18 mesi, in cedolare secca, e a canone libero sono fattibili.
Possono aderirvi tutti coloro che hanno i requisiti: contratto di lavoro a tempo "determinato", studenti, ecc....

I contratti a "canone concordato" ad uso transitorio (che beneficiano di imposte ridotte e IMU ridotta) sono un'altra forma contrattuale.

Perciò direi che stando a quanto da te esposto è tutto regolare.
Dove sarebbe il problema?
 

Marco92

Membro Attivo
Privato Cittadino
Contratti "transitori" di massimo 18 mesi, in cedolare secca, e a canone libero sono fattibili.
Possono aderirvi tutti coloro che hanno i requisiti: contratto di lavoro a tempo "determinato", studenti, ecc....

I contratti a "canone concordato" ad uso transitorio (che beneficiano di imposte ridotte e IMU ridotta) sono un'altra forma contrattuale.

Perciò direi che stando a quanto da te esposto è tutto regolare.
Dove sarebbe il problema?
Il dubbio mi è venuto perché per i comuni ad alta densità abitativa come Firenze, mi sembrava dalle ricerche in rete che dovessi obbligatoriamente sottostare al range dei canoni sottoscritti dalle associazioni.

Se così non è mi sono tolto un dubbio, ma non trovavo riferimenti normativi o altro sulle pagine dove ho fatto la ricerca. La stessa guida degli affitto dell'AdE mi sembrava esplicitava quanto da me chiesto.
 

Marco92

Membro Attivo
Privato Cittadino
Il dubbio mi è venuto perché per i comuni ad alta densità abitativa come Firenze, mi sembrava dalle ricerche in rete che dovessi obbligatoriamente sottostare al range dei canoni sottoscritti dalle associazioni.

Se così non è mi sono tolto un dubbio, ma non trovavo riferimenti normativi o altro sulle pagine dove ho fatto la ricerca. La stessa guida degli affitto dell'AdE mi sembrava esplicitava quanto da me chiesto.

Ad esempio su questo sito, mi sembra di capire, da come scrivono che dovrei appunto sottostare solo agli accordi delle associazioni per il comune di Firenze.
 

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