lallo1985

Membro Ordinario
Privato Cittadino
Ho messo in affitto un monolocale facente parte della mia abitazione:
1^ domanda: si può considerare una stanza in quanto è collegata a tutte le mie utenze? (non è catastata come appartamento a parte)
2^ domanda: volevo fare un contratto transitorio. Si è presentato un ragazzo che la vorrebbe affittare, ma è residente a casa con i genitori e lavora nella mia stessa città. Si può fare lo stesso il contratto transitorio?
A me sembra di no ma lui insiste e mi ha mostrato un suo precedente contratto transitorio sempre nella stessa città? Cosa rischio? E' legale? Perchè l'Agenzia delle Entrate glielo ha registrato se è illegale?
Eventualmente esiste un'altra formula con cui affittare?
Grazie per l'aiuto.
 

Pennylove

Membro Assiduo
Privato Cittadino
Puoi stipulare un contratto concordato (3+2 anni), per studenti (min. 6 mesi - max 3 anni), transitorio (min. 1 mese - max 18 mesi), a condizione che - nel calcolo del canone secondo i parametri contenuti negli accordi locali - si tenga conto dell'effettiva superficie oggetto della locazione: per quanto attiene la porzione riservata a te, basta scrivere in contratto che il locatore riserva per sé e i suoi aventi causa una parte dell'immobile, eventualmente allegando al contratto una planimetria che evidenzi la stanza locata. Se dirigi verso un transitorio, ricorda, comunque, che tale contratto necessita di specifica in apposita clausola delle esigenze transitorie del locatore e/o del conduttore (queste ultime da provarsi anche con documenti da allegare al contratto). Quanto alla residenza del conduttore, occorre esaminare l'accordo territoriale (se previsto), per cui ti consiglio di rivolgerti ad una associazione di categoria (ASPPI, UPPI ecc.): non è da escludere che l'accordo in discorso non rilevi tale fattispecie.
 

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